Attualita

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- Scritto da Alessandro Righini
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DEMOGRAFIA PER LO SPEKKIETTO N. 61
NATI:
Nizar Rachid 07/03/2016
Tommaso Rivola 19/04/2016
Amanda Jankovic 20/04/2016
Samuele Alpi 11/05/2016
Manuel Baracani 01/06/2016
Ruth Revnic 03/06/2016
Agnese Baldassarri 21/06/2016
Aisha Muhammad 02/07/2016
Gioele Cenni 07/07/2016
Nora Quadalti 16/07/2016
Aurora Dardi 08/09/2016
Samuel Ferretti 14/09/2016
Maria Isal El Gazzali 25/10/2016
- Condividiamo la felicità dell’amica Annalisa Poli , collaboratrice de Lo Spekkietto, per la nascita del nipotino Gioele, figlio della sorella Valentina e di Gabriele.
MORTI:
Angela Tronconi 22/03/2016
Angelo Tagliaferri 26/03/2016
Lidia Raspanti 08/04/2016
Pietro Vellutini 08/04/2016
Gidolfa Calamini 20/04/2016
Vanna Visani 16/05/2016
Antonio Brunelli 17/05/2016
Marisa Spada 21/05/2016
Luigia Mattioli 25/05/2016
Leonardo Tozzola 26/05/2016
Giacomo Giacometti 11/06/2016
Giovanni Pozzi 15/06/2016
Federico Roncassaglia 21/06/2016
Giovanni Signani 26/06/2016
Lea Visani 29/06/2016
Alfonsina Trisaldi 25/07/2016
Celestina Leonardi 13/08/2016
Primo Montefiori 27/08/2016
Anna Maria Marchi 27/08/2016
Rino Visani 15/09/2016
Pietro Fiorentini 22/09/2016
Giuseppina Poli 24/09/2016
Giuseppe Benericetti 14/10/2016
-Sinceramente rattristati ed addolarati per la morte dell’ ex collaboratore ed amico Ermanno Ravagli, la nostra redazione esprime le più vive e sentite condoglianze alla moglie Anna e ai figli Raffaella ed Emiliano.
MATRIMONI:
Denise Menzolini e Michele Baracani 02/04/2016
Elisa Fabbri e Fabio Righini 04/06/2016
Domenica Fabbri e Bruno Ferrini 04/06/2016
Elisabetta Cenni e Luca Giannelli 26/06/2016
Silvia Bandini e Nicola Pozzi 09/07/2016
Silvia Baruzzi e Fabio Bartolini 16/07/2016
Milena Barzagli e Massimo Galassi 23/07/2016
Jessica Bertaccini e Fabio Mauri 23/07/2016
Erika Linguerri e Luca Baldassarri 23/07/2016
Barbara Vernia e Fabio Menichetti 20/08/2016
Simona Balducci e Andrea Liberti 10/09/2016
Gabriela Violeta Dumi Trache e
Federico Dall’Osso 17/09/2016
Angela Gentilini e Giancarlo Faziani 24/09/2016
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- Scritto da Alessandro Righini
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LO SPECCHIO.. QUANTI RICORDI..STRUGGENTI.. E..RUGGENTI
In occasione delle celebrazioni dei 50 anni de LoSpecchio (che ha visto garantita la sua continuità storica da LoSpekkietto) ecco un raccolta di ricordi e testimonianze dalle prime redazioni
I RICORDI DI FABIO PIOLANTI
Cinquanta anni fa - io ne avevo venti - nasceva Lo Specchio. Questo lo ricordo bene così come ricordo che quell’anno moriva Don Lorenzo Milani e i tank sovietici entravano a Praga. Tutta roba che segna.
Per una qualche ragione ero a capo del Clan e cercavo di costruire, con la solita forte passione che aveva alimentato tutta la mia esperienza scout, momenti di coesione per i dieci-quindici ragazzi che costituivano la punta avanzata del movimento a Casola.
Avevano circa sedici-diciotto anni. Era la prima leva che si affacciava alla vita sociale dalla nostra fondazione e trattenerli nel gruppo e nella Parrocchia non era facile.
Cominciava a sentirsi in giro una voglia di cambiamento che è ben leggibile oggi, ma che in quegli anni si manifestava in una tensione indistinta verso la partecipazione alla vita pubblica, spesso in forme contraddittorie e conflittuali, anche per una comunità di periferia come la nostra.
Sarà stato il ’68 alle porte, sarà stata la nostra idea di servizio da proiettare all’esterno, sarà stato proprio il messaggio recente di don Milani sul primato dell’educazione e della partecipazione, ma a me venne spontaneo pensare a un giornalino che non doveva raccontare solo le attività degli scout e la vita parrocchiale ma riflettere gli accadimenti del paese in tutti i suoi aspetti.
