Attualita

 

DEMOGRAFIA PER LO SPEKKIETTO  N.  61

 

NATI:

Nizar Rachid                           07/03/2016

Tommaso Rivola                    19/04/2016

Amanda Jankovic                   20/04/2016

Samuele Alpi                          11/05/2016

Manuel Baracani                   01/06/2016

Ruth Revnic                            03/06/2016

Agnese Baldassarri                21/06/2016

Aisha Muhammad                 02/07/2016

Gioele Cenni                          07/07/2016

Nora Quadalti                        16/07/2016

Aurora Dardi                          08/09/2016

Samuel Ferretti                      14/09/2016

Maria Isal El Gazzali              25/10/2016

- Condividiamo la felicità dell’amica Annalisa Poli , collaboratrice  de Lo Spekkietto,  per la nascita del nipotino Gioele, figlio della sorella Valentina e di Gabriele.

MORTI:

Angela Tronconi                     22/03/2016

Angelo Tagliaferri                  26/03/2016

Lidia Raspanti                        08/04/2016

Pietro Vellutini                       08/04/2016

Gidolfa Calamini                    20/04/2016

Vanna Visani                          16/05/2016

Antonio Brunelli                     17/05/2016

Marisa Spada                         21/05/2016

Luigia Mattioli                                   25/05/2016

Leonardo Tozzola                   26/05/2016

Giacomo Giacometti              11/06/2016

Giovanni Pozzi                                    15/06/2016

Federico Roncassaglia           21/06/2016

Giovanni Signani                    26/06/2016

Lea Visani                               29/06/2016

Alfonsina Trisaldi                   25/07/2016

Celestina Leonardi                 13/08/2016

Primo Montefiori                   27/08/2016

Anna Maria Marchi               27/08/2016

Rino Visani                             15/09/2016

Pietro Fiorentini                     22/09/2016

Giuseppina Poli                      24/09/2016

Giuseppe Benericetti             14/10/2016

-Sinceramente rattristati ed addolarati per la morte dell’ ex collaboratore ed amico Ermanno Ravagli,  la nostra redazione esprime le più vive e sentite condoglianze alla moglie Anna e ai figli Raffaella ed Emiliano.

MATRIMONI:

Denise Menzolini e Michele Baracani          02/04/2016

Elisa Fabbri e Fabio Righini                           04/06/2016

Domenica Fabbri e Bruno Ferrini                 04/06/2016

Elisabetta Cenni e Luca Giannelli                 26/06/2016

Silvia Bandini e Nicola Pozzi                          09/07/2016

Silvia Baruzzi e Fabio Bartolini                      16/07/2016

Milena Barzagli e Massimo Galassi              23/07/2016

Jessica Bertaccini e Fabio Mauri                  23/07/2016

Erika Linguerri e Luca Baldassarri                23/07/2016

Barbara Vernia e Fabio Menichetti              20/08/2016

Simona Balducci e Andrea Liberti                 10/09/2016

Gabriela Violeta Dumi Trache e

Federico Dall’Osso                                        17/09/2016    

Angela Gentilini e Giancarlo Faziani             24/09/2016                

LO SPECCHIO.. QUANTI  RICORDI..STRUGGENTI.. E..RUGGENTI

In occasione delle celebrazioni dei 50 anni de LoSpecchio (che ha visto garantita la sua continuità storica da LoSpekkietto) ecco un raccolta di ricordi e testimonianze dalle prime redazioni

 

I RICORDI DI FABIO PIOLANTI

 

Cinquanta anni fa - io ne avevo venti - nasceva Lo Specchio. Questo lo ricordo bene così come ricordo che quell’anno moriva Don Lorenzo Milani e i tank sovietici entravano a Praga. Tutta roba che segna.

Per una qualche ragione ero a capo del Clan e cercavo di costruire, con la solita  forte passione che aveva alimentato tutta la mia esperienza scout,  momenti di coesione per i dieci-quindici ragazzi che costituivano la punta avanzata del movimento a Casola.

Avevano circa sedici-diciotto anni. Era la prima leva che si affacciava alla vita sociale dalla nostra fondazione e trattenerli nel gruppo e nella Parrocchia non era facile.

Cominciava a sentirsi in giro una voglia di cambiamento che è ben leggibile oggi, ma che in quegli anni si manifestava in una tensione indistinta verso la partecipazione alla vita pubblica, spesso in forme contraddittorie e conflittuali, anche per una comunità di periferia come la nostra.

Sarà stato il ’68 alle porte, sarà stata la nostra idea di servizio da proiettare all’esterno, sarà stato proprio il messaggio recente di don Milani sul primato dell’educazione e della partecipazione, ma a me venne spontaneo pensare a un giornalino che non doveva raccontare solo le attività degli scout e la vita parrocchiale ma riflettere gli accadimenti del paese in tutti i suoi aspetti.

Il nome che proposi, Lo Specchio, doveva essere appunto l’estratto di queste convinzioni, di sicuro un po’ velleitarie e sovradimensionate rispetto ai poveri mezzi a nostra disposizione ma c’è forse qualcuno che può dubitare del coraggio  e dell’entusiasmo dei vent’anni?.

