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- Scritto da Alessandro Righini
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ASP, OVVERO EX OPERE PIE: UNA LEGGE REGIONALE MODIFICA PESANTEMENTE GLI ASSETTI ESISTENTI
Carissimi Lettori, ritorno, a titolo personale - al di fuori per il momento dell’ambito del Gruppo di Studio all’uopo costituito alcuni mesi fa (e quindi mettendoci per adesso personalmente solo la mia faccia) - su un argomento che ha occupato diverse pagine del nostro giornale nei numeri scorsi e che allo “Specchio” ,o “Spekkietto” che dir si voglia, per la storia di vicinanza e mobilitazione che lo ha caratterizzato nel passato, sta molto a cuore.
Parlo dell’ASP, l’istituzione che a suo tempo ha sostituito le IPAB, che a loro volta avevano sostituito le Opere Pie.
I nomi cambiano ma la sostanza è sempre la stessa, e la sostanza è la gestione delle strutture di accoglienza e di assistenza alla popolazione più debole; nel nostro caso in particolare gli anziani, ma anche, come positivamente abbiamo potuto constatare negli ultimi tempi, i giovani colpiti da disabilità. Mi riferisco naturalmente alla gestione della nostra Casa Protetta e del più recente centro , laboratorio dell’APE .
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- Scritto da Beppe Sangiorgi
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- Scritto da spekkietto
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"Lo Spekki(ett)o" è soprattutto il giornale di una comunità. La comunità è quella di Casola Valsenio, un piccolo paese (neppure tremila anime) sdraiato sulle colline romagnole, lungo la statale 306 che parte dalla Via Emilia all'altezza di Castel Bolognese. Un territorio piuttosto isolato e di confine: a 7 km dal paese, salendo ancora, si incontra il confine con la Toscana.
Abbiamo detto un paese sdraiato, potremmo dire accasciato? Non sappiamo. Forse un modo per saperlo è leggere, capire, interpretare le pagine che pubblichiamo e che hanno come scopo primario proprio quello di raccontare la vita casolana in tutti i suoi aspetti: la politica, la cultura, la cronaca, i personaggi, i sogni, le speranze, le delusioni e i fallimenti. "Lo Spekki(ett)o" nasce nel febbraio 1997, ma la nostra storia parte da molto più lontano. Ci consideriamo infatti figli, e le testate sono lì ad indicarlo, de "Lo Specchio", il periodico casolano che ha avuto più lunga vita. Nacque nel 1967 come un'attività del Clan del Gruppo Scout di Casola e da allora continuò le pubblicazioni per quasi un trentennio, fino al 1995, quando l'uscita in edicola (sempre più irregolare) venne interrotta per mancanza di forze fresche desiderose di mandare avanti la baracca.
Sì, perché il nostro lavoro è del tutto volontario, nessuno di noi è professionista del mestiere e naturalmente nessuno ci guadagna un centesimo, anzi. E capitano spesso i periodi in cui è più difficile trovare persone pronte a mettersi in gioco e darsi da fare. Comunque noi abbiamo raccolto quell'eredità, pesante ma affascinante, i principi che avevano guidato trent'anni di giornalismo locale. Il legame col gruppo Scout è rimasto fortissimo: gran parte dei componenti della redazione (a proposito, una quindicina di baldi giovani fra i 20 e i 32 anni più qualche prezioso collaboratore non fisso) fa o ha fatto parte degli Scout, e sulle nostre pagine parliamo spesso del gruppo. Ma è soprattutto la "filosofia di vita" scoutistica, il loro modo di vedere le cose che abbiamo cercato di fare nostro e di trasmettere tramite le nostre pagine.
Innanzi tutto l'impegno per cercare di migliorare, nel nostro piccolo, l'ambiente in cui viviamo, il desiderio di fare sentire la nostra voce, di non scomparire nell'anonimato. Perché anche in un piccolo paese come il nostro, se si vuole, ci si riesce a nascondere, anzi esistono veri e propri specialisti nel tirare il sasso durante le discussioni al bar e poi nascondere la mano quando si tratta di fare qualcosa di positivo. Noi speriamo invece di animare la discussione, e che questa porti da qualche parte. Spesso sbattiamo nei muri, ma anche quella di rialzarsi dopo una caduta è un'abilità che vogliamo imparare da Baden Powell e seguaci. Siamo un giornale politico, ma non siamo un giornale di partito. Politico perché quando parli di una comunità a una comunità stai già facendo politica, ma non vogliamo essere etichettati come appartenenti a uno dei tanti partiti che agitano la scena ("agitano" è una parola grossa, a Casola tutta questa agitazione partitica non c'è, anzi siamo abbastanza sulla bonaccia afosa, per mancanza di alternative).