Il nome che proposi, Lo Specchio, doveva essere appunto l’estratto di queste convinzioni, di sicuro un po’ velleitarie e sovradimensionate rispetto ai poveri mezzi a nostra disposizione ma c’è forse qualcuno che può dubitare del coraggio e dell’entusiasmo dei vent’anni?.
Il giornalino avrebbe dovuto assolvere ad alcune funzioni informative locati in un periodo in cui i mezzi di comunicazione erano per lo più limitati alla dimensione nazionale, mentre erano del tutto assenti a livello locale.
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- Scritto da pier ugo acerbi
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Premetto che lo spirito solidale espresso nella bella poesia di Riccardo è condivisibile e meritoria. Vorrei però sottolineare che scappare dalla guerra attraversando il mare, tra l’altro prendendosi il rischio di finire annegati, non è l’unica opzione. “Al di la dal mare”, parlo dal nostro punto di vista, non tutto è inferno. Esistono nazioni come la Turchia, la Tunisia, l’Algeria e addirittura il Sud Africa per i profughi etiopi e somali, che sono molto più accessibili dell’Italia e dove è possibile trovare un rifugio sicuro per la propria vita e per la propria dignità. L’intenzione espressa da chi preferisce invece “attraversare il mare” è chiara. Non interessa sfollare in attesa che la pace trionfi e sia finalmente possibile il ritorno, interessa piuttosto fare una scelta definitiva: quella di stabilirsi per sempre in Europa. Dunque, una migrazione dove prevale la l’opzione economica. Se così non fosse non si spiega come mai il campo allestito in Turchia tra Bozuyuk e Kutahya, esteso su un territorio che potrebbe comodamente contenere parecchie volte l’abitato di Casola, territorio pieno di casette prefabbricate allineate con una precisione quasi teutonica, sia completamente vuoto. Sono passato li davanti non più di 15 giorni fa e ho chiesto all’autista di fare una sosta per vedere da vicino questa meraviglia che magari farebbe comodo anche da noi per alloggiare i nostri terremotati del centro Italia. Struttura nuova, bella, comoda, attrezzata e… inesorabilmente vuota. Non si tratta quindi di “…brandire bastoni e ricacciare quelle mani da dove sono venute.”, per fortuna la stragrande maggioranza degli europei non pensa a questo.
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- Scritto da Jader Cavina
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Il 28 gennaio 2017 i ragazzi dell’Ape e Fiordaliso sono stati invitati ad un evento molto emozionante, il regista Casolano Fabio Donatini, in collaborazione con la proloco di Casola Vasenio , ha un incontro . lezione sul cinema interamente dedicato a persone che difficilmente avrebbero l’opportunità di vedere e conoscere come nasce un film iniziando dall’idea, la storia,il soggetto e le sceneggiature. La mattinata che si è svolta nell’aula magna delle ex Medie e a visto la partecipazione di molte persone, ad ognuno di noi è stato chiesto quale genere cinematografico piaceva di più, sono state fatte delle riprese e abbiamo anche provato a recitare una piccola parte del copione.
Oltre al regista erano presenti anche una sua collaboratrice, un cameramen e un attore comico di Riolo Terme, Alan Giagni, molto simpatico che ci ha fatto divertire con le sue battute.
Abbiamo pranzato tutti insieme, con polenta al ragù, pizza e dolci, offerti dall’Agriturismo Oriali.
Dopo pranzo siamo andati nel piazzale della chiesa e ci anno illustrato il cortometraggio che intendono realizzare, il cui titolo è “CRONACA ROSA”.
Per realizzare questo cortometraggio e proseguire per proseguire per questa avventura servono finanziamenti e io spero nella generosità di tutti, perché sarebbe davvero molto bello ed entusiasmante poter recitare in un film e dar voce a chi diversamente non ne ha.
A cura di Jader Cavina
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- Scritto da Alessandro Righini
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ERAVAMO 2617 ED ORA SIAMO 2650
( i dati sono quelli ufficiali risultanti all’anagrafe del comune di Casola V,)
All’inizio del 2016 a Casola Valsenio, secondo l’anagrafe, eravamo 2617 ; a fine anno siamo 2650 e pertanto registriamo un aumento della popolazione residente di 33 cittadini.
(nota: M = Maschi ; F = Femmine) N.B. Tutti i nuovi nati sono venuti alla luce nei centri sanitari dei distretti: Nessun bimbo è nato nel territorio del comune.
