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- Scritto da Alessandro Righini
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VERRANNO ESPOSTE A FAENZA, NEL “PALAZZO FERNIANI” , LE FORMELLE DI CERAMICA CON I BASSORILIEVI DELLE STAZIONI DELLA “VIA DELLA CROCE DI LUCE”
A Faenza, nel l’antico e prestigioso “Palazzo Ferniani”, è stata allestita una mostra in cui vengono esposte 12 formelle in ceramica - con i relativi disegni preparatori - che andranno a completare altrettante stazioni della “Via della Croce di Luce” - la via crucis casolana che porta dal Cerro al monte Alberino, i cui 14 pilastrini sono stati montati questa estate.
L’ allestimento della via crucis, realizzata grazie al lavoro di tanti volontari Casolani e delle offerte dei parrocchiani, come già precisato in altre occasioni, attende di essere portato a compimento con il montaggio delle varie formelle la cui creazione è stata affidata a diversi artisti che hanno accettato di collaborare.
Per ora solo il primo pilastrino, è stato completato con il montaggio della formella modellata dalla ceramista casolana Nicoletta Cavallari. Un’altra formella, composta con pasta di cemento ed altri materiali, è stata realizzata da un’altra casolana , Luisa Sangiorgi, è disponibile e sta per essere montata sul suo supporto.
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- Scritto da Silvano Dardi
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In seguito alle diverse domande agli esponenti che si erano presentati subito dopo il crollo del campo sportivo ho inviato mail a giornali e politici.Ho ricevuto risposte da diversi consiglieri regionali di tutti gli schieramenti, e dopo esserci sentiti diverse volte, alcuni consiglieri Regionali di Forza Italia e Lega hanno presentato interrogazioni alla Giunta Regionale. Ieri mi hanno fatto avere la risposta che riporto in questo post.
Ciao, e ancora Forza Casola !!
Silvano Dardi
RegioneEmilia-Romagna
IL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA
Ai Consiglieri regionali Andrea Liverani Massimiliano Pompignoli
p.c. alla Presidente dell'Assemblea Legislativa Simonetta Saliera
Oggetto: risposta all'interrogazione oggetto n. 1449 circa la situazione venutasi a creare a seguito del crollo di parte del campo sportivo "Nannini" di Casola Valsenio, le relative responsabilità e gli interventi da porre in essere a seguito dell'evento franoso verificatosi.
La Giunta regionale è a conoscenza della portata dell'evento in oggetto ed è in contatto costante con l'amministrazione comunale di Casola Valsenio per seguirne l'evoluzione, in particolare sul versante delle attività finalizzate alla messa in sicurezza dell'area.
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- Scritto da Fabio
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- Scritto da Alessandro Righini
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UNA SERATA ED UN POMERIGGIO PER RICORDARE PECIO - Venerdì 23 – Sabato 24 Ottobre 2015
Il prof. Giuseppe Pittano - Pecio per i Casolani - giunto alla docenza cattedra di Latino all’Università di Bologna ed ad una notorietà internazionale, grazie alla tenacia ed all’impegno personale, partendo da una contesto culturale molto modesto, autore di dizionari della lingua latina ed italiana assai diffusi oltre che di libri di didattica, di storia delle parole e di analisi letteraria, è stato commemorato con una serie di incontri e conferenze tenutesi a Casola nelle giornate di Venerdì 23 e Sabato 24 Ottobre.
Si è partiti Venerdì sera, nella sala del cinema Senio, con interventi rievocativi dell’assessore Maurizio Nati, di Giuseppe Sangiorgi e di Cristiano Cavina, e proiezioni di foto e spezzoni di filmati curati da Paride Ridolfi, che di Pecio hanno messo in risalto soprattutto le caratteristiche caratteriali, il suo spirito ironico e scherzoso, la sua affettuosità ed attaccamento al proprio paese natale.
Il ricordo del prof. Pittano è poi proseguito nel pomeriggio del sabato 24 Ottobre nella sala Pifferi del Cardello con interventi del sindaco Nicola Iseppi, di Maria Luisa Martinez, Rosanna Bonafede che ha presentato il libro “Storia di parole” scritto a due mani con Pittano ed illustrato da Alessandro Sana, di Alessandro Luparini e concluso con il recital romagnolo di Rudy Gatta. Un aperitivo curato dal gruppo della biblioteca comunale ha chiuso la rievocazione.
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- Scritto da pier ugo acerbi
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Mi collego ad una delle ipotesi che ho letto nell’articolo di Alessandro Righini: “tentare con un intervento strutturale importante, quale quello della costruzione di un muro di contenimento e di sicurezza che parta dal livello del fiume e giunga all’altezza dell’area di gioco del Nannini, di recuperare la funzionalità della struttura“. Su questa stessa linea, quella del recupero di tutte le importanti infrastrutture, esiste un’altra possibile opzione, che ho malamente tentato di abbozzare nel disegno allegato. In pratica, invece di tornare in alto costruendo un “Muraglione”, si potrebbe andare in basso realizzando due (o più) piani con una struttura tipo gradoni. Il risultato finale, come si può vedere nel disegno, darebbe in disponibilità:
- il piano residuo 1, sopra il quale si potrebbe tracciare un campo da tennis e/o da pallavolo.
