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Candidati Uninominale Camera 2018 | |||||
voti | % | ||||
PD Partito Democratico | Marco Di Maio | 529 | 33,5 | ||
Civica Popolare | |||||
Insieme | |||||
+ Europa | |||||
MOVIMENTO 5 STELLE | De Bellis Annam. | 365 | 23,1 | ||
Noi con l'Italia UDC | Andrea Cintorino | 553 | 35,0 | ||
Forza Italia | |||||
Lega | |||||
Fratelli d'Italia | |||||
Candidati Uninominale Senato2018 | |||||
voti | % | ||||
PD Partito Democratico | Stefano Collina | 499 | 34,0 | ||
Civica Popolare | |||||
Insieme | |||||
+ Europa | |||||
MOVIMENTO 5 STELLE | Ruffilli Alessandro | 335 | 22,8 | ||
Noi con l'Italia UDC | 520 | 35,4 | |||
Forza Italia | Alberghini | ||||
Lega | Masssimiliano | ||||
Fratelli d'Italia |
Dati esposti nella bacheca del PD | ||||
ELEZIONI POLITICHE 2018 | camera | senato | ||
partiti | voti | % | voti | % |
DESTRE UNITE Forconi | 1 | |||
IL POPOLO DELLA FAMIGLIA | 10 | 0,6 | 11 | |
PARTITO REPUBBLICANO | 3 | 0,2 | 4 | |
POTERE AL POPOLO | 10 | 0,6 | 10 | 0,7 |
CIVICA POPOLARE Lorenzin | 17 | 1,1 | 10 | 0,7 |
INSIEME | 6 | 0,4 | 5 | |
+ EUROPA | 31 | 2,0 | 27 | 1,9 |
PD Partito Democratico | 459 | 30,0 | 445 | 30,9 |
Per una sinistra Rivoluzionaria | 3 | 0,2 | 4 | |
PARTITO COMUNISTA | 20 | 1,3 | 20 | 1,4 |
CASA POUND | 10 | 0,6 | 5 | |
LIBERI E UGUALI | 64 | 4,1 | 52 | 3,6 |
FORZA NUOVA - FIAMMA | 6 | 0,4 | 5 | |
MOVIMENTO 5 STELLE | 347 | 22,6 | 335 | 23,2 |
FORZA ITALIA | 165 | 10,7 | 149 | 10,3 |
LEGA | 335 | 21,8 | 325 | 22,5 |
NOI CON L'ITALIA UDC | 8 | 0,5 | 6 | |
FRATELLI D'ITALIA Meloni | 36 | 2,3 | 33 | 2,3 |
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- Scritto da Alessandro Righini
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ERAVAMO 2650 ED ORA SIAMO 2601
( i dati sono quelli ufficiali risultanti all’anagrafe del comune di Casola V,)
All’inizio del 2017 a Casola Valsenio, secondo l’anagrafe, eravamo 2650 ; a fine anno siamo 2601 e pertanto registriamo una diminuzione della popolazione residente di 49 cittadini.
(nota: M = Maschi ; F = Femmine) N.B. Tutti i nuovi nati sono venuti alla luce nei centri sanitari dei distretti: Nessun bimbo è nato nel territorio del comune.