Popolazione residente
Al 1 Gennaio 2016 : Tot. 2.617 di cui M. 1.323 F. 1.294
Al 31 Dicembre 2016: Tot. 2.650 di cui M. 1.360 F. 1.290
Differenza : + 33 di cui M. +37 F. -4
Nati e morti nell’anno 2016
Nati: Tot. 21 di cui M. 12 F. 9
Morti: Tot. 32 di cui M. 18 F. 14
Diff. fra nati e morti: Tot. - 11 di cui M. - 6 F. - 5
Iscritti e cancellati dall’anagrafe
Iscritti / immigrati da altro comune: Tot. 55 di cui M. 30 F. 25
Iscritti/immigrati da estero o altro: Tot. 61 di cui M. 53 F. 8
Totale iscritti /immigrati o altro : 116 di cui M. 83 F. 33
Cancellati/emigrati ad altro comune: Tot. 61 di cui M. 34 F. 27
Cancellati/emigrati all’estero o altro: Tot. 12 di cui M. 6 F. 5
Totale cancellati/emigrati o altro: Tot. 72 di cui M. 40 F. 32
Differenza fra iscritti e cancellati: Tot. +44 di cui M. +43 F. +1
Cittadini stranieri iscritti all’anagrafe al 31/12/2016
Belgio M. 1 F. 1 Tot. 2
Germania M. 0 F. 1 Tot. 1
Polonia M. 0 F. 3 Tot. 3
Slovacchia M. 0 F. 1 Tot. 1
Bulgaria M. 0 F. 1 Tot. 1
Paesi Bassi M. 1 F. 0 Tot. 1
Romania M. 18 F. 43 Tot. 61
Albania M. 36 F. 28 Tot. 64
Moldova M. 0 F. 0 Tot. 0
Rep. Di Serbia M. 3 F. 3 Tot. 6
Kosovo M. 0 F. 2 Tot. 2
Macedonia M. 1 F. 1 Tot. 2
Ucraina M. 2 F. 6 Tot. 8
Gambia M. 9 F. 0 Tot. 9
Marocco M. 14 F. 11 Tot. 25
Mali M. 8 F. 0 Tot. 8
Tunisia M. 3 F. 1 Tot. 4
Brasile M. 1 F. 1 Tot. 2
Filippine M. 1 F. 0 Tot. 1
Pakistan M. 41 F. 0 Tot. 41
India M. 4 F. 1 Tot. 5
Rep. P. Cina M. 0 F. 1 Tot. 1
Russia Feder. M. 0 F. 1 Tot. 1
Costa d’Avor. M. 1 F. 0 Tot. 1
Guinea M. 5 F. 0 Tot. 5
Senegal M. 4 F. 0 Tot. 4
Bangladesh M. 4 F. 0 Tot. 4
TOTALI M. 157 F. 106 M+F. 263
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- Scritto da lospekkietto
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Da qualche anno è sorta nella zona industriale di Valsenio, occupando parte dell’area Lasi Faber (ex Ferromax), una centrale di produzione di pellet che realizza il proprio ciclo produttivo utilizzando il legno di terreni boschivi delle nostre colline. La centrale è stata realizzata ed è gestita dalla società Senio Agroenergie. Abbiamo chiesto al Presidente della società, Devis Caroli di raccontarci come è nata questa attività e le modalità di produzione e di commercializzazione del loro prodotto. Ecco di seguito quanto gentilmente ci ha illustrato:
L'idea nasce da un gruppo di agricoltori locali associati a Coldiretti e con il supporto finanziario della Bcc Romagna Occidentale, partendo dal rischio di una parziale riconversione culturale, vista la drammatica situazione dei castagneti di alcuni anni fa (unica vera fonte di reddito dell'alta collina) a seguito degli attacchi del parassita “Vespa Cinese del Castagno”.
Questo avrebbe portato al rischio di abbandono del territorio, con tutti annessi e connessi (rischio idrogeologico, rischio incendi, ecc.).
Successivamente si presentò la possibilità di partecipare a un bando del PSR (Piano di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna), per realizzare un impianto di produzione del pellet, utilizzando il legno proveniente da una “filiera corta”; il mercato del pellet ha avuto una forte espansione a livello mondiale, ma purtroppo, in Italia, il prodotto viene prevalentemente acquistato sfuso dall'estero (quindi, anche di dubbia provenienza) e, nel nostro paese; viene quasi sempre, solo confezionato.
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- Scritto da Antonella Cortesi
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- Scritto da Riccardo Albonetti
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La redazione de Lo Spekkietto ha chiesto a Graziano Caroli, presidente de L’Associazione per la valorizzazione delle erbe e dei frutti dimenticati, di presentare ai nostri lettori un po’ di storia, gli scopi e le novità che la riguardano.
