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- Scritto da Alessandro Righini
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UNIONE DEI COMUNI ALLARGATA?
SARA’ BENE RIFLETTERCI SU, ATTENTAMENTE
Leggo su certa stampa con una certa perplessità, per non dire altro, di possibili aperture all’idea di una futura Unione dei Comuni allargata a tutto il comprensorio faentino.
Vengono addotte, pare sia da maggioranza che da minoranza, ragioni di opportunità di gestione comune di certi servizi, compresi quelli sociali e sanitari.
Non ho niente da obiettare contro la ricerca di utili sinergie fra enti se ciò vuol dire coordinamento delle azioni, messa in comune delle proprie specificità, acquisto unitario di servizi, sostegno vicendevole, condivisione.
Ma in genere le “Unioni” a cui ci riferiamo non significano solo queste cose.
SARA’ BENE RIFLETTERCI SU, ATTENTAMENTE
Leggo su certa stampa con una certa perplessità, per non dire altro, di possibili aperture all’idea di una futura Unione dei Comuni allargata a tutto il comprensorio faentino.
Vengono addotte, pare sia da maggioranza che da minoranza, ragioni di opportunità di gestione comune di certi servizi, compresi quelli sociali e sanitari.
Non ho niente da obiettare contro la ricerca di utili sinergie fra enti se ciò vuol dire coordinamento delle azioni, messa in comune delle proprie specificità, acquisto unitario di servizi, sostegno vicendevole, condivisione.
Ma in genere le “Unioni” a cui ci riferiamo non significano solo queste cose.
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A marzo saremo chiamati alle urne per scegliere il Presidente della regione. L’Emilia Romagna si trova in cima a tutte le classifiche come qualità della vita. In che modo l’UDC pensa di poter potenziare la regione ed eventualmente di migliorarla?
In Emilia Romagna la qualità della vita è certamente di buon livello, è bene ricordare però che secondo un recente studio della CISL ogni contribuente emiliano romagnolo paga, in media, per tasse alla nostra regione 1.584 Euro l’anno, contro una media nazionale di 1.319, sono 265 Euro in più. Altre fonti autorevoli affermano che la nostra regione è fra le peggiori per la qualità dell’aria che respiriamo, non solo limitatamente all’area “padana” ma estesa a tutta la costa romagnola, anche questa è qualità della vita.
In Emilia Romagna la qualità della vita è certamente di buon livello, è bene ricordare però che secondo un recente studio della CISL ogni contribuente emiliano romagnolo paga, in media, per tasse alla nostra regione 1.584 Euro l’anno, contro una media nazionale di 1.319, sono 265 Euro in più. Altre fonti autorevoli affermano che la nostra regione è fra le peggiori per la qualità dell’aria che respiriamo, non solo limitatamente all’area “padana” ma estesa a tutta la costa romagnola, anche questa è qualità della vita.
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A marzo saremo chiamati alle urne per scegliere il Presidente della regione. L’Emilia Romagna si trova in cima a tutte le classifiche come qualità della vita. Ovviamente il PDL auspica un cambiamento al vertice. In che modo il PDL pensa di poter potenziare la regione ed eventualmente migliorarla?
La nostra regione, al pari di tutte le regioni del Nord (la Lombardia e il Veneto governate da noi non sono da meno dell’Emilia Romagna) ha un buon posizionamento in Europa e vanta alcuni standard qualitativi di cui naturalmente siamo orgogliosi. Il Popolo della Libertà non soffre della “sindrome del vacuum” cioè di chi vede solo i difetti dell’avversario e non siamo soliti costruire la nostra proposta politica solo sulle deficienze altrui. Abbiamo un progetto forte e un’idea di pubblica amministrazione molto diversa da quella del Centro Sinistra e la nostra candidata Anna Maria Bernini ne è un eccellente interprete attraverso tre linee guida: capitale umano, trasparenza, innovazione e sviluppo.
Siamo convinti che la nostra regione abbia gradualmente perso nel tempo la spinta propulsiva che una popolazione dinamica e volitiva aveva lasciato in dote ai suoi amministratori. La lunga parabola di governo comunista e postcomunista si sta esaurendo e finalmente cominciano a manifestarsi crescenti segnali della voglia di vedere all’opera altri modelli di governo con soluzioni diverse dall’attuale sui temi, ad esempio, della casa, del turismo, della cultura, della sanità, dell’energia, dei servizi alla persona, del diritto allo studio, della valorizzazione dell’impresa...
Insomma, l’Emilia Romagna ha vissuto a lungo sul suo “eccezionalismo della diversità” ma oggi, gioca con carte nuove, in Italia ed in Europa.