Popolazione residente
Al 1 Gennaio 2017 : Tot. 2.650 di cui M. 1.360 F. 1.290
Al 31 Dicembre 2017: Tot. 2.601 di cui M. 1.338 F. 1.263
Differenza : - 49 di cui M. - 22 F. -27
Il numero delle famiglie al 31/12/2017 è di 1.157
Nati e morti nell’anno 2017
Nati: Tot. 14 di cui M. 10 F. 4
Morti: Tot. 34 di cui M. 17 F. 17
Diff. fra nati e morti: Tot. - 20 di cui M. - 7 F. - 13
Iscritti e cancellati dall’anagrafe
Iscritti / immigrati da altro comune: Tot. 47 di cui M. 22 F. 25
Iscritti/immigrati da estero o altro: Tot. 33 di cui M. 26 F. 7
Totale iscritti /immigrati o altro : 80 di cui M. 48 F. 32
Cancellati/emigrati ad altro comune: Tot. 85 di cui M. 45 F. 40
Cancellati/emigrati all’estero o altro: Tot. 1 di cui M. 1 F. 0
Cancellati per irreperibilità ordinaria: Tot. 23 di cui M. 17 F. 6
Totale cancellati/emigrati o altro: Tot. 109 di cui M. 63 F. 46
Differenza fra iscritti e cancellati: Tot. - 29 di cui M. - 15 F. -14
Cittadini stranieri iscritti all’anagrafe al 31/12/2017
Belgio M. 1 F. 1 Tot. 2
Germania M. 0 F. 1 Tot. 1
Polonia M. 0 F. 3 Tot. 3
Slovacchia M. 0 F. 1 Tot. 1
Bulgaria M. 0 F. 1 Tot. 1
Paesi Bassi M. 1 F. 0 Tot. 1
Romania M. 13 F. 38 Tot. 51
Albania M. 30 F. 28 Tot. 58
Kosovo M. 0 F. 2 Tot 2
Rep. Di Serbia M. 3 F. 3 Tot. 6
Fed. Russa M, 0 F. 2 Tot. 2
Moldova M. 0 F. 1 Tot. 1
Ucraina M. 2 F. 4 Tot. 6
Gambia M. 9 F. 0 Tot. 9
Mali M. 13 F. 0 Tot. 13
Senegal M. 6 F. 0 Tot. 6
Guinea M. 7 F. 0 Tot. 7
Marocco M. 16 F. 11 Tot. 27
Tunisia M. 3 F. 1 Tot. 4
Brasile M. 1 F. 1 Tot. 2
Bangladesh M. 9 F. 0 Tot. 9
India M. 5 F. 2 Tot. 7
Rep. P. Cina M. 0 F. 1 Tot. 1
Filippine M. 1 F. 1 Tot. 2
Pakistan M. 34 F. 0 Tot. 34
TOTALI M. 154 F. 102 M+F. 256
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- Scritto da pier ugo acerbi
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- Scritto da Roberto Rinaldi Ceroni
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Ho provato a curiosare nella statistica delle precipitazioni di Casola per capire se e quando ci eravamo già trovati in una situazione così siccitosa come quest’anno escludendo il 2003. No, non risulta che mai ci fosse stata una carenza di precipitazioni come per questo 2017. Di mesi di ottobre con una piovosità di appena 3 mm non ne ho contati nessuno almeno nell’arco temporale che ho potuto consultare ovvero dal 1920 ad oggi. E’ iniziato il nuovo mese e almeno ( scrivo che è domenica sera, 5 novembre) oggi è piovuto in modo garbato e copioso: una trentina di millimetri che è già qualcosa.
Niente per le falde che attendono di ricaricarsi ma la folle sete della terra è rimasta un po’ placata almeno per le semine dei cereali come frumento e orzo. Il Senio nei giorni scorsi era ridotto a un rigagnolo e molti rii tributari del nostro fiume erano quasi in secca. Il clima sta cambiando e non ci si mette una pezza. Possiamo soltanto attrezzarci per far fronte a questi cambiamenti con soluzioni tecniche ma, soprattutto, con una cultura diversa da quella che ha governato gli ultimi decenni. Non sarà facile.
Cambiare le abitudini è forse una delle fatiche più impegnative per le nostre quotidianità. La disponibilità di acqua da bere, da cucinare, da lavarci, da innaffiare l’orto e il giardino è una cosa scontata. Basta girare la manopola e l’acqua scende. Eppure a Casola fino alla costruzione del potabilizzatore sul Senio a metà degli anni settanta del secolo scorso, l’acqua non in tutte le stagioni arrivava nei rubinetti.
E ancora oggi al torrente Senio dobbiamo quasi tutto in termini di soddisfazione dei nostri bisogni idrici. Abbiamo posto qualche domanda a Hera per conoscere il punto di vista del gestore su alcune questioni.
1 Quella appena trascorsa è stata una delle stagioni estive più siccitose degli ultimi anni. Eppure il servizio idrico è stato assicurato con continuità alla comunità casolana. Dal punto di vista del gestore ci sono stati problemi nell’assicurare il servizio?
Il periodo che stiamo attraversando, caratterizzato da carenza di piogge, seguito a un inverno durante il quale le precipitazioni nevose sono state modeste, ha causato una riduzione notevole della produzione di acqua dalle sorgenti. Tale situazione nel periodo più caldo ha influenzato in maniera negativa la portata del fiume Senio, principale fonte di approvvigionamento del potabilizzatore di Casola Valsenio, che si è mantenuta a livelli molto modesti. Hera per fare fronte alla riduzione di portata ha dovuto effettuare una attività di manutenzione straordinaria all’opera di presa che in questo modo è risultata in grado di alimentare regolarmente il potabilizzatore.
