A marzo saremo chiamati alle urne per scegliere il Presidente della regione. L’Emilia Romagna si trova in cima a tutte le classifiche come qualità della vita. In che modo l’UDC pensa di poter potenziare la regione ed eventualmente di migliorarla?
In Emilia Romagna la qualità della vita è certamente di buon livello, è bene ricordare però che secondo un recente studio della CISL ogni contribuente emiliano romagnolo paga, in media, per tasse alla nostra regione 1.584 Euro l’anno, contro una media nazionale di 1.319, sono 265 Euro in più. Altre fonti autorevoli affermano che la nostra regione è fra le peggiori per la qualità dell’aria che respiriamo, non solo limitatamente all’area “padana” ma estesa a tutta la costa romagnola, anche questa è qualità della vita.
In Emilia Romagna la qualità della vita è certamente di buon livello, è bene ricordare però che secondo un recente studio della CISL ogni contribuente emiliano romagnolo paga, in media, per tasse alla nostra regione 1.584 Euro l’anno, contro una media nazionale di 1.319, sono 265 Euro in più. Altre fonti autorevoli affermano che la nostra regione è fra le peggiori per la qualità dell’aria che respiriamo, non solo limitatamente all’area “padana” ma estesa a tutta la costa romagnola, anche questa è qualità della vita.
La rete dei servizi, basata fondamentalmente sul sistema della cooperazione comincia ad annaspare, causa l’aumento del sistema contributivo che incide pesantemente sul costo del lavoro. L’UDC riconosce nella piccola e media impresa l’ossatura del nostro sistema economico e pensa che il sostegno a questa rete di imprese, spesso a carattere familiare, sia la chiave per dare nuovo impulso all’economia. Centralità della persona che impone la tutela della vita (tutta la vita), della salute, della libertà di educazione. Sussidiarietà tesa a valorizzare il ruolo della famiglia quindi fiscalità regionale improntata al principio del quoziente familiare. Solidarietà che induce a farsi carico dei problemi di chi ha più bisogno di essere aiutato dalla comunità. Questi, in estrema sintesi, i punti essenziali del programma del nostro candidato a Presidente dell’Emilia Romagna (dove l’UDC si presenta da sola), ma sono anche i punti che l’UDC ha voluto inserire, ad esempio, nel programma della regione Piemonte e che la candidata Bresso ha sottoscritto precisando che “… ci si asterrà da interventi normativi contrari a questi principi”.
Ovviamente è impossibile svilupparli nel poco spazio a disposizione.
A livello nazionale sembra prospettarsi un’ennesima crisi che coinvolge i partiti ed in parte le istituzioni, rimettendo in campo fortemente una questione morale che sembrava fino a poco tempo fa un problema esclusivo della destra. Come valuti questo momento cupo della politica italiana e come pensi che si possa venirne a capo?
Che fino a poco tempo fa fosse un problema esclusivo della destra lo affermava solo qualcuno ed, evidentemente, si sbagliava così come si sbagliava chi riteneva che il problema si sarebbe dissolto con la fine della “prima Repubblica”.
Credo sia necessario fare un po’ di tara circa tutte le notizie che vengono sparate a ritmo impressionante sui mezzi di informazione. Occorre tuttavia massima fiducia nella magistratura anche se, qualche volta, lei stessa ci mette del suo nel rendere difficile questo rapporto, troppe sono le persone danneggiate o persino rovinate da inchieste che poi non sono approdate a niente. Forse se ne viene a capo con una educazione severa e costante alla legalità e all’onestà, con una maggiore partecipazione e impegno da parte di tutti, magari restituendo ai cittadini la possibilità di eleggere i propri rappresentanti. L’UDC è l’unico partito ad avere sempre osteggiato l’abolizione delle preferenze sulle schede elettorali. Altri, a parole, adesso lo affermano ma nessuno, quando ne ha avuto la possibilità, lo ha fatto realmente ne, ad oggi, mostano l’intenzione di farlo. Certo gli strumenti non risolvono da soli i problemi ma, qualche volta, potrebbero dare una mano.
In consiglio comunale l’UDC non è rappresentata, ma è indubbio che l’opposizione a Casola attualmente stia svolgendo in maniera attiva ed energica il proprio ruolo, fatto completamente nuovo per l’ultimo decennio di vita politica casolana. Come giudichi l’azione dell’opposizione?
Alle elezioni del 6/7 giugno 2009 l’U.D.C. si è presentata sostenendo la candidatura a Sindaco di Fabio Piolanti. Non ha mai avanzato richieste di avere garantita una rappresentanza qualunque fosse stato il risultato del voto quindi si sente pienamente rappresentata dal gruppo consiliare che da quelle elezioni è scaturito. Vorrei precisare che, nella fase di preparazione della lista, io personalmente ho preso contatto con alcune persone senza mai pormi il problema del partito al quale appartenessero e senza mai chiedere loro alcuna professione di fede. M’interessava solo la loro “serietà” e capacità. Due sono state elette e questo mi ha assolutamente soddisfatto. Periodicamente, e in ogni caso prima di ogni Consiglio comunale, ci ritroviamo per scambi di idee e per esaminare l’Ordine del Giorno quindi condivido pienamente l’azione della minoranza. Magari bisognerà migliorare nella comunicazione verso i cittadini, forse non è sufficiente internet.
