INTERVENTI SULL’EX CONVENTO DELLE SUORE DOROTEE
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- Scritto da Alessandro Righini
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SISTEMATO IL TETTO DELLA CHIESA DEL “PIO SUFFRAGIO” ( S.TA LUCIA) A fine Dicembre si sono conclusi gli importanti lavori di manutenzione straordinaria del tetto della chiesa del “Pio Suffragio” ( o delle Suore , o di S.ta Lucia che dir si voglia) iniziati in Novembre per iniziativa della Fondazione Card. Giovanni Soglia con la collaborazione della ditta Gentiledile e dello Studio Tecnico Cantagalli-Spada.
Il tetto della chiesa da tempo era sotto osservazione per una serie di segnali di deterioramento del coperto che si manifestavano soprattutto a seguito delle piogge. Ad un certo punto il nuovo Consiglio di Amministrazione, nominato da S.Ecc il Vescovo Mons. Tommaso Ghirelli il 16 Settembre 2015, ha convenuto che non era possibile procrastinare ulteriormente un intervento risanatore ed ha deciso di affrontare il previsto gravoso impegno finanziario e di procedere ai lavori di restauro necessari.
Ottenuti i vari permessi sono iniziati i lavori che, grazie all’efficienza ed alla collaudata esperienza della ditta Gentiledile e della studio Cantagalli-Spada , oltre che alla fortunata e provvidenziale contingenza di una stagione straordinariamente mite ed insolitamente esente da fenomeni atmosferici importanti, sono stati portati a termine con una certa celerita e nel pieno rispetto delle più ottimistiche previsioni.
La chiesa del Pio Suffragio dunque potrà assolvere in piena sicurezza alla sua funzione di cappella privilegiata da molti fedeli che, anche grazie alla sua posizione centrale nel paese, la visitano durante la giornata per vivere un breve momento di pausa e di riflessione spirituale. In occasione della sistemazione del tetto si è anche provveduto a riattivare l’uso delle due piccole campane, una delle quali risale all’anno 1816. Per il lavoro di risistemazione delle campane la ditta Gentiledile e la ditta Lasifaber non hanno richiesto alcun compenso ed ha prestato la sua collaborazione gratuita anche Italo Fiorentini. A tutti costoro va il nostro riconoscente ringraziamento. In questa occasione, in relazione al mantenimento delle condizioni di fruibilità della chiesa , è doveroso ricordare anche il preziosissimo, costante, gratuito e silenzioso contributo fornito delle due signore volontarie: Franca Cantoni e Giuseppina Camurani che da anni, con dedizione encomiabile, si impegnano ogni giorno nella gestione della chiesa, unitamente al servizio di raccolta di panni usati nei locali dell’adiacente convento. A loro va il ringraziamento sincero e riconoscente della Fondazione card. Giovanni Soglia e della intera comunità parrocchiale.
A proposito di ebraismo
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- Scritto da pier ugo acerbi
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La religione ebraica è, tra le religioni monoteiste che esprimono un dio personale, quella più stimolante per l’intelletto. La continua rilettura dei testi sacri, di per sé, non è un pratica nel solo ebraismo, tuttavia è solo nell’ebraismo che, di volta in volta, viene accompagnata dalla rielaborazione interpretativa dal credente. Lo scopo di questo esercizio è trovare la “matematica del creato”. Il devoto è infatti convinto che la chiave per la comprensione del significato profondo del Verbo Divino, quello che oltrepassa la lettura esplicita del testo sacro, si trova nella scienza dei numeri. Pertanto si impegna costantemente ad elaborare, all'interno della parola, della frase, della pagina, dell’intera Torah, un algoritmo in grado di restituire “…il nucleo, la vera essenza dell’universo”.
Contemporaneamente a tutto questo, è cresciuta una particolare tradizione educativa, intrinsecamente legata ad uno specifico stile di vita, che nei secoli parrebbe aver portato ad una selezione elitaria basata sulla capacità del pensiero. La tesi ha un aspetto in qualche modo misurabile prendendo come metro di osservazione l’analisi statistica dei dati riguardanti il Premio Nobel.
Il popolo ebraico, tra residenti in Israele e le varie comunità sparse in giro per il mondo, è composto da circa 13 milioni di persone; sostanzialmente lo 0,2% dell’intera popolazione mondiale. Ebbene si deve constatare come nelle materie scientifiche come fisica, chimica e medicina, gli scienziati ebrei che hanno ricevuto il premio Nobel sono quasi il 25% del totale. Se poi prendiamo in considerazione il dato riguardante l’economia, la percentuale balza al 40%.