Nel corso del periodo estivo, inoltre, sono state registrate temperature molto alte, che hanno causato a Casola Valsenio, come nei restanti territori, un fisiologico aumento dei consumi idrici. Il potenziamento dell’impianto effettuato da Hera nel corso del 2015, passato da 17 litri al secondo a 24 litri al secondo (con un aumento della potenzialità del 40%), ha consentito comunque di soddisfare le esigenze idriche della cittadinanza.
A causa della siccità, e conseguente aumento delle perdite, si sono verificate alcune problematiche dal punto di vista organizzativo e logistico relativamente alla gestione delle reti. Nonostante tutto, nel caso specifico di Casola Valsenio l’andamento delle perdite è rimasto simile a quello degli anni precedenti.
2 L’invaso naturale che si è creato a monte della presa dell’acquedotto in seguito alla frana del campo sportivo ha un suo ruolo nel frenare l’impeto delle piene nonché assicurare la sedimentazione dei detriti. Ci pare costituisca anche una specie di volano che regola la portata del fiume. Si può affermare che almeno sotto questi aspetti tale invaso abbia un ruolo positivo per il servizio idrico?
L’invaso creatosi a monte dell’opera di presa si pensa possa favorire il caricamento della falda di subalveo del fiume Senio, dalla quale si approvvigiona l’impianto di potabilizzazione. Questo fenomeno comunque non è facilmente misurabile e comunque non ha prodotto un miglioramento rilevante nella disponibilità dell’acqua fornita dal fiume Senio che, essendo caratterizzato da regime torrentizio, nel periodo estivo riduce molto la portata.
3 Qual è il contributo all’approvvigionamento di acqua potabile comunale degli invasi del Cestina?
L’impianto di potabilizzazione di Casola Valsenio utilizza come fonti di approvvigionamento sia la presa dal Fiume Senio che quella presso i bacini del Cestina.
La presa sul Senio è in grado di fornire al massimo circa il 70 % dell’acqua richiesta dalla cittadinanza. Il restante 30 % deve essere prelevato dai bacini del Cestina.
I bacini del Cestina inoltre costituiscono una riserva idrica in grado di permettere di sostenere quasi totalmente la produzione del potabilizzatore in caso di riduzione dell’acqua che fornisce il fiume Senio, per un periodo di oltre due mesi.
4 E’ possibile stimare la quantità di acqua consumata pro capite dagli abitanti del comune di Casola Valsenio?
Il quantitativo di acqua potabile richiesto dalla rete civile varia dai circa 1.000 mc di acqua potabile al giorno in inverno ai circa 1.500 mc di acqua potabile al giorno nel mese di agosto. In questi volumi sono compresi tutti gli usi per i quali è attinta l’acqua dalla rete di distribuzione potabile.
6 Ci viene segnalato che nel tratto appena a valle del ponte del Cantone vi sia un punto dove il rischio di una frana che possa interrompere le condutture sia abbastanza concreto. Ne siete a conoscenza?
Ne siamo a conoscenza e stiamo monitorando la situazione. Gli eventuali lavori di consolidamento stradale sono a cura degli enti preposti.
Intervista a cura di Roberto Rinaldi Ceroni
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- Scritto da Alessandro Righini
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- Scritto da Riccardo Albonetti
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Probabilmente buona parte dei nostri lettori al nome di Andrea Turrini associa immediatamente tutto quello che riguarda la sua professione di idraulico, quella che svolge da anni nella storica azienda di famiglia. Questa volta però non ci interessano tanto caldaie, tubi, chiavi e altri attrezzi vari, ma quell’attviità che da decenni Andrea coltiva con passione e che ha segnato un tratto della storia del divertimento casolano. Quale è questa attività? La musica, il dj, le feste. Io stesso ricordo il brivido dell’attesa di adolescente per l’annuncio della festa al Cral.
Quando hai iniziato a fare il DJ?
Se per fare il DJ si intende anche mettere su le cassette con l’utilizzo di un solo lettore e facendo il cambio al volo oserei dire alla STANZA (teatrino parrocchiale), verso la metà/fine anni 80.
Come è nata questa passione?