La nostra regione, al pari di tutte le regioni del Nord (la Lombardia e il Veneto governate da noi non sono da meno dell’Emilia Romagna) ha un buon posizionamento in Europa e vanta alcuni standard qualitativi di cui naturalmente siamo orgogliosi. Il Popolo della Libertà non soffre della “sindrome del vacuum” cioè di chi vede solo i difetti dell’avversario e non siamo soliti costruire la nostra proposta politica solo sulle deficienze altrui. Abbiamo un progetto forte e un’idea di pubblica amministrazione molto diversa da quella del Centro Sinistra e la nostra candidata Anna Maria Bernini ne è un eccellente interprete attraverso tre linee guida: capitale umano, trasparenza, innovazione e sviluppo.
Siamo convinti che la nostra regione abbia gradualmente perso nel tempo la spinta propulsiva che una popolazione dinamica e volitiva aveva lasciato in dote ai suoi amministratori. La lunga parabola di governo comunista e postcomunista si sta esaurendo e finalmente cominciano a manifestarsi crescenti segnali della voglia di vedere all’opera altri modelli di governo con soluzioni diverse dall’attuale sui temi, ad esempio, della casa, del turismo, della cultura, della sanità, dell’energia, dei servizi alla persona, del diritto allo studio, della valorizzazione dell’impresa...
Insomma, l’Emilia Romagna ha vissuto a lungo sul suo “eccezionalismo della diversità” ma oggi, gioca con carte nuove, in Italia ed in Europa.
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Non c’è dubbio che il PD stia vivendo un momento di forte incertezza a livello nazionale, vedi le dimissioni del sindaco di Bologna Delbono o la vittoria di Vendola in Puglia. Come può uscire da questa crisi il Partito Democratico?
L’unico modo per affrontare i problemi è quello di riconoscerli, non mettendoli alle spalle facendo finta di nulla. Ma se i problemi li chiamate crisi non sono d’accordo. Nei casi specifici credo che l’evolversi dei fatti siano le migliori risposte. In Puglia, se 200.000 persone vanno a votare per scegliere chi candidare alla presidenza della regione, ogni altra considerazione è superflua, chiunque sia il vincitore della sfida. Sul caso Delbono non ci sono scusanti o attenuanti. Chi gestisce la cosa pubblica deve essere di esempio per tutti i cittadini. Chi mette la propria firma in leggi, provvedimenti e norme, non può in alcun modo disattenderne altre. Anche se sono in corso le indagini della magistratura, il Partito Democratico è stato chiaro, chiedendo le dimissioni. Dall’altra parte, nel PdL, mi sembra invece che le dimissioni, per fatti ben più gravi, vengono respinte quotidianamente, e non si perde occasione per attaccare chi lavora per fare rispettare le leggi. Siamo arrivati al punto che si tenta di far passare per martire chi si è reso colpevole di reati.
L’unico modo per affrontare i problemi è quello di riconoscerli, non mettendoli alle spalle facendo finta di nulla. Ma se i problemi li chiamate crisi non sono d’accordo. Nei casi specifici credo che l’evolversi dei fatti siano le migliori risposte. In Puglia, se 200.000 persone vanno a votare per scegliere chi candidare alla presidenza della regione, ogni altra considerazione è superflua, chiunque sia il vincitore della sfida. Sul caso Delbono non ci sono scusanti o attenuanti. Chi gestisce la cosa pubblica deve essere di esempio per tutti i cittadini. Chi mette la propria firma in leggi, provvedimenti e norme, non può in alcun modo disattenderne altre. Anche se sono in corso le indagini della magistratura, il Partito Democratico è stato chiaro, chiedendo le dimissioni. Dall’altra parte, nel PdL, mi sembra invece che le dimissioni, per fatti ben più gravi, vengono respinte quotidianamente, e non si perde occasione per attaccare chi lavora per fare rispettare le leggi. Siamo arrivati al punto che si tenta di far passare per martire chi si è reso colpevole di reati.
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- Scritto da Fabio Piolanti
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In seguito all'intervento di Cristiano Albonetti pubblicato ieri, riceviamo e pubblichiamo la risposta del capogruppo dell'opposizione Fabio Piolanti sul tema del crocifisso nelle scuole.
Vedo che Cristiano Albonetti Capogruppo di Uniti per Casola intende proseguire il confronto sul Crocefisso: a me invece non sembra opportuno continuare perchè provo un profondo disagio e un forte imbarazzo a parlare di religione portandomi sulle spalle l’etichetta del partito. In questi casi ogni cosa che si dice finisce per assumere una connotazione falsata che assimila il Crocifisso a un marchio pubblicitario da appiccicare come capita.