- il piano 3, attrezzabile a verde pubblico,
- il piano 5, sopra il quale si potrebbero tracciare il campo principale ed un campetto per gli allenamenti.
La prima riva 2 scenderebbe dal piano attuale al piano 3 con un angolo fra i 30 e i 40 gradi. La seconda riva 4, scenderebbe dal piano 3 con un angolo fra i 30 e i 40 gradi per collegandosi infine al terrapieno 5. Le due rive annullerebbero l’attuale dislivello a precipizio tra i piani. Le rive 6 sono di collegamento ai piani. Il muro di contenimento del fiume, tracciato in rosso, sarebbe sì più lungo dell’eventuale “muraglione”, ma la sua altezza varierebbe probabilmente entro pochi metri, contenendo quindi la dimensione portante.
Si potrebbe anche valutare la possibilità di progettare il muro di contenimento in modo tale che possa creare un minimo bacino idrico; questo verrebbe poi sfruttato per produrre energia idroelettrica con una turbina di piccola dimensione.
Ovviamente, stimate da esperti, potrei aver detto un mare di sciocchezze…
…oppure no.
Un saluto e soprattutto “forza Casola per sempre!”
Pier Ugo Acerbi
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- Scritto da beatrice manfreda
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- Scritto da beatrice manfreda
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- Scritto da Alessandro Righini
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A CHE PUNTO SIAMO CON IL CAMPO SPORTIVO?
Una lettera di Silvano Dardi , pubblicata sul sito de Lo Spekkietto, che fa seguito ad una lettera inviata dal medesimo, tempo fa, ad alcuni amministratori e consiglieri regionali, mette in luce interrogativi che immaginiamo siano condivisi da molti casolani.
L’argomento è la situazione creatasi a Casola, per ciò che concerne l’attività calcistica dei nostri ragazzi, in seguito al crollo di una parte del campo sportivo Enea Nannini e soprattutto la domanda: - A che punto stanno le cose, dopo 8 mesi dall’evento della frana, per ciò che riguarda l’auspicata ricostruzione di una nuova struttura ? -
Tutti sappiamo quanto sia stata partecipata e sentita la mobilitazione cittadina seguita al disastroso evento; in primo luogo da parte dei responsabili delle organizzazioni sportive interessate e della Amministrazione comunale, ma anche dell’associazionismo in genere e di numerosi singoli privati. Una mobilitazione che ha portato alla costituzione del comitato “Forza Casola” e che ha permesso, anche con l’aiuto determinante di alcune realtà imprenditoriali del nostro territorio - quali ad esempio la Coop. Montana -, di realizzare un campetto per le partite di calcetto e per gli allenamenti e di mettere insieme un plafond di oltre 30.000 euro per sostenere l’attività ordinaria dell’associazione sportiva A.C.Casola. A questo si sono poi aggiunte altre iniziative quali, ad esempio, la raccolta fondi on-line messa in campo da Cristiano Cavina "Un'altra stagione da esordienti" che per ora ha raggiunto la quota di 3.665 euro.
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- Scritto da Cristiana Poggiali e Martina Santandrea
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Non trovo la necessità di spiegare il termine EXPO, anche perché sarebbe inutile. Da più di un anno veniamo continuamente bombardati dai giornali riguardo a questa esposizione universale che dopo lunghi anni è tornata in Italia, più precisamente a Milano, e in procinto di chiudersi. La cosa che probabilmente ricorderemo è soprattutto il tema, ovvero il cibo, espresso con lo slogan: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
In ogni caso, ci tengo a precisare che questo termine nacque nel XIX secolo, più precisamente nel 1851 quando il principe Alberto, marito della regina Vittoria d’Inghilterra ordinò un’esposizione universale per celebrare la monarchia inglese e le sue grandi conquiste, tra cui l’Egitto.
Ho pensato di porre l’accento su questo particolare perché, guardando le immagini relative all’esposizione di quell’anno e pensando a ciò che si può vedere all’EXPO di Milano, mi sono resa conto dei cambiamenti subiti da un evento di questa portata.
Bando alle curiosità storiche, EXPO è stata, per me, un’esperienza molto affascinante, nonostante il poco tempo a mia disposizione e i tanti padiglioni da visitare per conoscere le relative culture. Durante la mia visita ho deciso di dare la precedenza alle culture che non conoscevo e a quelle cui mi sento più vicina e che amo di più.
