Maurizio Barberis ha 42 anni, lavora alla Saint Gobain, ed è appassionato di volo, ma non è un appassionato qualsiasi, Maurizio infatti gli aerei se li costruisce in casa, anzi ad essere precisi, nel garage della casa di sua mamma.Ne avevo sentito parlare qualche tempo fa e pensavo mi volessero prendere in giro: Maurizio Barberis si sta costruendo un elicottero. Cosa? Sì un elicottero, lo sta costruendo in garageIn garage? Sì in garage Ma dove?Qui a Casola.Beh! Voi capite che ce n’era abbastanza per rimanerne incuriositi. E’ noto che i casolani sono belli spiriti, fantasiosi e talvolta geniali, ma arrivare ad essere anche costruttori di macchine volanti, questo proprio non lo avevo ancora sentito dire di nessuno.E’ però bastato qualche piccolo approfondimento per venire a sapere che Maurizio un aereolo aveva già costruito alcuni anni fa. A questo punto chiedere a Maurizio di soddisfare la nostra voglia di saperne di più è diventata una esigenza indifferibile.Il colloquio è avvenuto, e non poteva essere altrimenti, nel garage della madre Dirce Dall’Osso, in cui fa bella mostra di se - già in fase di avanzata costruzione - la strutturadell’elicottero “fai da te”a cui sopra abbiamo accennato. Ed è davanti al suo elicottero che Maurizio ci ha raccontato la sua storia.Il primissimo approccio con il volo di Maurizio è avvenuto tramite lo zio Giampiero che risiede in Piemonte e che gli fece fare, ancora giovanissimo, la prima esperienza di volo con un aereo. Le vere emozioni tuttavia, quelle che cominciano a far salire il tono dell’adrenalina, Maurizio le sperimentò nel 1988,a 18 anni, con le prime prove di volo libero in deltaplano affrontate sotto la guida di Dino Geminiani, in arte Mezzanotte il falegname. Inizialmente furono piccoli voli su campetti in leggero pendio. ( nota: per quanto riguarda la descrizione delle caratteristiche delle attrezzature di volo che citeremo rimandiamo il lettore alle note in ultima pagina, così da non appesantire il racconto).Va ricordato che a Casola in quegli anni si era formato un gruppetto di appassionati del volo libero che oltre a Geminiani comprendeva Gianni Poletti, Sandro Bandini, MinariniLuciano, Sauro Bertozzi tanto per citare i nomi a noi noti.Il servizio militare interruppe per un anno gli approcci al volo di Maurizio, che però, tornato a casa dopo aver onorevolmente servito la patria, decise di affrontare seriamente la sua preparazione aviatoria e si iscrisse alla scuola di volo libero di Codrignano.Dai voli bassi con il deltaplano passò progressivamente ai voli intermedi, fino a 50 e 100 metri di altezza da terra, per arrivare ai voli alti, fino a 500 e 1000 metri, conseguendo infine, dopo aver superato l’apposito esame, l’attestato di idoneità al volo libero.Fino al 1995 volò sempre con il deltaplano, poi si approcciò al volo libero con parapendio ed infine approdò al paramotore ed al volo motorizzato .(vedi note in ultima pagina)Sempre nel 1995 Maurizio affrontò un altro passo importanteper la sua scalata alla conquista dei cieli, si iscrisse infatti alla scuola per piloti di elicotteri di Lugo conseguendo la licenza per il volo di uso privato, non professionale.Ovviamente,a seguito del conseguimento della nuova licenza,cominciarono anche i voli sulle libellule a motoreNel 2000 Maurizio, visto cheil volo ormai era diventato un suo “vizio” costituzionale decise di passare decisamente ai tre assi motorizzati (aerei ed elicotteri) della classe ultraleggeri e a dimostrazione della sua determinazione, decise di acquistare un aereo a due posti. Per ridurre i costi, dal momento che si trattava di una somma importante, si indirizzò all’acquisto di un aereo in Kit, ovvero in pezzi da montare, una specie di impegnativo gioco di meccano prodotto e commercializzato nella fattispecie da una ditta di Padova.Iniziò così anche la sua carriera di costruttore di aerei fai da te.Una decisione non semplice da prendere visto che poi uno, su quegli aerei, mette in gioco la propria sicurezza e la propria vita, ma nell’intervista Maurizio, parlando di sicurezza, tende a sdrammatizzare, spiegando che il vero pericolo si produce principalmente in presenza di cedimenti strutturali del mezzo di volo o di grave errore di comportamento. Negli altri casi, quali: avaria del motore, chiusura della vela del parapendio o qualche turbolenza atmosferica, secondo lui, un pilota o velista ben preparato riesce quasi sempre a controllare il volo e a limitare i danni.Tornando al racconto, fu’ così che il garage di mamma Dirce divenne anche officina ed hangar di aerei. Un aereo o elicottero ultraleggero misura dai sei ai sette metri di lunghezza, poi ci sono le ali larghe altrettanto ma quelle, a meno di non avere a disposizione un capannone, vanno montate sulla fusoliera, così come le pale di un elicottero, in uno spazio aperto.Occorsero 6 mesi per completare il montaggio dell’aereo, realizzato anche con l’aiuto di mamma Dirce che lo assistette nelle operazioni di applicazioni delle parti in tela. Nel frattempo Maurizio conseguì, presso l’apposita scuola di Ozzano dell’Emilia, il brevetto per il pilotaggio degli aerei ultraleggeri, nel suo caso un percorso facilitato dal fatto che era già in possesso della licenza di pilota di elicotteri.L’aereo costruito nel garage di casa ora si trova stabilmente parcheggiato nel piccolo campo volo specializzato