L’Associazione per la valorizzazione delle erbe e dei frutti dimenticati, nata poco più di tre anni fa con presidente Filippo Gentilini, ha fra i propri scopi quello di promuovere e dare risalto alle erbe aromatiche e ai frutti dimenticati; l’associazione conta una trentina di soci costituiti da aziende agricole, agriturismi e ristoranti. In questi anni ha partecipato a fiere importanti come il SANA di Bologna e a tante sagre dove le aziende che hanno presenziato, hanno contribuito a fare conoscere le peculiarità di Casola Valsenio. Un altro scopo è anche quello di creare un piccolo indotto dalla trasformazione dei frutti dimenticati e delle erbe. Uno dei progetti più importanti è stata la creazione di un laboratorio, a norma di legge, per la preparazione delle confetture, un progetto che è arrivato al traguardo quest’anno ai primi di settembre. Importante è stata la partecipazione al progetto dell’ASP Solidarietà Insieme che ha creduto nel progetto, in particolare nella figura del presidente Roberto Rinaldi Ceroni, che ha messo a disposizione un finanziamento che è servito in buona parte per l’acquisto delle attrezzature.
Cosa prevedeva il progetto? Il coinvolgimento dei ragazzi dell’ Ape e Fiordaliso, struttura dove sono presenti dei ragazzi con disabilità. I vasetti di confetture una volta che escono dal laboratorio vengono portati al centro dell’Ape e Fiordaliso dove i ragazzi li confezionano esternamente, vedi cappucci o fiocchi per abbellirli. Questo lavoro dà a loro la possibilità di sentirsi utili, di fare qualcosa di importante e così, quando il consumatore acquista un vasetto di confetture, porta a casa un qualcosa che ha anche un carattere sociale. L’associazione in questi anni ha anche sviluppato dei corsi, che si sono tenuti dove l’associazione ha sede e dove si trova il laboratorio, nella ex scuola media, adesso Casa delle associazioni, per il conseguimento dell’attestato di idoneità sanitaria obbligatorio per chi manipola alimenti, corsi volti ad apprendere nozioni sulla preparazione ed etichettatura dei prodotti. Questi corsi e altri ancora verranno ripetuti durante l’inverno per essere sempre aggiornati sulle nuove normative. A giugno l’associazione ha avuto, per scadenza del mandato, il cambio del presidente; i soci ringraziano Filippo Gentilini per il lavoro svolto in questi tre anni. L’attuale presidente è Caroli Graziano che invita le aziende che non hanno ancora aderito a farci un pensiero perche più siamo e più l’associazione sara forte per mettere in campo in futuro progetti importanti. Buona marmellata a tutti.
Graziano Caroli
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- Scritto da Roberto Rinaldi Ceroni
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Riceviamo dai ragazzi dei centri “ L’Ape” e “ Fiordaliso” gestiti dall’ASP della Romagna Faentina e con sede al piano terra della Casa Protetta del nostro paese questo contributo a nome di Mirko Pedrini, volontario delle due strutture. Mirko è originario di Riolo e lì abita ma da tanti anni frequenta la nostra casa protetta come volontario tanto da essere ormai un quasi casolano. Da questo numero ospiteremo sullo Spekkietto una rubrica che si chiamerà Fiordape. Potremo così seguire anche sulle nostre pagine le attività che i ragazzi, gli operatori e gli animatori organizzano e gestiscono nella loro quotidianità. Benvenuto Fiordape!
I CENTRI APE E FIORDALISO
Il centro diurno il Fiordaliso è stato fondato nel mese di luglio 2004 per venire incontro ai genitori con figli che hanno delle problematiche.
Il centro occupazionale Ape è stato aperto invece nel 2013; l’attività svolta principalmente è il confezionamento di tappi oppure di mollette colorate, che noi ragazzi dobbiamo mettere nelle scatoline. Questi articoli ci vengono forniti dalla ditta Signani di Casola Valsenio.
Altri lavori riguardano la preparazione e decorazione di sacchettini di lavanda per il giardino officinale “Augusto Rinaldi Ceroni”, e di recente l’etichettatura di vasetti provenienti dal laboratorio di marmellate di Casola Valsenio.
Noi ragazzi siamo anche impegnati in attività manuali destinate alla creazione di vari oggetti per i mercatini locali, come ad esempio la pittura su stoffa, decoupage e cartonaggio.