Francamente faccio un po’ di fatica a collocare temporalmente la nascita di questa passione, è stato un mix di cose: l’aver ricevuto in regalo il primo impianto hi-fi e di conseguenza l’acquisto del primo vinile e l’aver iniziato qualche tempo più tardi a collaborare con una delle due realtà radiofoniche (REA radio) che nacquero a Casola. Ovviamente molti di coloro che trasmettevano erano molto improvvisati, a parte alcuni che avevano già avuto altre esperienze del genere, ed un altro paio di persone che si esibivano già come DJ in locali della zona e non solo. Chiaramente l’interesse per ciò che erano in grado di fare queste persone con due giradischi era grande…..
Poi le già citate feste alla stanza hanno fatto sì che mi avvicinassi a tutto ciò che in qualche modo suonava(o ci provava) e di conseguenza a questa passione
Dalle piccole feste sei passato ad organizzare eventi importanti per Casola, party che richiamavano centinaia di persone, casolani, riolesi, faentini e oltre. Come è avvenuto quel salto?
Dopo il periodo nei locali della parrocchia, mi sono trovato nell’organizzazione delle feste al Raggio e Usignola. Un altro gruppo di amici invece, organizzava la classica festa di fine anno al Cinema Senio, poi per qualche tempo (direi 3 anni circa) si fermò un po’ tutto, fino ad arrivare al 1999 quando, con un nutrito gruppo di amici, pensammo di provare ad organizzare un evento contestualmente alla Festa di Primavera.
Identificata la location (il parcheggio del campo sportivo) da questa idea nacque la prima festa di dimensioni decisamente più sostanziose rispetto a quelle fino ad allora organizzate e, che con nostra iniziale sorpresa coinvolse non solo i casolani ma anche persone dai paesi limitrofi.
Nacque così la prima festa “HILL PARTY” (un po’ giù di mano); sull’onda di questa prima incoraggiante esperienza nello stesso anno seguì a settembre Hill Party Atto II° e a capodanno 2000 Alta Tensione.
Come conseguenza naturale è nata anche l’Hill Party Staff che poi nel 2001 è divenuta a tutti gli effetti Associazione Culturale.
Ci puoi raccontare qualche aneddoto divertente?
Sicuramente gli aneddoti sono tanti partendo dalle ragazze che ci aiutavano con la pubblicità che ben pensando di passare tutte le auto nel parcheggio del Leonardo (il loro pensiero era stato poca fatica e grande risultato) mi chiamarono perché fermate dalla vigilanza in quanto trovate a fare pubblicità in area privata………… un altro episodio che ricordo molto bene fu quando nel 2004 stavamo pensando alla festa che sarebbe divenuta “Born to Drink.
Avevamo pensato ad un biglietto che richiamasse l’etichetta di una bottiglia di una nota marca di birra ma occorreva un testimonial. A qualcuno venne l’idea di chiedere di comparire sul biglietto al “Cièn” al secolo Veggi Giovanni. Dopo averlo rincorso per un intera serata lo incontrammo a Borgo Rivola e gli facemmo la proposta per l’appunto di comparire nel biglietto. Ci scrutò un attimo incuriosito e vedendo la bozza chi chiese cosa significasse “Born To Drink” noi ovviamente gli rispondemmo nato per bere .
Lui pensò un attimo, sorrise e disse: “a so propri me qual giost”(non so se si scriva così); poi con un calice di prosecco in mano face notare che il medico gli si era raccomandato che il vino lui non lo doveva assolutamente vedere. Alla nostra domanda seguente ossia ……..ma Giovanni allora come fate che anche adesso avete un bicchiere in mano, la sua risposta fu perentoria e ci liquidò con un “a ser i occe”.
Ad oggi direi che Giovanni è il soggetto che è comparso per più volte nei nostri Flyer(3 volte). Ce ne sarebbero tanti altri di aneddoti ma non dobbiamo scrivere un libro…….
Quale festa è rimasta maggiormente nel tuo cuore?
Domanda alla quale non ti risponderò MAI. Tutte mi hanno lasciato qualcosa soprattutto perché erano l’occasione per trovarsi e passare insieme splendide serate (considera che quando c’era disponibilità della struttura tra allestimenti e preparativi impiegavamo anche tre mesi). Chiaramente la preparazione della festa era una scusa nel senso che lo scopo era trovarsi, poi tra una chiacchera e l’altra procedevano anche i preparativi. Non riesco proprio a farti una classifica. Banalmente potrei risponderti quelle con più affluenza ma sarebbe una mezza verità
Qualche anno fa le feste dell’Hill Party erano un appuntamento fisso per Casola, poi pian piano la frequenza è diminuita drasticamente. Cosa è successo? Io credo che in un paese come Casola avere degli eventi, piccoli o grandi che siano, sia una forza aggregante.