Vedo che Cristiano Albonetti Capogruppo di Uniti per Casola intende proseguire il confronto sul Crocefisso: a me invece non sembra opportuno continuare perchè provo un profondo disagio e un forte imbarazzo a parlare di religione portandomi sulle spalle l’etichetta del partito. In questi casi ogni cosa che si dice finisce per assumere una connotazione falsata che assimila il Crocifisso a un marchio pubblicitario da appiccicare come capita.
Albonetti tra l’altro sembra avere assimilato già la dialettica aggressiva della sinistra perchè si posiziona sui problemi in modo preclusivo rendendo il dialogo molto difficile.
Quindi la chiudo qui sintetizzando- spero per l’ultima volta- la nostra posizione sull’argomento:
1) Uniti per Casola, la coalizione di centro sinistra di cui Albonetti è il capo gruppo ha votato contro l’ordine del giorno di Pdl Lega Udc Indipendenti sul Crocifisso nelle scuole. In altre città, a Faenza per esempio, quello stesso ordine del giorno era stato approvato da tutte le forze politiche, PD compreso
2) Albonetti ha presentato un diverso ordine del giorno, visibilmente frutto di una mediazione tra la componente centrista e la componente di sinistra, nella quale sono stati introdotte alcune distinzioni che ci sono sembrate spostare a sinistra il posizionamento del Gruppo. Normale mediazione politica ma l’averlo noi detto ha creato un vistoso fastidio. (E’ singolare come alcuni PD casolani, ogni volta che si nomina la sinistra, cerchino di prendere subito le distanze).
3) Ci è parso un errore che la componente cattolica di Uniti per Casola abbia comunque votato contro il nostro ordine del giorno. Avrebbero potuto astenersi proprio in considerazione della natura del documento e noi abbiamo interpretato questo voto contrario come la prova provata del sopravvento della sinistra casolana nel gruppo consiliare, almeno in questa circostanza.
4) Nonostante nel nostro sito la notizia del modo con cui si sono susseguiti i documenti e i voti sia stata subito riportata fedelmente, Cristiano Albonetti in un attacco scomposto e sconclusionato ci accusa di avere fatto circolare la voce all’interno del paese che il Comune avrebbe ordinato di staccare i crocifissi dalle scuole. Una scemenza che abbiamo subito contestato e confutato
5) Oggi 4 Dicembre Albonetti reitera nuovamente con forte acredine e molta stizza un nuovo attacco parlando di un mio tentativo di farli apparire tutti come comunisti e altre farneticazioni del genere. Confermo quanto già detto: non ho parole.
In tutta la vicenda c’è stato solo il nostro sincero desiderio di tenere il più basso possibile il livello dello scontro trattandosi di una materia da utilizzarsi con la massima parsimonia nelle sedi politiche. Per quanto mi riguarda spero di esserci riuscito.
Fabio Piolanti
https://pdlcasola.blogspot.com/
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- Scritto da spk_casola
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Il 6 e 7 giugno scorsi i casolani sono stati chiamati alle urne per l'elezione del Sindaco e dei membri del Consiglio comunale. A Casola Valsenio dei 2.323 aventi diritto al voto hanno votato 1.934 elettori (83,25 %). La lista “Uniti per Casola” ha ottenuto il 60,92 % di preferenze superando così il 39,08 % della lista “Piolanti sindaco”.
Il neo Sindaco Nicola Iseppi presiede il Consiglio comunale così composto: per la maggioranza Mogardi Matteo (84 preferenze), Ricciardelli Claudio (75), Tozzola Erica (62), Barzaglia Milena (56), Albonetti Cristiano (54), Dal Prato Milena (54), Caroli Graziano (53), Nati Maurizio (52), per l'opposizione Piolanti Fabio, Benericetti Vittoria (28 preferenze), Giorgi Paolo (25), Bertozzi Alessandra (22).
Il neo Sindaco Nicola Iseppi presiede il Consiglio comunale così composto: per la maggioranza Mogardi Matteo (84 preferenze), Ricciardelli Claudio (75), Tozzola Erica (62), Barzaglia Milena (56), Albonetti Cristiano (54), Dal Prato Milena (54), Caroli Graziano (53), Nati Maurizio (52), per l'opposizione Piolanti Fabio, Benericetti Vittoria (28 preferenze), Giorgi Paolo (25), Bertozzi Alessandra (22).
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- Scritto da spk_casola
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Nella serata di giovedì 3 settembre, durante la riunione del comitato direttivo del circolo PD di Casola Valsenio, sono stati ufficialmente presentati i comitati comunali a sostegno dei candidati alla segreteria nazionale del PD. Si riportano di seguito i portavoce e gli aderenti ai due comitati nati a Casola Valsenio (riportati in ordine alfabetico per cognome).
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- Scritto da Andrea Benassi
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Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.'