Il giornalino avrebbe dovuto assolvere ad alcune funzioni informative locati in un periodo in cui i mezzi di comunicazione erano per lo più limitati alla dimensione nazionale, mentre erano del tutto assenti a livello locale.

 

 

Premetto che lo spirito solidale espresso nella bella poesia di Riccardo è condivisibile e meritoria. Vorrei però sottolineare che scappare dalla guerra attraversando il mare, tra l’altro prendendosi il rischio di finire annegati, non è l’unica opzione. “Al di la dal mare”, parlo dal nostro punto di vista, non tutto è inferno. Esistono nazioni come la Turchia, la Tunisia, l’Algeria e addirittura il Sud Africa per i profughi etiopi e somali, che sono molto più accessibili dell’Italia e dove è possibile trovare un rifugio sicuro per la propria vita e per la propria dignità. L’intenzione espressa da chi preferisce invece “attraversare il mare” è chiara. Non interessa sfollare in attesa che la pace trionfi e sia finalmente possibile il ritorno, interessa piuttosto fare una scelta definitiva: quella di stabilirsi per sempre in Europa. Dunque, una migrazione dove prevale la l’opzione economica. Se così non fosse non si spiega come mai il campo allestito in Turchia tra Bozuyuk e Kutahya, esteso su un territorio che potrebbe comodamente contenere  parecchie volte l’abitato di Casola, territorio pieno di casette prefabbricate allineate con una precisione quasi teutonica, sia completamente vuoto. Sono passato li davanti non più di 15 giorni fa e ho chiesto all’autista di fare una sosta per vedere da vicino questa meraviglia che magari farebbe comodo anche da noi per alloggiare i nostri terremotati del centro Italia. Struttura nuova, bella, comoda, attrezzata e… inesorabilmente vuota. Non si tratta quindi di “…brandire bastoni e ricacciare quelle mani da dove sono venute.”, per fortuna la stragrande maggioranza degli europei non pensa a questo.

Il 28 gennaio 2017 i ragazzi dell’Ape e Fiordaliso sono stati invitati ad un evento molto emozionante, il regista Casolano Fabio Donatini, in collaborazione con  la  proloco di Casola Vasenio , ha un incontro . lezione sul cinema interamente dedicato a persone  che difficilmente avrebbero l’opportunità di vedere e conoscere come nasce un film iniziando dall’idea,  la storia,il soggetto e le sceneggiature. La mattinata che si è svolta nell’aula magna delle ex Medie e a visto la partecipazione di molte persone, ad ognuno di noi è stato chiesto quale genere cinematografico piaceva di più, sono state fatte delle riprese e abbiamo anche provato a recitare una piccola parte del copione.

Oltre al regista erano presenti anche una sua collaboratrice, un cameramen e un attore comico di Riolo Terme, Alan Giagni, molto simpatico che ci ha fatto divertire con le sue battute.

Abbiamo pranzato tutti insieme, con polenta al ragù, pizza e dolci, offerti dall’Agriturismo Oriali.

Dopo pranzo siamo andati nel piazzale della chiesa e ci anno illustrato il cortometraggio che intendono realizzare, il cui titolo è “CRONACA ROSA”.

Per realizzare questo cortometraggio e proseguire per proseguire per questa avventura servono finanziamenti e io spero nella generosità di tutti, perché sarebbe davvero molto bello ed entusiasmante poter recitare in un film e dar voce a chi diversamente non ne ha.

A cura di Jader Cavina      

ERAVAMO  2617 ED ORA SIAMO 2650

( i dati  sono quelli ufficiali risultanti all’anagrafe del comune di Casola V,)

All’inizio del 2016 a Casola  Valsenio,  secondo l’anagrafe,  eravamo  2617 ; a fine anno siamo  2650 e pertanto registriamo un aumento della popolazione residente di  33 cittadini.

 

(nota:  M = Maschi ; F = Femmine) N.B. Tutti  i nuovi nati  sono venuti alla luce nei centri sanitari dei distretti: Nessun  bimbo è nato nel territorio del comune.

Popolazione residente

Al 1 Gennaio 2016 : Tot. 2.617          di cui   M.  1.323        F.  1.294

Al 31 Dicembre 2016: Tot. 2.650      di cui   M.  1.360        F.  1.290

Differenza : + 33                                 di cui  M.      +37       F.        -4

Nati e morti  nell’anno 2016

Nati:  Tot.  21                                      di cui  M.  12             F.    9

Morti: Tot. 32                                     di cui  M.  18             F.  14

Diff.   fra nati e morti: Tot. - 11       di cui   M.  - 6             F.  - 5

 

 

Iscritti e cancellati  dall’anagrafe

 

Iscritti / immigrati da altro comune: Tot. 55                       di cui  M.  30              F.  25

Iscritti/immigrati da estero o altro:   Tot. 61                       di cui  M.  53              F.    8

Totale iscritti /immigrati o altro : 116                   di cui  M.  83              F.  33                          