Sono assolutamente d’accordo con te. Come ho affermato nella domanda precedente il momento di aggregazione culminante è la serata della festa ma per chi ha girato attorno all’organizzazione (e siamo veramente in tanti) la festa era un momento di arrivo dopo mesi di preparazione. Purtroppo ad un certo punto ci siamo trovati in difficoltà in seguito ad alcune verifiche fatte nei nostri confronti che di fatto ci bloccavano la possibilità di organizzare eventi. Siamo così stati costretti a fermarci e come ben sai ripartire poi è sempre molto difficoltoso, considerando anche il fatto che nel frattempo molti, o per motivi di famiglia o di lavoro, hanno dovuto allentare i contatti con il gruppo e, come spesso succede, di nuove forze poche tracce.
Ovviamente nel corso degli anni è mutato profondamente il modo didivertirsi, di fare festa, di ballare. Cosa pensi in proposito?
Effettivamente il mondo del divertimento ha subito profondi mutamenti.
Partendo dai locali il concetto di Discoteca pura non esiste praticamente più, troviamo piuttosto locali in cui vai a cena, o aperitivo poi prosegui la serata con il DJ set; se poi vuoi andare solo a fare “quattro salti” ti organizzi per raggiungere le suddette location dove arrivi e probabilmente stanno ancora cenando. Come naturale conseguenza gli orari sono slittati in avanti in maniera impressionante. Anche il modo di fare DJ set è profondamente mutato e qua la tecnologia la fa da padrona. In molti casi ti domandi pure dove inizino le capacità del DJ e dove arrivi l’aiuto della tecnologia…………… Fortunatamente stiamo vivendo un momento di forte ritorno del vinile………e qua emergono le capacità di chi fa la selezione musicale.
Ad oggi molti preferiscono girare per feste della birra che oramai fioriscono in ogni angolo, dove trovano buona birra, musica live e a seguire spesso e volentieri DJ set. Questo fenomeno a mio avviso si è sviluppato in maniera esponenziale negli ultimi anni ma non dimentichiamoci che quando gli amici “Luppoli” ebbero la bella e felice intuizione di “Birravezzanen” questo tipo di eventi si contavano sulle dita di una mano. Credo che anche il modo di divertirsi segua delle mode che ciclicamente si ripetono e che ogni generazione trovi la sua dimensione. La cosa fondamentale è che non si vada a sconfinare nell’eccesso che di per se porta a situazioni anche di grave disagio.
Un’ultima domanda. Se tu avessi non più di venti minuti a disposizione per fare alzare dalle sedie un bel gruppo di persone e vederle scatenate in pista, quali brani sceglieresti.
Albo tu mi vuoi male………….partendo dall’idea che le persone sulle sedie siano coloro che hanno sempre frequentato le nostre feste (e quindi dai ragazzi di 16 anni fino ai 50 anni ed oltre) ad oggi partirei (che gli anni 90 sono particolarmente tornati in voga) con: Enigma (Sadeness); Lisa Stansfield (All Around The World); Ace of Base (All that she wants); …………..passiamo agli anni 2000(piu o meno) Christina Aguilera (Genie in a bottle); TLC (No Scrubs); Destiny’ s child (survivor)……….
Siamo arrivati a 20 minuti circa e qualcuno dovrebbe avere iniziato a muoversi(è importante aumentare il ritmo con calma, la serata è lunga)………..
Permettimi di aggiungere un ringraziamento a tutte quelle persone che negli anni hanno creato HPS, condiviso l’organizzazione delle feste e a coloro che ancora oggi permettono ad Hill Party di esistere……….e chissà che qualcosa prima o poi non ricominci a muoversi.
Grazie
Intervista a cura di Riccardo Albonetti
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- Scritto da Alessandro Righini
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PIAZZA LUIGI SASDELLI , LA PIAZZA STORICA DEL NOSTRO CENTRO ABITATO,
DECLASSATA A SEMPLICE AREA DI PARCHEGGIO.