Pensiamo che siano le nostre stesse pagine a dimostrare che non solo abbiamo sempre dato spazio a tutte le forze politiche, ma noi stessi, nei nostri commenti, abbiamo sempre cercato di ragionare in maniera critica, apprezzando quando c'era da apprezzare e criticando quando c'era da criticare. Sulla base non del ghiribizzo personale di uno di noi, ma delle discussioni che abbiamo durante le riunioni di redazione ma anche, e soprattutto, ogni volta che ci incontriamo, in qualunque luogo.
Sì, perché c'è un'altra cosa che ci piace dire: fra di noi siamo amici, non ci siamo incontrati per fare un giornale, è il giornale che è nato (e continua a nascere) spontaneamente dalla nostra frequentazione, dalle nostre chiacchiere, dai nostri scontri dialettici. Questo - oltre agli esempi di cui si parlava sopra, gli Scout e "Lo Specchio" e soprattutto le persone che li hanno portati avanti - mantiene in vita il giornale, fra mille difficoltà e altrettante soddisfazioni. Sbarcare in rete significa aggiungere un percorso parallelo alla strada maestra del giornale. Significa tentare di farci sentire da ancora più persone, con più forza di prima. E significa non dimenticare Casola, opporsi alla morte cerebrale che il nostro paese rischia, come ogni piccolo paese, se il silenzio dura troppo a lungo.
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- Scritto da giacomogiacometti
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In un primo tempo la notizia fu data con stile sobrio,poi , mano a mano si seppe di più e si capì la gravità dell'evento.
A Bologna non fu possibile entrare per verificare sul posto cos'era successo.
Si seppe subito dei tanti morti e feriti e dello sforzo straordinario che stavano compiendo il personale sanitario, le forze dell'ordine, i tanti volontari accorsi per dare una mano . Fu subito chiara l'entità della tragedia e che si trattava di un atto di terrorismo probabilmente di matrice fascista,ma comunque di natura eversiva.
Sono note le vicende successive, quelle umanitarie, quelle di polizia e quelle processuali che portarono ad alcune condanne, ma che non fecero luce sulla regia di una così immane strage.
Sono trascorsi 31 anni da allora.
Ogni 2 Agosto a Bologna ci si ritrova a ricordare l'evento con angoscia e con la richiesta precisa di risalire alle responsabilità di chi lo ha voluto e coperto . Ogni anno viene chiesto allo Stato di fare chiarezza fino in fondo.
Quello che resta è il perenne ricordo di quel tempo del terrorismo vissuto con tanta proccupazione e con l'imperativo di salvare la Democrazia nel Paese che era messa a repentaglio da questo ed altri gravi eventi violenti che rappresentavano la sfida allo Stato.
Il Popolo democratico aveva capito la gravità del momento ed anche quella volta le piazze si riempirono di gente che ribadiva che lo Stato andava difeso affiancando e sostenendo il lavoro dei Corpi di Polizia, dei Magistrati e delle Istituzioni.
Ho presente quei momenti che ho vissuto assieme ai lavoratori delle fabbriche, dei campi e degli uffici .
Lo Slogan di qualche scellerato che dichiarava la sua neutralità tra Stato e Terrorismo non ebbe seguito.La Democrazia era ben salda tra i cittadini.
Una conferma venne anche in quella manifestazione in Piazza del Popolo a Ravenna del 4 Agosto convocata dalle Istituzioni e dai Sindacati.
Un evento da ricordare: tutta Ravenna in Piazza, molti turisti,molti studenti tante bandiere di associazioni ed un unico solo grido :NOI SIAMO CON LO STATO :BASTA CON LA VIOLENZA. I CADUTI NELLA STRAGE DI BOLOGNA SONO MARTIRI DELLA PATRIA.
Parlai in quella Piazza gremita all'inverosimile assieme al Sindaco di Ravenna Giordano Angelini.
Ancora oggi sento la tensione di quel momento ed ho impresse le emozioni che esprimevano le facce dei partecipanti.
2 Agosto 2013 giacometti
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- Scritto da giacomogiacometti
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Erano presenti , oltre a tutti i componenti , il SINDACO Nicola Iseppi, l'ASSESORE e Milena BARZAGLIA.
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- Scritto da Alessandro Righini
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La parrocchia di Casola aderisce all’iniziativa internazionale di raccolta di firme in difesa della dignità dell’embrione umano.