 

Cancellati/emigrati ad altro comune:   Tot. 61        di cui  M.  34              F.  27

Cancellati/emigrati all’estero  o altro:  Tot.  12      di cui  M.    6              F.    5

Totale cancellati/emigrati o altro:  Tot.  72                      di cui  M.  40              F.  32

Differenza fra iscritti e cancellati: Tot.  +44                      di cui  M.  +43                       F.  +1

Cittadini stranieri iscritti all’anagrafe al 31/12/2016

Belgio             M.  1               F.  1                 Tot.  2

Germania       M.  0               F.  1                 Tot.  1

Polonia            M.  0               F.  3                 Tot.  3

Slovacchia       M.  0               F.  1                 Tot.  1

Bulgaria          M.  0               F.  1                 Tot.  1

Paesi Bassi      M.  1               F.  0                 Tot.  1

Romania         M. 18              F. 43                Tot. 61

Albania           M. 36              F. 28                Tot. 64

Moldova         M.  0               F.  0                 Tot.  0

Rep. Di Serbia M.  3               F.  3                 Tot.  6

Kosovo            M.  0               F.  2                 Tot.  2

Macedonia     M.  1               F.  1                 Tot.  2

Ucraina           M.  2               F.  6                 Tot.  8

Gambia           M.  9               F.  0                 Tot.  9

Marocco         M. 14              F. 11                Tot. 25

Mali                M.  8               F.  0                 Tot.  8

Tunisia                        M.  3               F.  1                 Tot.  4

Brasile            M.  1               F.  1                 Tot.  2

Filippine          M.  1               F.  0                 Tot.  1

Pakistan          M. 41              F.  0                 Tot. 41

India                M.  4               F.  1                 Tot.  5

Rep. P. Cina    M.  0               F.  1                 Tot.  1

Russia Feder.   M.  0              F.  1                 Tot.  1

Costa d’Avor.  M.  1               F.  0                 Tot.  1

Guinea                        M.  5               F.  0                 Tot.  5

Senegal           M.  4               F.  0                 Tot.  4

Bangladesh     M.  4               F.  0                 Tot.  4

TOTALI            M. 157                        F. 106              M+F.  263

Da qualche anno è sorta nella zona industriale di Valsenio, occupando parte dell’area Lasi Faber (ex Ferromax), una centrale di produzione di pellet che realizza il proprio ciclo produttivo utilizzando il legno di terreni boschivi delle nostre colline. La centrale è stata realizzata ed è gestita dalla società Senio Agroenergie.  Abbiamo chiesto al Presidente della società, Devis Caroli di raccontarci come è nata questa attività e le modalità di produzione e di commercializzazione del loro prodotto. Ecco di seguito quanto gentilmente ci ha illustrato:

L'idea nasce da un gruppo di agricoltori locali associati a Coldiretti e con il supporto finanziario della Bcc Romagna Occidentale, partendo dal rischio di una parziale riconversione culturale, vista la drammatica situazione dei castagneti di alcuni anni fa (unica vera fonte di reddito dell'alta collina) a seguito degli attacchi del parassita “Vespa Cinese del Castagno”.

Questo avrebbe portato al rischio di abbandono del territorio, con tutti annessi e connessi (rischio idrogeologico, rischio incendi, ecc.).

Successivamente si presentò la possibilità di partecipare a un bando del PSR (Piano di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna), per realizzare un impianto di produzione del pellet, utilizzando il legno proveniente da una “filiera corta”; il mercato del pellet ha avuto una forte espansione a livello mondiale, ma purtroppo, in Italia, il prodotto viene prevalentemente acquistato sfuso dall'estero (quindi, anche di dubbia provenienza) e, nel nostro paese; viene quasi sempre, solo confezionato.

