Un libro dedicato da Luciana Baruzzi ai bambini di ieri e di oggi, con l’augurio di giorni sereni
La “direttrice” Luciana Baruzzi presenterà la sera del 22 Aprile, nella sala Biagi Nolasco, il suo ultimo libro: “La Giulietta rossa”. L’abbiamo affettuosamente chiamata “direttrice” perché è con questo nome che noi Casolani solitamente la indichiamo in ricordo della sua lunga attività di dirigente del plesso scolastico di Casola e Riolo.
Luciana Baruzzi, come sappiamo, quasi ogni anno dà alle stampe un suo libro di racconti su personaggi e ricordi della vita passata della nostra vallata e quest’anno, proprio in virtù del ruolo ricoperto in tanti anni di professione, ha voluto dedicare questa sua nuova fatica (o … piacere) , al mondo della scuola di un tempo.
Le prime due sezioni del libro “La mia scuola narrata dai bambini” e “ La mia scuola narrata dai maestri “ con la collaborazione di bambini e maestri di allora ha fatto emergere un quadro caratterizzato da un grande desiderio degli alunni di apprendere, dal forte interesse delle famiglie per la scuola e dal modo di sentire da parte dei maestri il proprio lavoro come una missione ancor prima che una professione.
Nella terza sezione “Sguardo sul territorio” si susseguono i racconti della vita di un tempo dove il tema della scuola si affaccia per sfumare poi in altri argomenti in cui sono protagonisti bambini e la vita e le attività, essenzialmente agricole ed a volte quasi primitive della nostra vallata.
Nella quarta sezione “La guerra non si dimentica” viene lasciato spazio ai ricordi di un’epoca cruciale per la nostra vallata: la guerra ed il passaggio del fronte, con tutto quanto di tragico ma anche di coraggio e forza d’animo con cui le nostre famiglie affrontarono quei terribili momenti.
La “Giulietta rossa” - come viene sintetizzato in una nota di copertina - fa rivivere la scuola di un tempo, quando bambini ed raggiungono la scuola a piedi, a cavallo, in auto o sulla Norton, la moto dalla livrea nera e dal gran rombo. Quando in un fondo sui Gessi il fieno è trasportato in modo primitivo su un grande ramo di quercia, che fa da slitta.
Il mistero della vita è scoperto dai piccoli per intuizione, mentre il ricordo della guerra resta sempre vivo nei grandi.
Il libro, come quelli precedenti, si presta ad una piacevole lettura. Il formato è quello rettangolare a cui Luciana Baruzzi da tempo ci ha abituati e la copertina è “affrescata” da Laura Rondinini.
Alessandro Righini