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- Scritto da beatrice manfreda
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Il 17 agosto è cominciata la nostra avventura a Sappada (Belluno);dopo aver passato la notte in campeggio, abbiamo preso la seggiovia per iniziare il nostro cammino. Abbiamo trascorso 3 giorni sulle Dolomiti, che avventura! L’ostacolo del primo giorno è stato oltrepassare il “passo del mulo” che ci ha portati ad un rifugio dove abbiamo piantato le tende.
Il secondo giorno ci siamo incamminati con destinazione... il monte Peralba! Breve ma molto, molto intensa. Purtroppo il tempo non ci ha permesso di concludere la camminata prevista e siamo stati “costretti” e cambiare programma. Eliminato un pezzo di cammino (che peccato!), abbiamo lasciato gli zaini al rifugio e siamo partiti per una breve passeggiata (senza zaini si va con un filo di gasss...).
Abbiamo montato le tende e ci siamo riscaldati nel rifugio Calvi (2164m).
“Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi...” per la nostra gioia, il terzo giorno abbiamo concluso il tratto di strada che non avevamo fatto il giorno prima. La scalata del monte Peralba (2694m) è stata molto faticosa ma la gioia e la meraviglia hanno ricompensato tutte le fatiche. Dopo avere lasciato il nostro fazzolettone e la catenina con il nome Ester sulla croce posizionata nella cima della montagna, siamo tornati al rifugio (passando per l’Austria ☺). La sera, ritornati alla civiltà, ci hanno accolti i genitori del Don con una deliziosa cenetta a base di funghi. Il giorno dopo, i capi ci hanno diviso in pattuglie e siamo partiti per l’hike. Maria e Filippo, i poveretti, dopo avere oltrepassato un monte sono riusciti a trovare ospitalità in un campeggio, mentre Emma e Francesca sono riuscite a guadagnarsi una stanza in albergo. Tornati al campeggio Val Visdende abbiamo raggiunto la famosa dimora di “Don Lino Caprio”. Don Lino Caprio ci ha accolti in un bellissimo ristorante dove abbiamo mangiato: funghi, capriolo, polenta e formaggio. Diciamo che questo “Don Lino Caprio” ci ha accolti proprio bene, e per la prima volta siamo andati a dormire con la pancia piena. Il penultimo giorno l’abbiamo passato dal mitico sindaco di Lozzo di Cadore (zio dei Manfreda).
L’ultima notte l’abbiamo passata lì e con tanta tristezza siamo ripartiti verso Casola Valsenio. Ringraziamo i nostri capi che ci hanno organizzato questa bellissima route in cui abbiamo provato tantissime emozioni indescrivibili.
Un saluto dal Clan (Maria, Filippo, Laura, Emma, Francesca)
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- Scritto da Albo
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CENA DI SOLDARIETA’
Anche questa volta, di fronte ad un’altra tragedia che ha colpito il nostro Paese, pochi giorni dopo il terremoto del centro Italia, Casola è stata capace di mostrare il suo lato migliore, quello della solidarietà, della vicinanza alle popolazioni affrante da una forza distruttrice che ha portato via case, affetti, ma soprattuto vite umane. Al di là di tutte le polemiche possibili, di tutte le frasi fatte e di tutto quello che di più viene detto in queste circostanze, resta fondamentale che è bello e incoraggiante vedere come una comunità, la nostra, si muova per aiutare chi ha bisogno, senza se e senza ma. A questo proposito pensiamo sia doveroso, anche a qualche mese di distanza, fare qualche domanda a una di quelle che persone che hanno reso possibile la cena di solidarietà del 3 settembre. Ringraziamo quindi Cinzia Caruso, membro della Pro-Loco di Casola, per la disponibilità.
Raccontaci anzitutto come è nata l’idea.
Lo sgomento difronte alla notizia ci ha stretto in un unico intento che era quello di aiutare. Come a noi l’esigenza è nata anche al volontariato casolano e a semplici cittadini che sentivano fortemente la necessità di donare. Quindi quando è arrivata dall’UNPLI, l’associazione nazionale delle Pro Loco, l’indicazione di organizzare un evento per la raccolta fondi pro terremotati, ci siamo subito mobilitati.
Quali associazioni hanno partecipato all’organizzazione e alla realizzazione della cena di solidarietà?
Nella concitazione del momento confesso che non siamo riusciti a contattare tutte le associazione casolane . Nel corso dei preparativi molte hanno aderire spontaneamente.
Le associazioni che hanno condiviso questo bellissimo momento sono: AIDO, ALPINI, ANPI, AUSER Le Colonne, Avis Casola Valsenio, Cfc Casola, CREATIVI SOPRA LA MEDIA, FEDERCACCIA SEZ. di Casola Valsenio, GEMELLAGGIO, MISERICORDIA, Pro Loco Casola Valsenio.
