EXPO, un’esperienza che fa riflettere
- Dettagli
- Scritto da Cristiana Poggiali e Martina Santandrea
- Categoria: Attualita
Non trovo la necessità di spiegare il termine EXPO, anche perché sarebbe inutile. Da più di un anno veniamo continuamente bombardati dai giornali riguardo a questa esposizione universale che dopo lunghi anni è tornata in Italia, più precisamente a Milano, e in procinto di chiudersi. La cosa che probabilmente ricorderemo è soprattutto il tema, ovvero il cibo, espresso con lo slogan: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
In ogni caso, ci tengo a precisare che questo termine nacque nel XIX secolo, più precisamente nel 1851 quando il principe Alberto, marito della regina Vittoria d’Inghilterra ordinò un’esposizione universale per celebrare la monarchia inglese e le sue grandi conquiste, tra cui l’Egitto.
Ho pensato di porre l’accento su questo particolare perché, guardando le immagini relative all’esposizione di quell’anno e pensando a ciò che si può vedere all’EXPO di Milano, mi sono resa conto dei cambiamenti subiti da un evento di questa portata.
Bando alle curiosità storiche, EXPO è stata, per me, un’esperienza molto affascinante, nonostante il poco tempo a mia disposizione e i tanti padiglioni da visitare per conoscere le relative culture. Durante la mia visita ho deciso di dare la precedenza alle culture che non conoscevo e a quelle cui mi sento più vicina e che amo di più.
Nessuna risposta sul campo sportivo
- Dettagli
- Scritto da Silvano Dardi
- Categoria: Sport
Appena successo, visite e passerelle di vari pezzi grossi (politici e non), con facce di circostanza e tante promesse, poi il nulla.
Un mese fa ho inviato una mail (che aggiungo in fondo) ad alcuni parlamentari eletti sul territorio ed ai presidenti di Regione e Provincia chiedendo informazioni.
Nessuna risposta.
Certo non ho nessun titolo che possa indurre i signori interpellati, già oberati da altri mille impegni, a sentirsi obbligati a rispondere.
Sono solo un cittadino casolano che da molti anni dedica il suo tempo libero ai ragazzi che giocano a calcio.
Penso che fin dall'inizio si sia sbagliato l'approccio : una calamità di questa portata andava affrontata con mezzi eccezionali, come di fronte al crollo di una scuola, un ospedale o qualunque altra struttura essenziale di una comunità, perchè di questo si tratta. Spero che specie nei confronti degli organi politici e amministrativi si riesca a tenere viva l’attenzione, sperando che il nostro paese e i nostri ragazzi possano riavere in tempi non biblici una struttura sportiva adeguata. Vedo in giro molta rassegnazione, come se si desse per scontato che non riavremo più un campo da calcio degno di tale nome, e che i ragazzi che vogliono giocare dovranno andare via dal paese. Secondo me una squadra, una società sportiva, sono un tratto identitario di una comunità, e non dobbiamo rassegnarci a perderla.
Grazie dell’attenzione.
di seguito in questo post, la mail inviata il 5/9/15
Australia 2015
- Dettagli
- Scritto da Riccardo Landi
- Categoria: Parole allo specchio
“Alti volteggeran nel vento, d'abilissimi alfieri, gli stendardi”. Così, riporta parte del bando del Palio di Faenza.
Certo è, che gli occhi di un bambino, riescono a sconvolgere il nostro accomodamento con il mondo. Anche dall'altra parte dell'emisfero, sottosopra, in un piccolo puntino dell'Australia, Ingham e dintorni. Nel Queensland, una regione gigantesca.Un enorme distesa di campi di canna da zucchero. Non una zona infarcita di palmizi e immaginari turistici. Piuttosto, un centro rurale fuori dal mondo. Lontano, lontanissimo.
E così, nell'epoca delle testimonianze digitali, un gruppo di avventurieri è partito all'arrembaggio per questa destinazione. Un fantomatico ordine di una ventina di persone tra sbandieratori (provenienza Faenza/Reggio Emilia), musici (provenienza Faenza/Lugo/Bologna) e affini (provenienza Faenza). Sbarcati all'aurora di una fine di luglio, dopo aver attraversato mezzo mondo, per portare la propria tradizione, i propri colori, il proprio spettacolo. Apprezzato, emozionante, applaudito. Una valida collisione di culture.
Base Ingham. Un paese piccolo, molto vasto. Nato all'interno di enormi distese di campi di canna da zucchero. Tagliato dai binari dei treni che lo attraversano per la raccolta. Costruito a lato della strada che gira tutt'attorno all'Australia. Guardato a vista dalla notte, dal silenzio, dalla solitudine. Preso in ostaggio dalla natura, dai fondali dell'inconscio, da ciò che per noi non è abituale. Un piccolo paese, il cui armamento più potente, è rappresentato dalle storie delle persone che hanno scelto di fermarsi qua. Parole, sguardi, strette di mano, abbracci che rimodellano ed elaborano la versione di noi stessi. Spiazzandola, spostandone i confini. Da fiaba, l'esistenza di una scuola con due alunni, fratello e sorella, più sette insegnanti.
MISERICORDIA: NON SOLO TAXI SANITARIO
- Dettagli
- Scritto da Alessandro Righini
- Categoria: Attualita
Sabato 12 e domenica 13 Settembre la nostra Fraternita della Misericordia, come ogni anno, ha organizzato alcuni incontri con i Casolani per ravvivare e mantenere attivi i rapporti con la popolazione e presentare le novità della propria attività sociale. Gli incontri si sono concretizzati in un gradito e partecipato appuntamento conviviale con la cittadinanza agli Olmatelli la sera del sabato e con una serie di manifestazioni, la domenica, nel cortile dell’ex convento dei Cappuccini fra le quali ricordiamo: il combattutissimo torneo di calcetto per ragazzi di varie età nel nuovo campo allestito in quell’area dalla parrocchia con l’aiuto di numerosi volontari, il pranzo di mezzogiorno servito sotto la rinnovata tettoia che precedentemente copriva il pallaio, vari intrattenimenti per i bambini presenti, la classica tombolata, la benedizione delle auto ed infine la S.ta Messa sempre nella nuova area coperta dalla tettoia.
In tutto questo contesto, in cui rimane preminente l’accento posto sul ruolo strategico e fondamentale che la benemerita Misericordia ricopre a favore di tutta la nostra comunità per ciò che concerne i collegamenti con le strutture sanitarie del distretto, della provincia, della nostra regione e delle regioni vicine, è emerso evidentissimo, in questa edizione della festa, l’impegno che la Misericordia negli ultimi anni sta prodigando tramite i propri volontari a favore dei giovani e delle strutture idonee ad ospitare iniziative pubbliche a favore del nostro paese.
assegnazione case popolari a Casola Valsenio e Riolo Terme
- Dettagli
- Scritto da spekkietto
- Categoria: Cronaca
Pagina 42 di 64