Chiedo scusa se sforo lo spazio concessomi ma devo dire che non sono d’accordo con il vostro giudizio su “l’ultimo decennio di vita politica casolana ”. Nella legislatura 2004-2009 l’U.D.C. è stata presente in consiglio comunale con tre consiglieri sui quattro della minoranza. Nonostante i problemi di salute che hanno impedito la presenza fisica del capogruppo Emilio Giacometti, egli ha sempre garantito il necessario supporto al suo gruppo che ha saputo essere sempre attento e puntuale sui problemi di interesse della comunità casolana. E’ vero che non molto è emerso fuori delle pareti della sala consiliare, ma questo appartiene alle “possibilità” dei vari partiti e il nostro, purtroppo, non è mai stato una potenza neppure nei tempi passati. Sarebbe tuttavia utile anche una maggiore presenza da parte degli organi di informazione.
Pensi ci possano essere le condizioni per avere una UDC casolana più “visibile” nei prossimi anni?
La considero assolutamente una priorità però non so dirti se potranno verificarsi le condizioni per farlo. Di certo posso garantire che c’è grande spazio per tutti coloro che avessero voglia di impegnarsi e che credono nei valori della persona, della vita (tutta la vita), della famiglia e della solidarietà, valori che appartengono alle radici cristiane del nostro Paese e dell’Europa. E’ un appello ed un invito che faccio, consapevole che è la prima condizione per raggiungere l’obiettivo posto dalla tua domanda. Chiunque fosse interessato può contattarmi. Non servono tesserati ma impegno. Grazie!
Intervista a cura di Riccardo Albonetti e Fabio Bittini
Ovviamente è impossibile svilupparli nel poco spazio a disposizione.
A livello nazionale sembra prospettarsi un’ennesima crisi che coinvolge i partiti ed in parte le istituzioni, rimettendo in campo fortemente una questione morale che sembrava fino a poco tempo fa un problema esclusivo della destra. Come valuti questo momento cupo della politica italiana e come pensi che si possa venirne a capo?
Che fino a poco tempo fa fosse un problema esclusivo della destra lo affermava solo qualcuno ed, evidentemente, si sbagliava così come si sbagliava chi riteneva che il problema si sarebbe dissolto con la fine della “prima Repubblica”.
Credo sia necessario fare un po’ di tara circa tutte le notizie che vengono sparate a ritmo impressionante sui mezzi di informazione. Occorre tuttavia massima fiducia nella magistratura anche se, qualche volta, lei stessa ci mette del suo nel rendere difficile questo rapporto, troppe sono le persone danneggiate o persino rovinate da inchieste che poi non sono approdate a niente. Forse se ne viene a capo con una educazione severa e costante alla legalità e all’onestà, con una maggiore partecipazione e impegno da parte di tutti, magari restituendo ai cittadini la possibilità di eleggere i propri rappresentanti. L’UDC è l’unico partito ad avere sempre osteggiato l’abolizione delle preferenze sulle schede elettorali. Altri, a parole, adesso lo affermano ma nessuno, quando ne ha avuto la possibilità, lo ha fatto realmente ne, ad oggi, mostano l’intenzione di farlo. Certo gli strumenti non risolvono da soli i problemi ma, qualche volta, potrebbero dare una mano.
In consiglio comunale l’UDC non è rappresentata, ma è indubbio che l’opposizione a Casola attualmente stia svolgendo in maniera attiva ed energica il proprio ruolo, fatto completamente nuovo per l’ultimo decennio di vita politica casolana. Come giudichi l’azione dell’opposizione?
Alle elezioni del 6/7 giugno 2009 l’U.D.C. si è presentata sostenendo la candidatura a Sindaco di Fabio Piolanti. Non ha mai avanzato richieste di avere garantita una rappresentanza qualunque fosse stato il risultato del voto quindi si sente pienamente rappresentata dal gruppo consiliare che da quelle elezioni è scaturito. Vorrei precisare che, nella fase di preparazione della lista, io personalmente ho preso contatto con alcune persone senza mai pormi il problema del partito al quale appartenessero e senza mai chiedere loro alcuna professione di fede. M’interessava solo la loro “serietà” e capacità. Due sono state elette e questo mi ha assolutamente soddisfatto. Periodicamente, e in ogni caso prima di ogni Consiglio comunale, ci ritroviamo per scambi di idee e per esaminare l’Ordine del Giorno quindi condivido pienamente l’azione della minoranza. Magari bisognerà migliorare nella comunicazione verso i cittadini, forse non è sufficiente internet.
Chiedo scusa se sforo lo spazio concessomi ma devo dire che non sono d’accordo con il vostro giudizio su “l’ultimo decennio di vita politica casolana ”. Nella legislatura 2004-2009 l’U.D.C. è stata presente in consiglio comunale con tre consiglieri sui quattro della minoranza. Nonostante i problemi di salute che hanno impedito la presenza fisica del capogruppo Emilio Giacometti, egli ha sempre garantito il necessario supporto al suo gruppo che ha saputo essere sempre attento e puntuale sui problemi di interesse della comunità casolana. E’ vero che non molto è emerso fuori delle pareti della sala consiliare, ma questo appartiene alle “possibilità” dei vari partiti e il nostro, purtroppo, non è mai stato una potenza neppure nei tempi passati. Sarebbe tuttavia utile anche una maggiore presenza da parte degli organi di informazione.
Pensi ci possano essere le condizioni per avere una UDC casolana più “visibile” nei prossimi anni?
La considero assolutamente una priorità però non so dirti se potranno verificarsi le condizioni per farlo. Di certo posso garantire che c’è grande spazio per tutti coloro che avessero voglia di impegnarsi e che credono nei valori della persona, della vita (tutta la vita), della famiglia e della solidarietà, valori che appartengono alle radici cristiane del nostro Paese e dell’Europa. E’ un appello ed un invito che faccio, consapevole che è la prima condizione per raggiungere l’obiettivo posto dalla tua domanda. Chiunque fosse interessato può contattarmi. Non servono tesserati ma impegno. Grazie!
Intervista a cura di Riccardo Albonetti e Fabio Bittini