Quanti volontari hanno collaborato?
Non so dire di preciso, ma di sicuro lo sforzo non è pesato solo sulla Pro Loco; una mano L’hanno data tutti.
Proviamo a dare un po’ di numeri.
Pasti serviti?
Tra i 450 e i 500
Persone coinvolte?
20/30
Quante persone avete stimato che fossero presenti?
Le persone presenti sicuramente erano maggiori di quelle servite a tavola perché molti pur non partecipando alla cena hanno lasciato un’offerta al banco posizionato all’entrata della piazza.
Ricavato?
6329,13€
Quanto è stato devoluto in beneficenza?
Tutto l’incasso, le associazioni partecipanti si sono divise le spese.
A chi è stato devoluto?
Alla Protezione civile Emilia Romagna.
Andiamo sul personale. A parte il successo della serata, che cosa ti sei portata a casa da questa esperienza. Un pensiero, un’emozione, una riflessione.
L’orgoglio di appartenere ad una comunità molto generosa e solidale, che al bisogno supera qualsiasi barriera per donare speranza a chi l’ha perduta.
Grazie
Riccardo Albonetti
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- Scritto da pier ugo acerbi
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Questa volta, la considerazione di Papa Francesco è scelta male. Infatti, è più facile trovare indifferenza, verso le sofferenze del prossimo, a casa di chi non ama gli animali, piuttosto del contrario. Questo concetto è espresso molto chiaramente dalle seguenti persone:
La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali. (Gandhi)
Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà. (Emile Zola)
Nessuno dovrebbe tollerare che vengano inflitte agli animali delle sofferenze e neppure declinare le proprie responsabilità. Nessuno dovrebbe starsene tranquillo pensando che altrimenti si immischierebbe in affari che non lo riguardano. Quando tanti maltrattamenti vengono inflitti agli animali, quando essi agonizzano ignorati per colpa di uomini senza cuore, siamo tutti colpevoli. (Albert Schweitzer)
Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta le bestie. (I. Kant)
Trovo inaccettabile che la violenza costituisca la base di alcune delle nostre abitudini alimentari. (Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama)
Nulla darà la possibilità di sopravvivenza sulla terra quanto l'evoluzione verso una dieta vegetariana. (Albert Einstein)
Verrà il tempo in cui l'uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l'uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto. (Leonardo da Vinci)
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- Scritto da Alessandro Righini
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DEMOGRAFIA PER LO SPEKKIETTO N° 59
NATI
Moreno Vaja 06 / 04 / 2015
Gregorio Gentilini 10 / 04 / 2015
Gregorio Rivola 25 / 05 / 2015
Lucia Ricciardelli 24 / 07 / 2015
Adele Tozzi 07 / 08 / 2015
Amanda Baracani 01 / 09 / 2015
MORTI
Antonio Cazzaniga 02 / 05 / 2015
Gino Malavolti 12 / 05 / 2015
Ugo Alpi 13 / 05 / 2015
Olindo Sagrini 18 / 05 / 2015
Armando Sani 21 / 05 / 2015
Domenico Mariani 01 / 06 / 2015
Francesca Palli 10 / 06 / 2015
Gianfranco Donattini 17 / 06 / 2015
Gianfranco Campomori 17 / 06 / 2015
Francesco Fiorentinii 22 / 06 / 2015
Imelde Dalla Vecchia 18 / 07 / 2015
Leonilde Prantoni 21 / 07 / 2015
Maria Sabbatani 30 / 07 / 2015
Ernesto Guicciardo 06 / 08 / 2015
Ornella Rontini 09 / 08 / 2015
Arnaldina Cavini 16 / 08 / 2015
Giacomo Menni 22 / 08 / 2015
Giacomo Sangiorgi 24 / 08 / 2015
Guido Poggi 02 / 10 / 2015
Andreina Poggi 07 / 10 / 2015
MATRIMONI
Anna Cavina e Stefano Cavina 23 / 05 / 2015
Ilenia Ceuli e Jonathan D’Ambrosio 06 / 06 / 2015
Alessandra Bertozzi e Andrea Camurani 14 / 06 / 2015
Ilaria Fabbri e Luca Sabbatani 15 / 06 / 2015
Jennifer Pannozzo e Marco Tabanelli 27 / 06 / 2015
Valentina Villa e Nicola Iseppi 22 / 08 / 2015
Chiara Quarneti e Alessandro Granito 05 / 09 / 2015
Alice Cavina e Filippo Gentilini 12 / 09 / 2015
Ileana Poli e Mario Cornacchione 26 / 09 / 2015
Condoglianze.