Per il Comune di Casola Valsenio e tutto il suo territorio è un bel risultato ottenere i 
finanziamenti del Governo per il nuovo impianto sportivo alla Furina, come annunciato il 20 
febbraio dal Ministro Luca Lotti al Cinema Senio. Peccato che al bell’annuncio non sia 
seguito un pubblico dibattito, che avrebbe consentito vari contributi, compreso il nostro.
Recita un’epigrafe sul Palazzo Castani in Piazza San Sepolcro a Milano (cfr. Giancarlo 
Consonni, “Urbanità e bellezza”, ed. Solfanelli): “ELEGANTIAE PUBLICAE COMMODITATI 
PRIVATAE”. Questa frase condensa il senso del “fare città”: ciò che si va a realizzare sia di 
soddisfazione, per bellezza al pubblico e per comfort al privato.
Questo per noi significa che la scelta di localizzazione dell’impianto, oltre ad essere 
tecnicamente ed economicamente valida, debba essere appropriata alla natura del luogo. 
Perché ogni città è stratificazione storica dei luoghi.
Ci chiediamo se una realtà pedecollinare, morfologicamente propensa alla viticoltura di 
qualità, sia per la bontà del terreno sia per la sua esposizione, circondata da boschi, 
riserve naturali di specie arboree e faunistiche, ed anche una realtà insediativa già in atto, 
possa essere compromessa non tanto dal sedime dell’impianto —che comunque ha 
notevole impatto in estensione ed in altezza (tribune, illuminazione)— quanto 
dall’inquinamento acustico, luminoso e dei rifiuti conseguente ad una notevole 
concentrazione di persone non sempre silenziose e tranquille, nonché di mezzi 
maldestramente dispersi nelle aree limitrofe, oltre che nei parcheggi dedicati.
Stante l’esperienza di situazioni analoghe in aree urbane più vaste, nelle quali gli impianti 
sportivi sono stati spostati nel tempo verso l’esterno, distanti dai centri abitati, sarebbe 
opportuna una riflessione attenta sulla scelta di localizzazione.
Questo non esclude la realizzazione di un piccolo campo di calcio per allenamenti, al 
quale attribuire anche altre valenze: elisoccorso, festa dei frutti antichi e dimenticati, 
mercato delle erbe, legati alle specificità dello splendido Giardino Officinale, di rilevanza 
europea: tutte attività degne della scala urbanistica di Casola.
Questo, lasciando l’impianto calcistico regolamentare ad aree pianeggianti, 
opportunamente distanti dai centri già densamente popolati, viabilisticamente accessibili e 
controllabili, baricentro rispetto agli altri Comuni dell’Unione.
Chi vuol bene a Casola si augura, insieme all’Amministrazione, che il nostro paese possa 
riconfermare sempre di essere “una favola”. Con un occhio attento alla realtà sostenibile.
 
Antonella Cortesi
 
 

La redazione de Lo Spekkietto ha chiesto a Graziano Caroli, presidente de L’Associazione per la valorizzazione delle erbe e dei frutti dimenticati, di presentare ai nostri lettori un po’ di storia, gli scopi e le novità che la riguardano.

L’Associazione per la valorizzazione delle erbe e dei frutti dimenticati, nata poco più di tre anni fa con presidente Filippo Gentilini, ha fra i propri scopi quello di promuovere e dare risalto alle erbe aromatiche e ai frutti dimenticati; l’associazione conta una trentina di soci costituiti da aziende agricole, agriturismi e ristoranti. In questi anni ha partecipato a fiere importanti come il SANA di Bologna e a tante sagre dove le aziende che hanno presenziato, hanno contribuito a fare conoscere le peculiarità di Casola Valsenio. Un altro scopo è anche quello di creare un piccolo indotto dalla trasformazione dei frutti dimenticati e delle erbe. Uno dei progetti più importanti è stata la creazione di un laboratorio, a norma di legge, per la preparazione delle confetture, un progetto che è arrivato al traguardo quest’anno ai primi di settembre. Importante è stata la partecipazione al progetto dell’ASP Solidarietà Insieme che ha creduto nel progetto, in particolare nella figura del presidente Roberto Rinaldi Ceroni, che ha messo a disposizione un finanziamento che è servito in buona parte per l’acquisto delle attrezzature.

Cosa prevedeva il progetto? Il coinvolgimento dei ragazzi dell’ Ape e Fiordaliso, struttura dove sono presenti dei ragazzi con disabilità. I vasetti di confetture una volta che escono dal laboratorio vengono portati al centro dell’Ape e Fiordaliso dove i ragazzi li confezionano esternamente, vedi cappucci o fiocchi per abbellirli. Questo lavoro dà a loro la possibilità di sentirsi utili, di fare qualcosa di importante e così, quando il consumatore acquista un vasetto di confetture, porta a casa un qualcosa che ha anche un carattere sociale. L’associazione in questi anni ha anche sviluppato dei corsi, che si sono tenuti dove l’associazione ha sede e dove si trova il laboratorio, nella ex scuola media, adesso Casa delle associazioni, per il conseguimento dell’attestato di idoneità sanitaria obbligatorio per chi manipola alimenti, corsi volti ad apprendere nozioni sulla preparazione ed etichettatura dei prodotti. Questi corsi e altri ancora verranno ripetuti durante l’inverno per essere sempre aggiornati sulle nuove normative. A giugno l’associazione ha avuto, per scadenza del mandato, il cambio del presidente; i soci ringraziano Filippo Gentilini per il lavoro svolto in questi tre anni. L’attuale presidente è Caroli Graziano che invita le aziende che non hanno ancora aderito a farci un pensiero  perche più siamo e più l’associazione sara forte per mettere in campo in futuro progetti importanti. Buona marmellata a tutti.

Graziano Caroli

Riceviamo dai ragazzi dei centri “ L’Ape” e “ Fiordaliso” gestiti dall’ASP della Romagna Faentina e con sede al piano terra della Casa Protetta del nostro paese questo contributo a nome di Mirko Pedrini, volontario delle due strutture. Mirko è originario di Riolo e lì abita ma da tanti anni frequenta la nostra casa protetta come volontario tanto da essere ormai un quasi casolano. Da questo numero ospiteremo sullo Spekkietto una rubrica che si chiamerà Fiordape. Potremo così seguire anche sulle nostre pagine le attività che i ragazzi, gli operatori e gli animatori organizzano e gestiscono nella loro quotidianità. Benvenuto Fiordape!

