Si è conclusa lo scorso fine settimana, con una sfolgorante vittoria, la guerra agli alberi che le varie amministrazioni comunali di Casola avevano iniziato quasi trent'anni fa all'epoca dei lavori urbani progettati dall' arch. Piersanti.
Con un' accelerazione prodigiosa la giunta comunale ha spezzato le reni agli ultimi rappresentanti del pericolo verde che impedivano un facile parcheggio delle macchine in viale Neri. Con sprezzo del pericolo, esseri viventi centenari sono stati annichiliti in poche ore dalle coraggiose motoseghe comunali.

Adesso, finalmente, oltre ad essere vuoti per il 90% del tempo i parcheggi davanti alla palestra e dietro il comune, potranno essere vuoti anche quelli dell'ex Viale Neri e delle vie ad esso ortogonali.
Non solo, questa splendida vittoria ha ottenuto l' azzeramento di un microclima di luridi uccelli che sporcavano le nostre macchine e che disturbavano tutti con il loro assurdo cinguettio.
Apprezzabili anche i risultati ottenuti nella ricerca di agevolare una crescita costante della temperatura media nel paese, eliminando questo nemico alla clorofilla si aumenterà la temperatura del paese e, se gli abitanti risponderanno come ci si aspetta, si installeranno nuovi condizionatori che a loro volta contribuiranno a questo innalzamento, creando così un circolo virtuoso che dovrebbe portarci ad avere le temperature estive della bassa pur rimanendo in collina.
Si è deciso di lasciare vivi pochi alberi di fronte alla pizzeria come monito per gli altri, un po' come i prigionieri di guerra che gli antichi romani facevano sfilare per intimidire le altre popolazioni.
La campagna di guerra al verde, che oltre ad abbattere gli ultimi alberi del centro del paese e trasformare un viale alberato in una splendida bretella tangenziale, si prefigge anche di costruire un inceneritore per bruciare 700 tonnellate di legna annui e i cui benefici per la popolazione potete leggere in questo link:
https://federicovalerio.splinder.com/post/14347790/biomasse:+non+%C3%A8+tutto+oro+que
che riporta i dati di uno studio dell'istituto nazionale per la ricerca sul cancro, è stata battezzata con geniale intuizione “Filosofia green”, nome che racchiude e l'insegnamento di Orwell, impadronirsi del lessico dell'avversario per batterlo, e la giusta derisione del nemico sconfitto, anzi in questo caso abbattuto.
Ora potremo sfrecciare per le vie del paese e fare i 300 metri che ci separano dal bar in macchina ed in pochi secondi, sicuri di trovare parcheggio.
Grazie a Dio a Casola non è presente nessun rappresentante di quella società civile e di ambientalisti definiti, giustamente con spregio, “il popolo del no” che potesse fermare la soluzione finale,chi si schiera con il nemico, e nel caso degli alberi di viale Neri un nemico subdolo che da un secolo obbligava i nostri stradini a raccoglierne le foglie d'inverno interrompendo più interessanti attività, va solo disprezzato.
Un solo neo, nonostante la profusione di sforzi delle amministrazioni per cancellare dal centro abitato ogni traccia di verde, anche dando la possibilità di costruire caseggiati spettacolari come quello, peraltro vuoto, di fronte ai distributori, i non Casolani sembrano non apprezzare l'anonimizzazione del territorio e, a parte quelli che vengono poche ore, non si è riusciti ancora a creare un movimento di turismo stabile che produca un beneficio economico per la totalità degli abitanti e non solo per qualche gestore di bar.
In effetti sembra un controsenso che l'albergo di un così bel paese moderno e totalmente cementificato come una periferia cittadina, sia miseramente fallito dopo poco tempo mentre godano di buona salute gli agriturismi immersi nello schifoso verde.
Probabilmente la colpa è del fiume Senio che da millenni scorre arrogante tra le nostre case.
Speriamo che l'amministrazione lo asfalti per fare un ulteriore parcheggio, anch'esso vuoto come gli altri.
Vedremo se una volta sconfitto anche il fiume la gente non correrà a frotte nel nostro paese per passare un periodo di vacanza, in fondo chi scappa dalla città cerca proprio questo in campagna, cemento e inceneritori.
Per le future campagne pubblicitarie del luogo suggerisco di parafrasare un' aforisma del grande Flaiano:
“Visitate Casola Valsenio un paese con un grande futuro alle spalle”
Saluti.

Stefano Mariottino
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