Si è maggiormente in pericolo di essere investiti quando si è appena scansata una vettura.
Friedrich Nietzsche, Umano, troppo umano, 1878

Nessun luogo è esente dal traffico, che sia una via del Raccordo Anulare o quella di un paese collinare.
Ne sapevamo qualcosa, purtroppo, e recentemente abbiamo anche avuto la conferma che comportamenti generali negligenti, imprudenti e imperiti sono anche molto pericolosi. Mi riferisco all’incidente occorso nel primo autunno in via Santa Martina all’orario d’uscita delle scuole secondarie di primo grado che ha visto coinvolta una mamma in attesa del proprio figlio, ma che poteva riguardare uno qualsiasi dei nostri ragazzi.
Dopo quell’evento si è, a buon titolo, levato un coro di disapprovazione verso quei comportamenti automobilistici che costituiscono, in via minore, un contributo all’incremento degli ingorghi e in via primaria una palese violazione delle norme sulla circolazione dei veicoli. Fra le varie iniziative messe in campo, da un gruppo di genitori sono state consegnate a tutte le classi delle proposte, attraverso i propri rappresentanti, e si è chiesto di esprimere le proprie osservazioni per poter giungere ad una strategia efficace che potesse risolvere, almeno in parte, il problema della sicurezza davanti alla scuola. Queste proposte sono state consegnate all’amministrazione e da questa esaminate e si è pervenuti alla situazione che ad oggi chiunque può constatare passando per via Santa Martina negli orari di ingresso ed uscita della scuola.
Al mattino è garantita, ogni qualvolta sia possibile, la presenza dell’agente di Polizia Municipale e/o dei Carabinieri, alle 13 (concomitanza dell’uscita delle scuole medie con il passaggio della corriera di linea) e alle 16.15, estendendo la convenzione con l’Auser, è presente l’ausiliario volontario (cosiddetto “nonno vigile”) a regolare l’attraversamento pedonale. I ragazzi che usufruiscono della corriera di linea che proviene da Palazzuolo in orario di pre-scuola riceveranno idonea informazione circa l’attraversamento di via Santa Martina in sicurezza, visto che la fermata del servizio associato di trasporto scolastico si trova sulla destra della strada.
Da parte dell’amministrazione e della Polizia Municipale si rende noto e si rammenta che in via Santa Martina (in ingresso da via Roma verso il piazzale della chiesa) vige il divieto di sosta e fermata permanente: questo significa che la sosta per la discesa dei ragazzi è possibile, in forma civile, solamente dal lato del cancello della scuola, per cui occorre provenire da via Cardinal Soglia o via Matteotti o effettuare il giro nella piazza della chiesa nel caso si provenga da via Roma per essere nel giusto senso di marcia. E che permanente sta a significare “valevole anche la sera, il sabato e la domenica”….sempre, insomma, così come non è possibile fermarsi lungo l’alta via Roma (mura della canonica), né in senso di marcia né tantomeno contro mano… non facciamo come quella butade che recita: “teniamo pulita l’Italia, buttiamo i rifiuti in Svizzera!”. E, già che ci sono, aggiungo che non è possibile (nel senso che non si può!) usare l’ampiezza di via Santa Martina per effettuare inversione ad U da via Roma per via Roma.
Queste, in sintesi, le notazioni di carattere tecnico, aggiungerei alcune considerazioni personali, che si basano semplicemente sul buon senso e sul rispetto delle regole: non è piacevole dover fare la “parte dei gendarmi” andando a caccia di tutti coloro che fermano la macchina lì dove si trovano, quasi che la stessa vivesse di vita propria e sentirsi appellare in maniera poco carina, per usare un eufemismo. Per questo mi sento di ringraziare in primis l’(unico) ausiliario volontario che mette a disposizione il suo tempo ora ben due volte al giorno per consentire un attraversamento pedonale che, ad essere sinceri, dovrebbe avvenire spontaneamente giacché è guidato ed evidenziato dalle strisce pedonali su via Roma e che si sente “ringraziare”, quando va bene, con un “ma fatti i fatti tuoi” se ricorda il rispetto delle norme di circolazione. E con lui anche le altre forze dell’ordine che svolgono il loro lavoro per la nostra tutela prima che per la repressione di comportamenti sbagliati. Non credo che si debba per forza prendere una multa per ricordarsi che la circolazione è regolata da regole e che queste regole vanno rispettate non perché ce lo dice una contravvenzione, ma perché sono legge vigente. Oltre a ciò, a noi genitori, spetta anche il compito di aiutare i nostri ragazzi a divenire autonomi, anche nel muoversi per strada: come possiamo raggiungere questo scopo se non consentendogli un movimento corretto e rispettoso delle disposizioni della strada, affinché sappiano affrontare i luoghi più trafficati ed affollati che li attendono quando lasceranno il loro paese per le città più grandi dove si trovano le scuole di secondo grado?
Chiediamo sempre più spesso che le istituzioni risolvano problemi che in maggior parte causiamo proprio noi con la disattenzione e il lassismo. Forse è il momento di pensarci un po’ su, perché non accada più che qualcuno si trovi in un letto d’ospedale ricomposto come un puzzle, mamma o ragazzo che sia.
Certa ora di starvi simpatica come Catone il censore nelle sue orationes iudiciales, vi saluto e ringrazio per l’attenzione.

“Tutto nella vita è altrove, e ci si arriva in auto.”
Elwyn Brooks White, One Man's Meat, 1942


Simonetta Santandrea
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