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- Scritto da giacomogiacometti
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Poche sere fà assistevo ai lavori del Consiglio Comunale di Casola. Mi interessava in particolare seguire la discussione sulla interpellanza presentata dal Gruppo di minoramza (PDL,LEGA,UDC,INDIPENDENTI) sul tema 'contributo sull'affitto e diritto degli immigrati di averlo' .
Ero interessato a capire se l'argomento portato in consiglio riguardasse la gestione passata di quelle risorse nella situazione casolana da me seguita per anni : chissà se ho commesso qualche irregolarita' mi chiedevo.
Ero interessato a capire se l'argomento portato in consiglio riguardasse la gestione passata di quelle risorse nella situazione casolana da me seguita per anni : chissà se ho commesso qualche irregolarita' mi chiedevo.
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- Scritto da spk_casola
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Riceviamo e pubblichiamo due interrogazioni che il Gruppo Consiliare PDL-LEGA NORD-UDC-INDIPENDENTI ha posto alle forze di maggioranza durante il Consiglio Comunale di Casola del 29 luglio, relativamente alle barriere architettoniche presenti in paese e alla gestione dei sistemi informativi del Comune. Rimaniamo naturalmente in attesa delle risposte ai questiti posti.
La Redazione
La Redazione
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- Scritto da Fabio Piolanti
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Caro Giacometti, (preferivo Giacomo, ma visto il Piolanti, mi tocca il Giacometti),
abbandoniamo per un momento i cattolici casolani che in forma organizzata hanno aderito alla proposta politico-amministrativa del PD e prendiamo la questione da un’altra parte.
In questa nostra disputa, non manca mai occasione che tu, per riffa o per raffa, non infili nelle argomentazioni più di un insistito e compiaciuto richiamo al “lavoro dell’amministrazione che ha dato risultati importanti per l’economia, per il sociale, per la scuola, per la cultura ecc”
abbandoniamo per un momento i cattolici casolani che in forma organizzata hanno aderito alla proposta politico-amministrativa del PD e prendiamo la questione da un’altra parte.
In questa nostra disputa, non manca mai occasione che tu, per riffa o per raffa, non infili nelle argomentazioni più di un insistito e compiaciuto richiamo al “lavoro dell’amministrazione che ha dato risultati importanti per l’economia, per il sociale, per la scuola, per la cultura ecc”
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- Scritto da spk_casola
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Caro Piolanti,
confido in quello che dici circa l'interesse di qualcuno per il nostro confronto sul tema dei cattolici casolani: socialdemocratici o no. Per questo mi accingo a scrivere ancora qualcosa che mi viene sollecitato dalle tue ultime considerazioni sul tema.
confido in quello che dici circa l'interesse di qualcuno per il nostro confronto sul tema dei cattolici casolani: socialdemocratici o no. Per questo mi accingo a scrivere ancora qualcosa che mi viene sollecitato dalle tue ultime considerazioni sul tema.
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- Scritto da Fabio Piolanti
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Caro Giacomo,
francamente non ho capito di cosa mi rimproveri.
La mia affermazione in aula è stata, all’incirca, questa:
Nelle ultime elezioni amministrative abbiamo assistito ad una assunzione di campo dell’associazionismo cattolico - AGESCI, Specchietto e altri - verso l’area socialdemocratica, cioè verso la candidatura Iseppi.
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- Scritto da spk_casola
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Esprimo il mio punto di vista sulla affermazione fatta dal capogruppo di minoranza nella seduta di insediamento del Consiglio Comunale di Casola.
Egli constatava, con qualche segno di rammarico,che i cattolici casolani avevano scelto di schierarsi con la lista Uniti per Casola e quindi, secondo Lui ,avevano rifiutato la sua proposta Libraldemocratica per votare invece quella Socialdemocratica.
Ognuno è libero di fare le sue valutazioni sui risultati elettorali e di distribuire anche patenti di schieramento ai cattolici.
Egli constatava, con qualche segno di rammarico,che i cattolici casolani avevano scelto di schierarsi con la lista Uniti per Casola e quindi, secondo Lui ,avevano rifiutato la sua proposta Libraldemocratica per votare invece quella Socialdemocratica.
Ognuno è libero di fare le sue valutazioni sui risultati elettorali e di distribuire anche patenti di schieramento ai cattolici.
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- Scritto da spk_casola
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Il primo confronto rilevante tra maggioranza e opposizione in Consiglio Comunale si sta verificando sugli indirizzi che il Consiglio Comunale deve dare al Sindaco per le nomine in Enti, Aziende, Istituzioni.
Si tratta di un tema di grande rilevanza perché in base ai criteri assunti il Sindaco nominerà i rappresentanti del Comune in molti organismi e nelle aziende partecipate.
Si tratta di un tema di grande rilevanza perché in base ai criteri assunti il Sindaco nominerà i rappresentanti del Comune in molti organismi e nelle aziende partecipate.
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