ed attrezzato di Sasso Morelli, pronto ad esser di volta in volta utilizzato.Anche l’aereo ultraleggero tuttavia non bastò a spegnere la febbre del volo di Maurizio che, avendo a suo tempo fatto esperienza di volo con un Trike arrangiato da se’,( il Trike è un paramotore con un carrello) nel 2002 decise di acquistarne uno più sicuro prodotto industrialmente. Va detto per inciso che con il Trike casalingo, un mezzo ormai vetusto ed usurato, Maurizio ha subito un paio di piccoli incidenti di volo, gli unici della sua carriera.A questo punto la passione per il volo di Maurizio poteva anche considerarsi ben compiuta e soddisfatta,….forse per un altro, ma non per il nostro compaesano che, circa due anni fa, decise di superare l’ultimo traguardo e costruirsi niente po’ po’ di meno che un elicottero, una macchina volante assai più complicata dell’aereo precedentemente assemblato.Elicotteri da montare vengono prodotti anche in Italia ma sono mezzi pesanti (sebbene della categoria ultraleggeri ) e costosi e così Maurizio ha optato per un Mosquito XE, un elicottero ultraleggero monoposto le cui parti componenti vengono prodotte negli Stati Uniti e in Canada.In Italia questo elicottero viene commercializzato da una ditta di Perugia ma per ora quello di Maurizio è l’unico esemplare esistente nella nostra penisola ed è dovuto trascorrere un anno e mezzo prima che lo scatolone di montaggio, con tutte le centinaia o forse migliaia di parti da assemblare arrivasse a Casola.Grazie alla disponibilità e gentilezza di Maurizio abbiamo visitato l’elicottero in avanzato stadio di montaggio nel garage hangar di mamma Dirce. E’ una libellula di circa 5 metri, aggraziata ed affusolata, leggermente stretta ai fianchi con una cabina di guida ad personam. La carenatura o carlinga, chiamiamola così da profani quali siamo, è in composito, mentre le parti metalliche sono quasi tutte di uno speciale alluminio super resistente al fine di ridurre al massimo il peso.Le pale per ora sono ancora imballate ed il motore arriverà in seguito, quando la fase di montaggio sarà sulla direttrice finale. Il lavoro di montaggio è molto impegnativo e di certo non aiuta il manuale che viene fornito a corredo, molto dettagliato ma pubblicato nella sola versione in inglese e zeppo di termini tecnici. Nelle varie fasi del montaggio occorre operare con molta precisione ed accuratezza, sia nell’allineamento e livellamento dei pezzi della carenatura, sia nell’assemblaggio delle parti meccaniche che assicurano la trasmissione dei movimenti e dei comandi di guida. Tutto, fino alla collocazione dell’ultima vite, deve essere verificato e controllato.E non vi è solo il lavoro di montaggio, infatti per ridurre al massimo i costi Maurizio ha ordinato la versione meno rifinita del suo elicottero, pertanto molte parti giungono ancora grezze, senza i fori di assemblaggio, mentre la carenatura presenta parti ancora da ritagliare, da incollare a resina e da levigare. Insomma un lavoro da non dormirci alla notte, ma Maurizio è tranquillo, esperto, abile, sicuro del fatto suo. D'altronde nessuno gli corre dietro e quindi può dedicarsi con calma alla realizzazione massima della sua passione, a meno che, di traguardo in traguardo, non decida di mettere mano al montaggio di un Boeing 787, cosa che, vista la sua storia, non mi meraviglierebbe più di tanto.A proposito, l’elicottero Mosquito XE sarà pronto fra circa un anno, visto che Maurizio puòdedicarsi alla sua passione solo nei momenti liberi dal lavoro di capoturno presso la Saint Gobain .Gli possiamo comunque assicurare fin d’ora che, nel caso auspicato che il primo volo venga spiccato dal nostro campo sportivo, per l’occasione adibito ad aeroporto, saremo lì con il naso per aria a festeggiare e ad ammirare il compimento dell’impresa.Alessandro RighiniNote:Deltaplano – specie di grosso aquilone a forma di V che ogni tanto vediamo volteggiare a volo libero nei cieli con un novello Icaro appeso alle ali in senso orizzontale.Parapendio– specie di grande paracadute dalla forma ellissoidale, chiamato “vela”, utilizzato per il volo libero in cui il novello icaro dirige il corso del volo seduto appeso alle funi.Paramotore–parapendio con motore ad elica che permette un maggior controllo della direzione del volo anche in mancanza di favorevoli condizioni di correnti d’aria. L’elica a motore è montata sulle spalle del pilota.Trike – Paramotore dotato di carrello di traslazione con ruote. Il pilota è seduto sul carrello.Tre assi ultraleggero – piccolo aereo o elicottero monoposto o biposto costruito con materiali leggeri ( resine, alluminio, tele, legno ecc.) dotato di motore ed eliche. La definizione di “tre assi” sta ad indicare che il mezzo,è governabile sull’asse verticale, trasversale, longitudinale tramite appositi comandi.Aereo in Kit–aereo fornito smontato in pezzi da assemblare. A seconda dei casi e dei costi i pezzi possono essere forniti tutti smontati e grezzi o parzialmente montati e rifiniti. Volo libero – volo planato, che in condizioni favorevoli può essere anche ascensionale, realizzato senza eliche a motore sfruttando la resistenza e le correnti dell’aria. Volo a motore– volo realizzato con veicoli aerei cheutilizzano la potenza e la spinta fornite da eliche o pale motorizzate.Intervista a cura di A. Righini
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