I CENTRI APE E FIORDALISO

Il centro diurno il Fiordaliso è stato fondato nel mese di luglio 2004 per venire incontro ai genitori con figli che hanno delle problematiche.

Il centro occupazionale Ape è stato aperto invece nel 2013; l’attività svolta principalmente è il confezionamento di tappi oppure di mollette colorate, che noi ragazzi dobbiamo mettere nelle scatoline. Questi articoli ci vengono forniti dalla ditta Signani di Casola Valsenio.

Altri lavori riguardano la preparazione e decorazione di sacchettini di lavanda per il giardino officinale “Augusto Rinaldi Ceroni”, e di recente l’etichettatura di vasetti provenienti dal laboratorio di marmellate di Casola Valsenio.

Noi ragazzi siamo anche impegnati in attività manuali destinate alla creazione di vari oggetti per i mercatini locali, come ad esempio la pittura su stoffa, decoupage e cartonaggio.

Il 17 agosto è cominciata la nostra avventura a Sappada (Belluno);dopo aver passato la notte in campeggio, abbiamo preso la seggiovia per iniziare il nostro cammino. Abbiamo trascorso 3 giorni sulle Dolomiti, che avventura!  L’ostacolo del primo giorno è stato oltrepassare il “passo del mulo” che ci ha portati ad un rifugio dove abbiamo piantato le tende.

Il secondo giorno ci siamo incamminati con destinazione... il monte Peralba! Breve ma molto, molto intensa. Purtroppo il tempo non ci ha permesso di concludere la camminata prevista e siamo stati “costretti” e cambiare programma. Eliminato un pezzo di cammino (che peccato!), abbiamo lasciato gli zaini al rifugio e siamo partiti per una breve passeggiata (senza zaini si va con un filo di gasss...).

Abbiamo montato le tende e ci siamo riscaldati nel rifugio Calvi (2164m).

“Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi...” per la nostra gioia, il terzo giorno abbiamo concluso il tratto di strada che non avevamo fatto il giorno prima. La scalata del monte Peralba (2694m) è stata molto faticosa ma la gioia e la meraviglia hanno ricompensato tutte le fatiche. Dopo avere lasciato il nostro fazzolettone e la catenina con il nome Ester sulla croce posizionata nella cima della montagna, siamo tornati al rifugio (passando per l’Austria ☺). La sera, ritornati alla civiltà, ci hanno accolti i genitori del Don con una deliziosa cenetta a base di funghi. Il giorno dopo, i capi ci hanno diviso in pattuglie e siamo partiti per l’hike. Maria e Filippo, i poveretti, dopo avere oltrepassato un monte sono riusciti a trovare ospitalità in un campeggio, mentre Emma e Francesca sono riuscite a guadagnarsi una stanza in albergo. Tornati al campeggio Val Visdende abbiamo raggiunto la famosa dimora di “Don Lino Caprio”. Don Lino Caprio ci ha accolti in un bellissimo ristorante dove abbiamo mangiato: funghi, capriolo, polenta e formaggio. Diciamo che questo “Don Lino Caprio” ci ha accolti proprio bene, e per la prima volta siamo andati a dormire con la pancia piena. Il penultimo giorno l’abbiamo passato dal mitico sindaco di Lozzo di Cadore (zio dei Manfreda).

L’ultima notte l’abbiamo passata lì e con tanta tristezza siamo ripartiti verso Casola Valsenio. Ringraziamo i nostri capi che ci hanno organizzato questa bellissima route in cui abbiamo provato tantissime emozioni indescrivibili.

Un saluto dal Clan (Maria, Filippo, Laura, Emma, Francesca)

CENA DI SOLDARIETA’

Anche questa volta, di fronte ad un’altra tragedia che ha colpito il nostro Paese, pochi giorni dopo il terremoto del centro Italia, Casola è stata capace di mostrare il suo lato migliore, quello della solidarietà, della vicinanza alle popolazioni affrante da una forza distruttrice che ha portato via case, affetti, ma soprattuto vite umane. Al di là di tutte le polemiche possibili, di tutte le frasi fatte e di tutto quello che di più viene detto in queste circostanze, resta fondamentale che è bello e incoraggiante vedere come una comunità, la nostra, si muova per aiutare chi ha bisogno, senza se e senza ma. A questo proposito pensiamo sia doveroso, anche a qualche mese di distanza, fare qualche domanda a una di quelle che persone che hanno reso possibile la cena di solidarietà del 3 settembre. Ringraziamo quindi Cinzia Caruso, membro della Pro-Loco di Casola, per la disponibilità.

Raccontaci anzitutto come è nata l’idea.

Lo sgomento difronte alla notizia ci ha stretto in un unico intento che era quello di aiutare. Come a noi l’esigenza è nata anche al volontariato casolano e  a semplici cittadini che sentivano fortemente la necessità di donare. Quindi quando è arrivata dall’UNPLI, l’associazione nazionale delle Pro Loco, l’indicazione di organizzare un evento per la raccolta fondi pro terremotati, ci siamo subito mobilitati.

