Esprimo il mio punto di vista sulla affermazione fatta dal capogruppo di minoranza nella seduta di insediamento del Consiglio Comunale di Casola.
Egli constatava, con qualche segno di rammarico,che i cattolici casolani avevano scelto di schierarsi con la lista Uniti per Casola e quindi, secondo Lui ,avevano rifiutato la sua proposta Libraldemocratica per votare invece quella Socialdemocratica.
Ognuno è libero di fare le sue valutazioni sui risultati elettorali e di distribuire anche patenti di schieramento ai cattolici.
Egli constatava, con qualche segno di rammarico,che i cattolici casolani avevano scelto di schierarsi con la lista Uniti per Casola e quindi, secondo Lui ,avevano rifiutato la sua proposta Libraldemocratica per votare invece quella Socialdemocratica.
Ognuno è libero di fare le sue valutazioni sui risultati elettorali e di distribuire anche patenti di schieramento ai cattolici.
A me sembra che la sua constatazione sia un po' datata e forzata,sopratutto perchè fà ricorso al pregiudizio di una geografia degli schieramenti piuttosto fuoi tempo
anzichè cercare le cause dell'insuccesso della lista Piolanti e dedicare qualche contributo al dibattito politico per far compiere un passo in avanti al superamento degli schemi ormai sorpassati di destra o sinistra per dedicarsi di più alla soluzione dei problemi della società casolana ed anche di quella nazionale.
Le risposte a questi problemi possono essere o sbrigative o demagogiche o impostate con una visione individualista e,per certi aspetti, egoista della società, oppure possono essere risposte ricercate con pazienza e mettendo in campo sensibilità che si facciano carico delle complessità , ma anche dell'umanesimo e della socialità.
Si può decidere ,ad esempio, che l'immigrato è un essere da tenere emarginato per cinque anni prima di farlo accedere ai diritti di ogni altro cittadino,oppure ci si può dare da fare per integrarlo nella società ,magari costruendo case e servizi anche per lui .Dipende da quale sensibilità si è animati.
Queste sensibilità non sono patrimonio di schieramenti predeterminati, ma esistono in larga parte della popolazione che a Casola ha votato per la lista di Nicola Iseppi:Una lista composta da persone laiche e cattoliche, schierate o non schierate nei partiti, ma tutte animate da grande passione , con idee molto chiare e con una vocazione sperimentata all'impegno sociale e politico, nel lavoro, nel volontariato,nelle associazioni.
I cattolici ,militanti o no in formazioni partitiche,che a Casola hanno scelto di votare la lista 'Uniti per Casola ', hanno identificato in quello schieramento il luogo dove trovare terreno fertile per coltivare i valori cui si ispirano e la possibilità concreta per metterli in atto nel quotidiano affronto dei problemi.
Ci sono molti cattolici che vogliono dedicarsi al rinnovamennto della politica e per farlo si confrontano con altre tradizioni ed esperienze ,senza chiedere a nessuno una stanza riservata, lo fanno laicamente dedicandosi alla ricerca di soluzioni dei problemi ,anche di quelli della comunità casolana .
Questo vuole dire essere nella socialdemocrazia?.Io credo che voglia dire soloessere dalla parte della gente, specialmente di quella più bisognosa, per una politica del fare le cose con equitàe giustizia guardando avanti senza fermarsi a contemplare il passato.
Giacomo giacometti