La raccolta di firme, già iniziata, proseguirà domenica prossima 26 Maggio all’uscita delle S. Messe e nei giorni successivi. Pubblichiamo qui di seguito , a chiarimento dei temi e degli obiettivi che l’iniziativa si pone, un breve sunto dei temi trattati e delle modalità di adesione con l’invito a contribuire al buon esito di una sacrosanta mobilitazione in difesa della vita umana fin dalle sue origini.
L’ embrione umano merita il rispetto della sua dignità e integrità. Ciò è affermato nella sentenza della Corte europea di Giustizia che definisce l’embrione umano come l’inizio dello sviluppo dell’essere umano.
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- Scritto da alessandro
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50 ANNI DELLO SCOUTISMO CASOLANO
Sabato 18 e Domenica 19 Maggio, a 50 anni esatti dalla fondazione ufficiale del movimento Scout a Casola Valsenio ( coincidente con la pronuncia delle prime promesse di un Rover, 6 Esploratori e 6 Lupetti, il 19 Maggio dell’anno 1963 ) si sono celebrate nel comune al centro della Valle del Senio due giornate di ricordi, di rievocazioni e di momenti di specifiche attività, che hanno fatto rivivere, con emozione e commozione, la lunga storia di un’avventura che nel tempo ha coinvolto centinaia di giovani e li ha impegnati nell’originale cammino di formazione - ideato oltre un secolo fa dall’ufficiale inglese Lord Baden Powel l ( B.P. per tutti i fratelli scout ) - che ancora oggi rappresenta uno dei più efficaci e validi metodi educativi, diffuso e ramificato in tutto il mondo e presso le più diverse culture: lo Scoutismo.
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- Scritto da spk_casola
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- Scritto da spk_casola
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Pare infatti, che nell’area tra Ravenna e Cesena, alcune persone abbiano avuto la fortuna (o la sfortuna) di avere un incontro ravvicinato con un oggetto volante non identificato, che è stato avvistato fino in Toscana, e anche Casola ha la fortuna di vantare un testimone, la Signora Anna Galeotti, che molto gentilmente e amichevolmente ha risposto alle nostre domande raccontandoci la sua esperienza.
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- Scritto da spk_casola
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Un colossal di due ore e mezzo, vario, animato, poliedrico. Lungo certamente, ma che, anche a sentire dalle numerose testimonianze che mi pervengono, non ha stancato nessuno, grandi e piccoli. Un racconto fantastico di esperienze giovanili, quali mai si era verificato a Casola.
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- Scritto da spk_casola
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Per la verità, oggi la vera sfida sarebbe quella di piegare la diffidenza dei genitori verso una impresa considerata quanto meno inopportuna (il MOIGE(1) si strapperebbe le vesti gridando allo scandalo, magari querelandone l'ideatore), ma allora – meno male – non fu così.
Grazie. Grazie davvero mamme e babbi di allora, provati figli di ben altre congiunture, per avere acconsentito quasi con sufficienza a quella impresa.
E l'impresa si tentò due volte, come spesso capita ai veri esploratori.
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- Scritto da spk_casola
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Per chi volesse partecipare, la partenza del pullman da Casola Valsenio per Milano è prevista per le ore 6.00 del 22 aprile.
La spesa prevista è di 30 Euro per il viaggio (minimo 30 persone) e di 13 Euro per il pranzo (facoltativo).
Per iscrizioni e ulteriori informazioni rivolgersi alla cartoleria 'L'angolo di Peter Pan' di Casola Valsenio oppure telefonare al 339 7623203.
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- Scritto da simonetta santandrea
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Friedrich Nietzsche, Umano, troppo umano, 1878
Nessun luogo è esente dal traffico, che sia una via del Raccordo Anulare o quella di un paese collinare.
Ne sapevamo qualcosa, purtroppo, e recentemente abbiamo anche avuto la conferma che comportamenti generali negligenti, imprudenti e imperiti sono anche molto pericolosi. Mi riferisco all’incidente occorso nel primo autunno in via Santa Martina all’orario d’uscita delle scuole secondarie di primo grado che ha visto coinvolta una mamma in attesa del proprio figlio, ma che poteva riguardare uno qualsiasi dei nostri ragazzi.
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- Scritto da Giacomo Giacometti
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E' il tema messo al centro di un INCONTRO PUBBLICO organizzato a Casola presso il Centro Auser la sera del 3 aprile alle ore 20,30.
Esprimo apprezzamennto per questa iniziativa, che peraltro non è l'unica di questi anni, promossa dalla Amministrazione Comunale per creare opportunità di dare voce ai cittadini sulla complessa tematica dei servizi sociosanitari nel nostro territorio.
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- Scritto da spk_casola
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