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- Scritto da Alessandro Righini
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Sabato 12 e domenica 13 Settembre la nostra Fraternita della Misericordia, come ogni anno, ha organizzato alcuni incontri con i Casolani per ravvivare e mantenere attivi i rapporti con la popolazione e presentare le novità della propria attività sociale. Gli incontri si sono concretizzati in un gradito e partecipato appuntamento conviviale con la cittadinanza agli Olmatelli la sera del sabato e con una serie di manifestazioni, la domenica, nel cortile dell’ex convento dei Cappuccini fra le quali ricordiamo: il combattutissimo torneo di calcetto per ragazzi di varie età nel nuovo campo allestito in quell’area dalla parrocchia con l’aiuto di numerosi volontari, il pranzo di mezzogiorno servito sotto la rinnovata tettoia che precedentemente copriva il pallaio, vari intrattenimenti per i bambini presenti, la classica tombolata, la benedizione delle auto ed infine la S.ta Messa sempre nella nuova area coperta dalla tettoia.
In tutto questo contesto, in cui rimane preminente l’accento posto sul ruolo strategico e fondamentale che la benemerita Misericordia ricopre a favore di tutta la nostra comunità per ciò che concerne i collegamenti con le strutture sanitarie del distretto, della provincia, della nostra regione e delle regioni vicine, è emerso evidentissimo, in questa edizione della festa, l’impegno che la Misericordia negli ultimi anni sta prodigando tramite i propri volontari a favore dei giovani e delle strutture idonee ad ospitare iniziative pubbliche a favore del nostro paese.
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- Scritto da Pier Ugo Acerbi
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Egregio Giacometti,
sono d’accordo con Lei: il tentativo di dialogo per comprendere le ragioni dell’altro è sempre meritorio. Tuttavia il dialogo ha soprattutto valore quando non è fine a se stesso; ciò significa che una conclusione è desiderabile. E questo è il punto… il giudizio finale non deve essere obbligatoriamente comprensivo, come del resto il comportamento che ne deriva non deve essere necessariamente tollerante. Se così non fosse la ragione sarebbe di tutti, anche di quelli che negano la pari dignità tra uomo e donna, tra credente e infedele.
Per quanto riguarda, come Lei sostiene, la mia negatività eccessiva, vedremo nel tempo, mi auguro che la sua impressione sia quella corretta. In ogni caso riconosca il fatto che, dei miei interventi a proposito dell’escatologia islamica, Lei non ha contestato l’assenza della fonte, oppure un errore di traduzione, o anche solo la posizione di una virgola che modifica il significato della frase… semplicemente Lei vorrebbe non evidenziare questi aspetti, che inevitabilmente palesano il forte precetto aggressivo insito nelle sacre scritture islamiche.
A tal proposito è interessante notare come, quando si parla di queste cose con persone oggettivamente preparate, spesso si riceve la stessa risposta: la Bibbia giudaico-cristiana è altrettanto violenta, anzi, ancor più, la qual cosa è certamente incontestabile. A questo punto si prospetterebbe l’interruzione del dibattito in quanto, dal punto di vista della logica occidentale, il ragionamento non fa una grinza. Viceversa è giusto contestare l’equazione e procedere nella discussione perché c’è un errore di base che annulla, in questi termini, la possibilità del confronto: infatti, i racconti contenuti nella Bibbia sono descrittivi, inseriti quindi in situazioni e tempi definiti. Viceversa i versetti del Corano e gli Ahadith (i racconti che riguardano la vita del profeta) oltre che descrittivi sono anche prescrittivi, e valgono in ogni tempo e in ogni circostanza. Un eventuale confronto, riguardo al proponimento dei testi, andrebbe fatto sostituendo alla Bibbia il Vangelo, che infatti è testo sacro anche prescrittivo. In altre parole, mentre la Bibbia ha un carattere storico e li si ferma, il Corano trascende, e al significato storico affianca quello teologico.
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- Scritto da Giacomo Giacometti
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- Scritto da pier ugo acerbi
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Caro Giacometti,
la superficialità presuppone sprovvedutezza e, può esserne certo, io non sono una persona sprovveduta.
Quanto al fatalismo, è il fatalismo stesso ad essere connaturale all’animo dei mussulmani. A tal proposito le chiedo di leggersi, o rileggersi con maggiora attenzione se già lo ha fatto una prima volta, il mio precedente articolo ”Musulmani: integrazione e limite”: vedrà che straborda di fatalismo. Ma la prego anche di notare come l’articolo sia scritto con una serie di annotazioni che riguardano non opinioni personali ma l’escatologia islamica, come essa stessa viene predicata in moschea (comprese quelle considerate moderate). In effetti un fedele mussulmano avrebbe potuto scrivere quasi le stesse cose… a parte il tema dell’inganno che, ovviamente per sua natura, si presta all’ambiguità.
Non si tratta poi di tirare i dati e parlare a caso del numero di migranti in partenza per l’Europa: i dati che cito sono rintracciabili nel sito della dall’Oxfam, nota organizzazione caritatevole, il cui intendimento non è certo quello di “seminare paure” semplicemente divulga le statistiche raccolte dai suoi esperti.
E veniamo a “ Dire che l'islamismo è religione violenta, è sbagliato”:
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- Scritto da Giacomo Giacometti
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