DUE INDIMENTICABILI GIORNATE PER RICORDARE I
50 ANNI DELLO SCOUTISMO CASOLANO

Sabato 18 e Domenica 19 Maggio, a 50 anni esatti dalla fondazione ufficiale del movimento Scout a Casola Valsenio ( coincidente con la pronuncia delle prime promesse di un Rover, 6 Esploratori e 6 Lupetti, il 19 Maggio dell’anno 1963 ) si sono celebrate nel comune al centro della Valle del Senio due giornate di ricordi, di rievocazioni e di momenti di specifiche attività, che hanno fatto rivivere, con emozione e commozione, la lunga storia di un’avventura che nel tempo ha coinvolto centinaia di giovani e li ha impegnati nell’originale cammino di formazione - ideato oltre un secolo fa dall’ufficiale inglese Lord Baden Powel l ( B.P. per tutti i fratelli scout ) - che ancora oggi rappresenta uno dei più efficaci e validi metodi educativi, diffuso e ramificato in tutto il mondo e presso le più diverse culture: lo Scoutismo.
Lo scoutismo approdò a Casola per iniziativa di una piccola “banda” di ragazzini, dotati di un forte spirito di avventura che, proprio come i gruppetti che avevano ispirato B.P. , impostavano i loro giochi a imitazione delle gesta e dello spirito tramandato dai racconti degli eroi leggendari delle epoche passate.
B.P. ebbe il merito grandissimo di comprendere la potenziale valenza pedagogica insita nello spirito fantasioso ed incline all’avventura del mondo giovanile e di costruire e fondare su questa intuizione un metodo educativo organico, ordinato, funzionale e soprattutto estremamente attraente e congeniale all’universo fantastico dei ragazzi.
Anche I nostri ragazzini che, a seconda dell’estro del momento, ora erano cavalieri medioevali, ora esploratori di terre sconosciute, ora intrepidi trappeurs delle praterie e delle foreste americane, ora generosi filantropi impegnati in missioni umanitarie fra le popolazioni indigene africane, un bel giorno, grazie all’amicizia con un giovane compagno di scuola, scout del gruppo di Faenza, ebbero la fotuna e l’occasione di incontrare concretamente il movimento il movimento scout di cui comunque avevano già nozione e cognizione.
Eravamo alla fine degli anni cinquanta. Al termine di un lungo periodo di rodaggio, nel 1963 il gruppetto di pionieri diventarono una squadriglia libera di Esploratori ed una sestiglia libera di Lupetti affiliati al gruppo ASCI di Faenza.
A ruota seguirono l’esempio un gruppo di ragazze che nel 1965, con la loro promessa, diedero vita alla prima squadriglia libera di Guide sempre affiliata al gruppo del movimento femminile AGI di Faenza.
Con questi eventi lo scoutismo approdò nella Valle del Senio e a poco a poco, dopo alterne vicende il virus attecchì anche nelle altre località della valle, prima a Borgo Rivola, poi a Riolo Terme.
Gli arcipreti casolani, prima don Elviro Guidani, poi Mons. Giancarlo Menetti, accettarono e sostennero il movimento, facendolo diventare il perno dell’azione educativa giovanile della parrocchia, tendenza confermata anche ai giorni nostri dall’attuale e giovane Arciprete don Euterio Spoglianti che recentemente ha anche assunto il compito di Assistente Ecclesiale della zona di Imola.
La storia dello scoutismo casolano è articolata e complessa, è stata caratterizzata da momenti di grande fervore ed ha anche dovuto superare periodi critici, ma il filo tenace della sua presenza nella comunità del piccolo comune ha segnato con continuità mezzo secolo della sua storia, rivoluzionando il modo di essere e di incidere nella società da parte dei giovani.
Una storia raccontata in modo mirabile e straordinariamente efficace da “Lo Specchio”/”Lo Spekkietto” la rivista periodica che il Gruppo Scout Casola Valsenio 1° pubblica regolarmente fin dal 1967, con una frequenza media di 5 numeri all’anno, e che raccoglie, oltre alle memorie del Gruppo, tutte le vicende della vita pubblica della comunità di appartenenza.
Sabato e domenica scorsa dunque scout anziani (non esistono ex scouts perché “una volta scout,si sarà sempre scout” ) e giovani scouts , si sono ritrovati a Casola , dopo che nella serata del 13 Aprile si era già vissuta una indimenticabile e suggestiva anteprima delle celebrazioni del ricordo nella sala del cinema Senio, con la serie di proiezioni di immagini e filmati che riassumevano i momenti significativi della vita del movimento casolano.
Il ritrovo agli Olmatelli , sede dell’oratorio Mons. Giancarlo Menetti, i cantieri dimostrativi allestiti dai ragazzi delle varie branche nei vari punti del paese e all’interno delle sedi, il fuoco di bivacco al parco Pertini, l’alza bandiera della domenica e, a seguire, l’escursione con annessa battaglia all’alce rossa, i momenti conviviali, la S.ta Messa al campo, sempre nel Parco Pertini, ed infine il grande e suggestivo cerchio finale, con il rinnovo della promessa, sono stati i momenti che più significativamente hanno caratterizzato le celebrazioni di questo intenso momento del ricordo.
Ma non è state meno significativo ed emozionante il rinnovarsi degli incontri con gli antichi amici di avventura, i ricordi declinati e rivissuti in mille diverse locuzioni e modalità, il rivedere tanti volti di fratelli che durante il lungo arco di tempo trascorso si sono dispersi verso i luoghi della pianura e di tutta la penisola e con cui purtroppo le occasioni di incontro si sono estremamente rarefatte.
Sono stati due giorni di grandi ed intense emozioni, gestite egregiamente, con encomiabile efficienza e sensibilità , dagli attuali giovani capi del Gruppo e delle Branche a cui va il merito della perfetta riuscita dell’evento ed i sentiti ringraziamenti di tutti coloro che hanno avuto la fortuna ed il privilegio di poterlo vivere.
Alessandro Righini
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