Un ornitologo casolano
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- Scritto da Roberto Rinaldi Ceroni
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PER RIPARTIRE – IL 15 APRILE 300.000 EURO PER CASOLA
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- Scritto da Alessandro Righini
- Categoria: Sport
Sabato 22 Febbraio in un incontro nel cinema Senio si è fatto il punto sulla situazione sportiva e calcistica giovanile ad un anno dalla frana del campo sportivo. Presenti il sindaco Iseppi, il pres. ASD Casola Calcio Simone Visani, il presidente del Comitato Forza Casola Paolo Visani, il sottosegretario del Consiglio Regionale Andrea Rossi, i consiglieri regionali Mirco Bagnari, Gianni Bessi, Manuela Rontini, il responsabile FIGC di Ravenna Claudio Bissi, il pres. CONI dell’Emilia Romagna Umberto Suprani, l’architetto Emanuele Piaia dell’Università di Ferrara. In funzione di intervistatore Riccardo Isola. Presente anche una rappresentanza significativa di pubblico.
Il sindaco Iseppi ha aperto i lavori introducendo il tema e portando ai presenti ed alle personalità intervenute i saluti della comunità casolana.
Paolo Visani ha esordito facendo il punto della situazione. Il primo obiettivo del Comitato Forza Casola è stato quello di creare una struttura alternativa che potesse sostituire il campo crollato almeno per gli allenamenti e l’attività competitiva delle squadre giovanili. Obiettivo realizzato con il campetto ricavato nell’area del parco Pertini pur con inconvenienti che ne hanno ritardato di alcuni mesi l’entrata in piena funzione a causa di problemi del manto erboso, per cui per un certo tempo si è dovuto ricorrere all’utilizzo di strutture sportive messe a disposizione dai paesi vicini. Il Comitato Forza Casola con la sua attività di sensibilizzazione ha raccolto fino ad ora circa 35.000 euro. Il campetto ne è costati 18.500. Il tutto in totale trasparenza e in occasione di questo incontro è stato distribuito un resoconto contabile dettagliato al centesimo.
Simone Visani ha rimarcato il risultato voluto ed ottenuto con tutto l’impegno dall ASD Casola Calcio, cioè quello di non interrompere l’attività calcistica delle squadre ricorrendo all’affitto delle strutture di Rivola e Castelbolognese. Nonostante tutto si è verificata qualche defezione fra i ragazzi a causa delle difficoltà di raggiungimento dei campi da gioco. Occorre pertanto trovare presto una soluzione per la ricostruzione di un nuovo campo al fine di non scoraggiare nessuno anche perché in una comunità piccola come la nostra le risorse giovanili sono limitate.
Claudio Bissi si è chiesto cosa si può concretamente fare per Casola ed in particolare cosa può fare la FGCI. I messaggi di solidarietà lanciati dalla FGCI hanno permesso di azzerare i costi federali che avrebbero pesato per 17.000 euro. Inoltre bisognerà ragionare concretamente sul luogo dove dovrà sorgere il nuovo campo. Ci sono buoni propositi della Regione per l’impiantistica sportiva che fornisce anche luoghi dove, oltre lo sport, si attua anche una azione educativa e formativa. Dunque bisognerà lavorare per questo e la FGCI farà la sua parte perché non è possibile pensare che una comunità come Casola, già abbastanza penalizzata dalla lontananza da altri centri, rimanga senza un campo sportivo.
Rock di paese
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- Scritto da Riccardo Landi
- Categoria: Parole allo specchio
Town rock o rock di paese: quel genere di musica che nutre la mente dei suoi abitanti e di chi ne coltiva l'ascolto con un malinconico senso di perdita. Un approccio agricolo che non dipende da logiche di mercato, ma da un sentimento di puro amore e rispetto per la musica.
Ci sono le storie vere. E le storie vere straordinarie. Questa, è una storia.
La gente aveva bisogno di avvicinamento, di dialogo, e non di tecnologia e legami virtuali. Lo scorrere dei giorni era complessità e disorientamento di vivere un eterno presente. Un perenne letargo esistenziale alla ricerca di un equilibrio tra vita e lavoro.
Uscirono dalla cronaca di quei giorni, parlando dei misteri che muovevano le loro vite. Forse mossi da qualcosa che li spinse ad aggrapparsi all'esistenza, e non lasciarla andare. Le loro vite, non erano come un servizio fotografico. Ma confidenza, senza conseguenza.
Da quel giorno, prese vita un'allegra follia, una meravigliosa astensione da ogni tipo di intrattenimento sociale, un respiro leggero e finalmente libero. Era il nostro concerto. Proprio nel nostro piccolo paese. Esattamente dove non c'è mai nulla. Nessun altrove geografico, proprio qua.
Fino a quel giorno, le loro vite erano scure e grigie, come l'asfalto dopo una pioggia improvvisa. Uscirono, per un po', da quell'immobilità da portone in un palazzo anonimo.
Serviva trovare un posto, gente che volesse suonare. Era necessario avere voglia di fare. Non c'era un soldo, ma non era un impedimento.
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