La redazione de Lo Spekkietto e gli scouts di Casola ricordano con grande affetto Olindo Sagrini, scout delle prime generazioni (mitico tenente Callagan nelle serate al fuoco di bivacco), prematuramente deceduto il 18 Maggio ed esprimono sentite e commosse condoglianze ai genitori Antonio e Flora, alla figlia Barbara, alla moglie Gigliola ed al fratello Valerio.
La redazione de Lo Spekkietto esprime le proprie sentite condoglianze agli ex scouts e collaboratori Bruno e Marco Menni ed ai fratelli Claudio, Eleonora e Fiorenza per la morte del padre Giacomo Menni.
Gli scouts della redazione de Lo Spekkietto esprimono le loro sentite condoglianze all’amico ed ex scout Alessandro Guicciardo ed alla mamma Elena La Porta per la prematura ed improvvisa scomparsa del babbo Ernesto.
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- Scritto da Alessandro Righini
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ERAVAMO 2671 ED ORA SIAMO 2617
( i dati sono quelli ufficiali risultanti all’anagrafe del comune di Casola V,)
All’inizio del 2015 a Casola Valsenio, secondo l’anagrafe, eravamo 2671 ; a fine anno siamo rimasti in 2617 e pertanto registriamo un calo della popolazione residente di 54 cittadini.
(nota: M = Maschi ; F = Femmine) N.B. Tutti i nuovi nati sono venuti alla luce nei centri sanitari dei distretti: Nessun bimbo è nato nel territorio del comune.
Popolazione residente
Al 1 Gennaio 2015 : Tot. 2.671 di cui M. 1.349 F. 1.322
Al 31 Dicembre 2015: Tot. 2.617 di cui M. 1.323 F. 1.294
Differenza : -54 di cui M. -26 F. -28
Nati e morti nell’anno 2015
Nati: Tot. 13 di cui M. 6 F. 7
Morti: Tot. 38 di cui M. 23 F. 15
Diff. fra nati e morti: Tot. 25 di cui M. -17 F. -8
Iscritti e cancellati dall’anagrafe
Iscritti / immigrati da altro comune: Tot. 33 di cui M. 13 F. 20
Iscritti/immigrati da estero o altro: Tot. 28 di cui M. 26 F. 2
Totale iscritti /immigrati o altro : 61 di cui M. 39 F. 22
Cancellati/emigrati ad altro comune: Tot. 78 di cui M. 42 F. 36
Cancellati/emigrati all’estero o altro: Tot. 12 di cui M. 6 F. 6
Totale cancellati/emigrati o altro: Tot. 90 di cui M. 48 F. 42
Differenza fra iscritti e cancellati: Tot. -29 di cui M. -9 F. -20
Cittadini stranieri iscritti all’anagrafe al 31/12/2015
Belgio M. 1 F. 1 Tot. 2
Germania M. 0 F. 1 Tot. 1
Polonia M. 0 F. 3 Tot. 3
Slovacchia M. 0 F. 1 Tot. 1
Bulgaria M. 0 F. 1 Tot. 1
Paesi Bassi M. 1 F. 0 Tot. 1
Romania M. 21 F. 46 Tot. 67
Albania M. 35 F. 27 Tot. 62
Moldova M. 0 F. 1 Tot. 1
Rep. Di Serbia M. 3 F. 2 Tot. 5
Kosovo M. 0 F. 1 Tot. 1
Macedonia M. 1 F. 1 Tot. 2
Ucraina M. 4 F. 7 Tot. 11
Gambia M. 2 F. 0 Tot. 2
Marocco M. 10 F. 10 Tot. 20
Mali M. 4 F. 0 Tot. 4
Tunisia M. 3 F. 1 Tot. 4
Brasile M. 1 F. 1 Tot. 2
Filippine M. 1 F. 0 Tot. 1
Pakistan M. 17 F. 0 Tot. 17
India M. 5 F. 1 Tot. 6
Rep. P. Cina M. 0 F. 1 Tot. 1
TOTALI M. 109 F. 106 M+F. 215
- Dettagli
- Scritto da spekkietto
- Categoria: Attualita
In rappresentanza del gruppo scout reduce dalle esperienze post terremoto del Friuli.
Alla pregiata attenzione di Giampaolo Bidoli, Sindaco di Tramonti di Sotto
Carissimi Valtramontini, il sindaco Giampaolo Bidoli ci ha fatto pervenire l’ invito alla manifestazione dell’ 8 Maggio, giorno in cui ricorderete il disastroso evento sismico che sconvolse le vostre terre nel 1976.