Una scelta , qualunquistica, poco lungimirante e soprattutto di nessuna effettiva e reale utilità per i cittadini, a parte le ubbie e i grilli di qualcuno che pensa che 8 posti in più di parcheggio possano risollevare l’economia del centro storico (quando di posti liberi nel centro storico, nel giro di cento metri ce ne sono sempre a disposizione) .
Una scelta sciatta, ottusa che e denota scarsa sensibilità urbanistica, poco rispetto dell’ambiente, scarso coraggio civico.
Una scelta di ripiegamento rispetto alle decisioni prese in passato, in occasione del restauro dell’area del centro storico. Decisioni, quelle di allora che, sebbene prese a metà, delineavano per questa area quella che sarebbe stato lo sbocco auspicabile del futuro e cioè la liberazione totale di piazza Sasdelli dalle macchine.
Infine una scelta , permettetemi di dirlo, e lo dico con grande amarezza (perchè avevo stima , e per certi versi ne ho ancora, dei nostri amministratori), di insipienza politica.”
Carissimi cittadini e lettori de Lo Spekkietto, da qualche tempo avevo ricevuto segnali indicativi dell’emergere nelle intenzioni e negli orientamenti di certi nostri amministratori ed esponenti dell’area politica di loro maggior riferimento - il PD - di declassare piazza Sasdelli , la piazza storica del nostro paese, a semplice area di parcheggio, abolendo quel minimo di salvaguardia di decoro e di significanza urbanistica che le era stata assegnata diversi anni fa , dopo il restauro delle vie del centro storico.
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- Scritto da APE Fiordaliso
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Ogni giorno nel nostro centro si svolgono diverse attività: il martedì pomeriggio è dedicato al rilassamento.
Questa attività coinvolge i sensi dell’olfatto dell’udito e del tatto.
In un ambiente in penombra e tranquillo si mettono dentro un profumatore delle essenze di lavanda che ci regala il Giardino delle Erbe di Casola Valsenio, viene messo poi un sottofondo musicale, gli operatori fanno sdraiare i ragazzi in dei materassini e li invitano a chiudere gli occhi poi con creme e oli profumati massaggiano le mani e il viso.
Oltre agli oli profumati il giardino ci fornisce anche la lavanda sgranata con la quale noi confezioniamo dei sacchettini.
Anche in questa attività oltre all’olfatto (la stanza si satura del profumo della lavanda) si coinvolgono altri sensi, la vista, i colori che si usano per fare gli stencil e i nastri per chiudere i sacchetti, il tatto, toccare la lavanda sgranata e la stoffa le abilità manuali, prendere il sacchetto riempirlo e chiuderlo.
Non molto tempo fa una coppia ha visto i nostri sacchettini e ce ne ha ordinato venti rossi e venti verdi con i quali ha confezionato le bomboniere per il proprio matrimonio.
Sapere che i sacchetti da noi confezionati hanno fatto parte di un giorno così importante ci ha reso molto felici e orgogliosi del nostro lavoro.
APE E FIODALISO
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- Scritto da Roberto Rinaldi Ceroni
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E’ una buona notizia. E’ stato approvato il progetto presentato dall’ASP della Romagna Faentina per la concessione di un contributo per la realizzazione dell’impianto di riscaldamento a pellet della nostra casa protetta. Il progetto fruisce dei contributi stanziati dal Piano di sviluppo rurale della nostra regione.
In particolare si tratta di un’ operazione tesa a sviluppare le bioenergie a basse emissioni inquinanti. L’obiettivo è quello di stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali promuovendo l’ utilizzo delle biomasse legnose per una corretta gestione delle aree boscate e incentivare così la produzione di energia da fonti alternative attraverso la nascita di filiere locali e la creazione di servizi innovativi a vantaggio delle popolazioni rurali. Gli interventi finanziati si concentrano prevalentemente sulla costruzione di impianti pubblici destinati alla produzione di energia da fonti rinnovabili che utilizzano risorse naturali presenti nelle zone rurali. In particolare, sono sostenuti interventi che valorizzino la biomassa legnosa, vista la concentrazione significativa di aree boscate.