Quali associazioni hanno partecipato all’organizzazione e alla realizzazione della cena di solidarietà?

Nella concitazione del momento confesso che non siamo riusciti a contattare tutte le associazione casolane . Nel corso dei preparativi molte hanno  aderire spontaneamente.

 Le associazioni che hanno condiviso questo bellissimo momento sono: AIDO, ALPINI, ANPI, AUSER Le Colonne, Avis Casola Valsenio, Cfc Casola, CREATIVI SOPRA LA MEDIA, FEDERCACCIA SEZ. di Casola Valsenio, GEMELLAGGIO, MISERICORDIA, Pro Loco Casola Valsenio.

Quanti volontari hanno collaborato?

Non so dire di preciso, ma di sicuro lo sforzo non è pesato solo sulla Pro Loco; una mano L’hanno data tutti.

Proviamo a dare un po’ di numeri.

Pasti serviti?

Tra i 450 e i 500

Persone coinvolte?

20/30

Quante persone avete stimato che fossero presenti?

Le persone presenti sicuramente erano maggiori di quelle servite a tavola perché molti  pur non partecipando alla cena hanno lasciato un’offerta al banco posizionato all’entrata della piazza.

Ricavato?

6329,13€

Quanto è stato devoluto in beneficenza?

Tutto l’incasso, le associazioni partecipanti si sono divise le spese.

A chi è stato devoluto?

Alla Protezione civile Emilia Romagna.

Andiamo sul personale. A parte il successo della serata, che cosa ti sei portata a casa da questa esperienza. Un pensiero, un’emozione, una riflessione.

L’orgoglio di appartenere ad una comunità  molto generosa  e solidale, che al bisogno  supera qualsiasi barriera per donare  speranza  a chi l’ha perduta.

Grazie

Riccardo Albonetti

Questa volta, la considerazione di Papa Francesco è scelta male. Infatti, è  più facile trovare indifferenza, verso le sofferenze del prossimo, a casa di chi non ama gli animali, piuttosto del contrario. Questo concetto è espresso molto chiaramente dalle seguenti persone:

La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali. (Gandhi)

Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà. (Emile Zola)

Nessuno dovrebbe tollerare che vengano inflitte agli animali delle sofferenze e neppure declinare le proprie responsabilità. Nessuno dovrebbe starsene tranquillo pensando che altrimenti si immischierebbe in affari che non lo riguardano. Quando tanti maltrattamenti vengono inflitti agli animali, quando essi agonizzano ignorati per colpa di uomini senza cuore, siamo tutti colpevoli. (Albert Schweitzer) 

Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta le bestie. (I. Kant)

Trovo inaccettabile che la violenza costituisca la base di alcune delle nostre abitudini alimentari. (Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama)

Nulla darà la possibilità di sopravvivenza sulla terra quanto l'evoluzione verso una dieta vegetariana. (Albert Einstein)

Verrà il tempo in cui l'uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l'uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto. (Leonardo da Vinci)

DEMOGRAFIA  PER LO SPEKKIETTO  N° 59

NATI

Moreno Vaja                          06 / 04 / 2015

Gregorio Gentilini                  10 / 04 / 2015

Gregorio Rivola                      25 / 05 / 2015

Lucia Ricciardelli                   24 / 07 / 2015

Adele Tozzi                            07 / 08 / 2015

Amanda Baracani                  01 / 09 / 2015

 

MORTI

Antonio Cazzaniga                02 / 05 / 2015

Gino Malavolti                       12 / 05 / 2015

Ugo Alpi                                13 / 05 / 2015

Olindo Sagrini                        18 / 05 / 2015

Armando Sani                                    21 / 05 / 2015                                      

Domenico Mariani                 01 / 06 / 2015

Francesca Palli                       10 / 06 / 2015

Gianfranco Donattini             17 / 06 / 2015

Gianfranco Campomori         17 / 06 / 2015

Francesco Fiorentinii              22 / 06 / 2015

Imelde Dalla Vecchia            18 / 07 / 2015

Leonilde Prantoni                  21 / 07 / 2015

Maria Sabbatani                     30 / 07 / 2015

Ernesto Guicciardo                06 / 08 / 2015

Ornella Rontini                      09 / 08 / 2015

Arnaldina Cavini                    16 / 08 / 2015

Giacomo Menni                     22 / 08 / 2015

Giacomo Sangiorgi                24 / 08 / 2015

Guido Poggi                           02 / 10 / 2015

Andreina Poggi                      07 / 10 / 2015

 

MATRIMONI

Anna Cavina e Stefano Cavina                     23 / 05 / 2015

Ilenia Ceuli e Jonathan D’Ambrosio             06 / 06 / 2015

Alessandra Bertozzi e Andrea Camurani      14 / 06 / 2015

Ilaria Fabbri e Luca Sabbatani                       15 / 06 / 2015

Jennifer Pannozzo e Marco Tabanelli            27 / 06 / 2015

Valentina Villa e Nicola Iseppi                     22 / 08 / 2015

Chiara Quarneti e Alessandro Granito          05 / 09 / 2015

Alice Cavina e Filippo Gentilini                    12 / 09 / 2015

Ileana Poli e Mario Cornacchione                 26 / 09 / 2015

 

Condoglianze.