Il sottoscritto era a quel tempo il capo del gruppo Scout di Casola Valsenio - un piccolo paese della collina romagnola, in provincia di Ravenna , al confine con la Toscana - ed ora vi scrivo a nome degli scout e dei cittadini casolani reduci da una memorabile esperienza vissuta 40 anni fa nella vostra valle.
Ricordo perfettamente la notte in cui si verificò la prima scossa di terremoto perché io stesso, sebbene così lontano, sentii tremare la terra. Subito mi chiesi se si trattasse di un leggero evento locale o se fosse, come purtroppo si rivelò, l’eco e l’onda lunga di un ben più grave sconvolgimento della crosta terreste.
Il giorno dopo le notizie di cronaca cominciarono a sciorinare i drammatici particolari della calamità che aveva colpito il Friuli.
In tanti cominciarono a mobilitarsi ed il movimento scout, fedele alle proprie tradizioni ed ai propri principi, non fu da meno.
Nell’estate del 1976 il nostro Clan decise di fare in Friuli il proprio campo estivo e di dare il proprio modesto contributo al superamento del le emergenze, con il coordinamento della associazione nazionale.
Dopo una sosta di un paio di giorni in un campo di raccolta ci orientammo su Tramonti di Sotto, il vostro paese, dove il nostro assistente ecclesiastico, don Angelo Figna, era entrato in contatto con un sacerdote molto attivo, don Pierino Cesco, punto di riferimento ed animatore dei soccorsi per tutta la vostra vallata.
Ci dedicammo soprattutto alla rimozione delle macerie grazie ad un camioncino – il mitico “ Macerio” – che una ditta del luogo ci aveva messo a disposizione. In quel frangente entrammo in contatto con numerose famiglie e persone, stabilendo cordiali e fraterni rapporti di amicizia, in particolare con la famiglia del sig. Livo Ferroli.
Un nostro ragazzo, Maurizio Montefiori , appassionato ed esperto di fotografia, fu poi “precettato” da un capo scout friulano, Franco Bagnarol, per documentare con centinaia di scatti quanto avveniva e quanto si faceva nelle zone terremotate.
Bagnarol coordinava a livello centrale, in collaborazione con il Commissario Straordinario Zamberletti, l’azione ed i movimenti dei gruppi scout dell’AGESCI nelle zone terremotate.
L’esperienza fu tanto coinvolgente e positiva per tutti noi che decidemmo di ripeterla, più in grande, l’anno successivo, anche perché, purtroppo, in autunno, un’altra scossa sismica buttò all’aria molto di ciò che era rimasto in piedi dopo quella di Maggio.
Questa volta decidemmo di coinvolgere tutto il nostro paese e a questo scopo furono molto utili le foto scattate dall’amico Maurizio, con le quali allestimmo una bella mostra nel piazzale del municipio di Casola Valsenio.
All’invito aderirono in molti, anche non scout, e di nuovo nell’estate del 1977 ci dirigemmo verso Tramonti di Sotto dove ritrovammo le famiglie che già conoscevamo impegnate nella ricostruzione del dopo terremoto.
Questa volta riuscimmo a dare un aiuto più specializzato per la presenza fra noi di alcuni amici e concittadini con capacità professionali specifiche: chi elettricista, chi muratore, chi falegname, chi geometra.
Il ricordo dei due campi tramontini è sempre rimasto vivo nel nostro cuore tanto che più di trent’anni dopo - nel 2008 - con un folto gruppo di reduci e grazie al vs. invito - decidemmo di farvi di nuovo visita.
La vs. accoglienza fu eccezionale, calorosa, fraterna e noi potemmo constatare con quanta efficacia, determinazione e forte volontà di reagire voi Tramontini e tutti i Friulani, siete stati capaci di reagire e superare la terribile emergenza che aveva sconvolto il vostro territorio e la vostra esistenza.
Bravi, bravi davvero! Al mio plauso si uniscono tutti i casolani, scout e non scout, che condivisero quella memorabile esperienza.
A chi scrive, oltre al toccante ricordo, è rimasto “affibbiato” , al ritorno dal primo campo, anche il soprannome che gli derivò dal fatto di essere l’autista del camioncino, sopra ricordato, che fu messo a disposizione del nostro gruppo: “Macerio” appunto.
Saluti e lunga vita dunque da “Macerio” e da tutti i Casolani. Per la vs. manifestazione dell’ 8 Maggio purtroppo non potremo essere presenti ma non è detto che per Settembre non si riesca a fare un salto.
Vi ricordiamo in ogni caso che una visita a Casola ce l’avevate promessa. Noi vi aspettiamo.
Alessandro Righini
a integrazione, l'articolo che racconta le commemorazioni del trentennale e la visita dei casolani del 2008
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