L’importo è di quasi 178.000 € e l’opera dovrà concludersi entro il 27 marzo del 2019. In pratica la nuova caldaia sarà operativa a partire dall’inverno 2018. Già da qualche anno si attendeva la realizzazione di un nuovo impianto di riscaldamento causa la vetustà della vecchia caldaia e gli oneri relativi erano stati previsti nel piano triennale degli investimenti. Per i dettagli attendiamo l’approvazione del progetto esecutivo che dovrebbe già essere in dirittura d’arrivo. Nell’occasione abbiamo voluto interpellare la Senio Agroenergie che, stando al principio ispiratore del contributo, si candida come ditta fornitrice del pellet. Ci ha risposto il presidente Devis Caroli, giovane imprenditore casolano, che insieme ai suoi soci sta realizzando un’impresa dinamica con una forte connotazione ecologica.
Ci provi a descrivere l’attività della Senio Agroenergie e quali sono i vostri assortimenti di pellet?
Il ciclo produttivo consiste nella lavorazione del legname ottenuto in prevalenza dal terreno boschivo, condotto dalla società, nel raggio di max 70 km: quindi trattasi di una vera e propria attività connessa alla normale attività agricola di selvicoltura.
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- Scritto da Alessandro Righini
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- Scritto da Riccardo Landi
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Incontriamo il nostro amico Pier, che sappiamo aver trascorso qualche giorno in una località del centro Italia, colpita dal terremoto. La località, è Montegallo.
-Ciao Pier, come stai?
Bene grazie.
-Tra i vari e numerosi comuni colpiti da questo terribile evento, come mai sei finito a Montegallo?
Perché l'ANCI Emilia Romagna, ha avuto la Regione Marche di competenza.
-Fino ad oggi, in quali periodi sei andato?
Dal 01 ottobre 2016 all'08 ottobre 2016 ed è stata la prima volta. In quella settimana ho cercato insieme ai miei colleghi di dare un contributo alla grave situazione dopo il terremoto. Successivamente, ci siamo tornati dal 06 agosto 2017 al 08 agosto 2017, in “ferie”, per andare a trovare le persone che abbiamo conosciuto e per vedere com'era Montegallo dopo circa 10 mesi.
-Com'era Montegallo? E com'è, ora?
A Montegallo, purtroppo, la situazione è più o meno immutata. Siamo in contatto con il Sindaco che ci tiene costantemente aggiornati. Ci comunica che, presumibilmente, entro poco tempo le prime casette, con il contributo della Regione Marche, dovrebbero essere consegnate (ci invia anche delle foto tramite WhatsApp per tenerci informati).
-A seguito del terremoto, come sei riuscito ad andare là?
Tramite l'Unione della Romagna Faentina e l'ANCI Emilia Romagna, che a suo tempo fecero richiesta di personale, sia amministrativo che tecnico.
-Cos'è che ti ha spinto ad accettare l'incarico?
Il terremoto è uno di quegli eventi che non si “controllano” e tutte le volte che purtroppo succedono mi colpiscono molto. Appena è stata chiesta la disponibilità ho aderito immediatamente.
-Le tue prime impressioni, al primo impatto?
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- Scritto da Alessandro Righini
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- Scritto da Giovanni Rinaldi Ceroni
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Al termine del ponte del Cantone, a sinistra sulla vecchia strada che portava alla chiesa di Pagnano, c’è un pilastrino in condizioni ormai precarie, eretto da Pio Monti a ricordo di tre casolani (uno era suo figlio), che qui furono fucilati dai tedeschi alla fine dell’ultima guerra.
I fatti avvennero nei primi giorni di novembre del 1944 e mentre un gruppo di militari tedeschi si era insediato al Cantone tre di loro furono mandati al Cantoncello.
Bruna Monti che all’epoca aveva 17 anni, fatta oggetto di attenzioni da parte dei tre soldati, fu mandata al Molinaccio dove già si erano rifugiati oltre al fratello Augusto anche altri contadini del Cantone.
Purtroppo verso sera furono avvertiti dell’arrivo di alcuni tedeschi che risalivano il Senio.
Spaventati, perché Augusto e Alfredo del Cantone avrebbero dovuto trovarsi al fronte, fu deciso di nasconderli in cantina cercando di coprire la porta con una coperta.
Quando arrivarono i tedeschi sembrava non avessero cattive intenzioni ma si accorsero della porta coperta. Entrando scoprirono Alfredo e Augusto che scambiati per partigiani, vennero subito arrestati.
Nel percorso lungo il fiume incrociarono casualmente anche Gabrì della Breta che non riuscendo ad essere convincente sul motivo della sua presenza lì, venne a sua volta arrestato.
Portati tutti tre sulla vecchia strada di Pagnano furono fucilati sul bordo della riva e spinti nel burrone sottostante.
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