La redazione de Lo Spekkietto e gli scouts di Casola  ricordano con grande affetto Olindo Sagrini, scout delle prime generazioni (mitico tenente Callagan nelle serate al fuoco di bivacco), prematuramente deceduto il 18 Maggio ed esprimono sentite e commosse condoglianze ai genitori Antonio e Flora, alla figlia Barbara, alla moglie Gigliola ed al fratello Valerio.

La redazione de Lo Spekkietto esprime le proprie sentite condoglianze agli ex scouts e collaboratori  Bruno e Marco Menni ed ai fratelli Claudio, Eleonora e Fiorenza per la morte del padre Giacomo Menni.

Gli scouts della redazione de Lo Spekkietto esprimono le loro sentite condoglianze all’amico ed ex scout Alessandro Guicciardo ed alla mamma Elena La Porta per la prematura ed improvvisa scomparsa del babbo Ernesto. 

ERAVAMO  2671 ED ORA SIAMO 2617

( i dati  sono quelli ufficiali risultanti all’anagrafe del comune di Casola V,)

All’inizio del 2015 a Casola  Valsenio,  secondo l’anagrafe,  eravamo  2671 ; a fine anno siamo rimasti in 2617 e pertanto registriamo un calo della popolazione residente di 54 cittadini.

 

(nota:  M = Maschi ; F = Femmine) N.B. Tutti  i nuovi nati  sono venuti alla luce nei centri sanitari dei distretti: Nessun  bimbo è nato nel territorio del comune.

Popolazione residente

Al 1 Gennaio 2015 : Tot. 2.671          di cui   M.  1.349        F.  1.322

Al 31 Dicembre 2015: Tot. 2.617       di cui   M.  1.323        F.  1.294

Differenza : -54                               di cui  M.      -26        F.      -28

Nati e morti  nell’anno 2015

Nati:  Tot.  13                                  di cui  M.  6               F.  7

Morti: Tot. 38                                  di cui  M.  23             F.  15

Diff.   fra nati e morti: Tot. 25         di cui   M.  -17          F.  -8

 

 

Iscritti e cancellati  dall’anagrafe

 

Iscritti / immigrati da altro comune: Tot. 33              di cui  M.  13              F.  20

Iscritti/immigrati da estero o altro:   Tot. 28              di cui  M.  26              F.    2

Totale iscritti /immigrati o altro : 61                     di cui  M.  39              F.  22                          

 

Cancellati/emigrati ad altro comune:   Tot. 78          di cui  M.  42              F.  36

Cancellati/emigrati all’estero  o altro:  Tot.  12         di cui  M.    6              F.    6

Totale cancellati/emigrati o altro:  Tot.  90           di cui  M.  48              F.  42

Differenza fra iscritti e cancellati: Tot.  -29           di cui  M.   -9             F. -20

Cittadini stranieri iscritti all’anagrafe al 31/12/2015

Belgio               M.  1               F.  1                 Tot.  2

Germania          M.  0               F.  1                 Tot.  1

Polonia             M.  0               F.  3                 Tot.  3

Slovacchia        M.  0               F.  1                 Tot.  1

Bulgaria            M.  0               F.  1                 Tot.  1

Paesi Bassi      M.  1               F.  0                 Tot.  1

Romania           M. 21              F. 46                Tot. 67

Albania             M. 35              F. 27                Tot. 62

Moldova           M.  0               F.  1                 Tot.  1

Rep. Di Serbia  M.  3               F.  2                 Tot.  5

Kosovo            M.  0               F.  1                 Tot.  1

Macedonia       M.  1               F.  1                 Tot.  2

Ucraina            M.  4               F.  7                 Tot. 11

Gambia            M.  2               F.  0                 Tot.  2

Marocco          M. 10              F. 10                Tot. 20

Mali                 M.  4               F.  0                 Tot.  4

Tunisia            M.  3               F.  1                 Tot.  4

Brasile             M.  1               F.  1                 Tot.  2

Filippine           M.  1               F.  0                 Tot.  1

Pakistan          M. 17              F.  0                 Tot. 17

India                M.  5               F.  1                 Tot.  6

Rep. P. Cina    M.  0               F.  1                 Tot.  1

TOTALI           M. 109             F. 106              M+F.  215

Riceviamo da Giampaolo Bidoli, sindaco del comune di Tramonti di Sotto, un invito  a partecipare alle commemorazioni rivolto al gruppo scout di Casola e  a quanti parteciparono alla ricostruzione. Alessandro Righini risponde con questa lettera, che teletrasporta tutti i Casolani in Friuli.
 
 

In rappresentanza del gruppo scout reduce dalle esperienze post terremoto del Friuli.

Alla pregiata attenzione  di Giampaolo Bidoli, Sindaco di Tramonti di Sotto

 

Carissimi Valtramontini, il sindaco Giampaolo Bidoli ci ha fatto pervenire l’ invito alla manifestazione dell’ 8  Maggio, giorno in cui ricorderete il disastroso evento sismico che sconvolse le vostre terre nel 1976.

Il sottoscritto era a quel tempo  il capo del gruppo Scout di Casola Valsenio  - un piccolo paese della collina romagnola, in provincia di Ravenna , al confine con la Toscana -  ed ora vi scrivo a nome degli scout e dei cittadini casolani reduci da una memorabile esperienza vissuta 40 anni fa nella vostra valle.

Ricordo perfettamente la notte in cui si verificò la prima scossa di terremoto perché io stesso, sebbene così lontano, sentii tremare la terra.  Subito mi chiesi se si trattasse di un leggero evento locale o se fosse, come purtroppo si rivelò, l’eco e l’onda lunga di un ben più grave  sconvolgimento della crosta terreste.

Il giorno dopo le notizie di cronaca cominciarono a sciorinare i drammatici particolari della calamità che aveva colpito il Friuli.

In tanti cominciarono a mobilitarsi ed il movimento scout, fedele alle proprie tradizioni ed ai propri principi, non fu da meno.

Nell’estate del 1976 il nostro Clan decise di fare in Friuli il proprio campo estivo e di dare il proprio modesto contributo  al superamento del le emergenze, con il coordinamento della associazione nazionale.

 Dopo una sosta di un paio di giorni in un campo di raccolta ci orientammo su Tramonti di Sotto, il vostro paese,  dove il nostro assistente ecclesiastico, don Angelo Figna, era entrato in contatto con un sacerdote molto attivo, don Pierino Cesco, punto di riferimento ed animatore dei soccorsi per tutta la vostra vallata.

Ci dedicammo soprattutto alla rimozione delle macerie grazie ad un camioncino – il mitico “ Macerio” – che una ditta del luogo ci aveva messo a disposizione. In quel frangente entrammo  in contatto con numerose famiglie e persone, stabilendo cordiali e fraterni rapporti di amicizia, in particolare con la famiglia del sig. Livo Ferroli.

Un nostro ragazzo, Maurizio Montefiori , appassionato ed esperto di fotografia, fu poi “precettato” da un capo scout friulano, Franco Bagnarol, per documentare con centinaia di scatti quanto avveniva e quanto si faceva nelle zone terremotate.

Bagnarol coordinava a livello centrale, in collaborazione con il Commissario Straordinario Zamberletti,  l’azione ed i movimenti dei gruppi scout dell’AGESCI nelle zone terremotate.

L’esperienza fu tanto coinvolgente e positiva  per tutti noi  che decidemmo di ripeterla, più in grande, l’anno successivo, anche perché, purtroppo, in autunno, un’altra scossa sismica buttò all’aria molto di ciò che era rimasto in piedi dopo quella di Maggio.

Questa volta decidemmo di coinvolgere tutto il nostro paese e a questo scopo furono molto utili le foto scattate dall’amico Maurizio, con le quali allestimmo una bella mostra nel piazzale del municipio di Casola Valsenio.

All’invito aderirono in molti, anche non scout, e di nuovo nell’estate del 1977 ci dirigemmo verso Tramonti di Sotto dove ritrovammo le famiglie che già conoscevamo  impegnate nella ricostruzione del dopo terremoto.

Questa volta riuscimmo a dare un aiuto più specializzato per la presenza fra noi di alcuni amici e concittadini con capacità professionali  specifiche: chi elettricista, chi muratore, chi falegname, chi geometra.

Il ricordo dei due campi tramontini è sempre rimasto vivo nel nostro cuore tanto che più di trent’anni dopo - nel  2008 - con un folto gruppo di reduci e grazie al vs. invito - decidemmo di farvi di nuovo visita.

 La vs. accoglienza fu eccezionale, calorosa, fraterna e noi potemmo constatare con quanta efficacia, determinazione e forte volontà di reagire voi Tramontini e tutti i Friulani, siete stati capaci di reagire e superare la terribile emergenza che aveva sconvolto il vostro territorio e la vostra esistenza.

Bravi, bravi davvero!  Al mio plauso si uniscono tutti i casolani, scout e non scout, che condivisero quella memorabile esperienza.

 A chi scrive, oltre al toccante ricordo, è rimasto “affibbiato” , al ritorno dal primo campo, anche  il soprannome che gli derivò dal fatto di essere l’autista del camioncino, sopra  ricordato, che  fu messo a disposizione del nostro gruppo:  “Macerio” appunto.

Saluti e lunga vita dunque da “Macerio” e da tutti i Casolani.  Per la vs. manifestazione dell’ 8 Maggio purtroppo non potremo essere presenti ma non è detto che per Settembre non si riesca a fare un salto.

Vi ricordiamo in ogni caso che una visita a Casola ce l’avevate promessa. Noi vi aspettiamo.

 

Alessandro Righini

 

a integrazione, l'articolo che racconta le commemorazioni del trentennale e la visita dei casolani del 2008