La benedizione di Ranu Kao
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- Scritto da Riccardo Landi
- Categoria: Attualita
Sbandieratori, musici e... in Cile
La notte scorsa ho sognato, ero un bambino. Il mio nome era Beniamino, e per qualche giorno, ho sconfitto l'abitudine al buio e alla densità del silenzio. Intravisti come la faccia luminosa della luna, i miei eroi, erano Alfieri del Niballo.
La Serena, interno giorno:
Quella notte, cominciò con lo sbarco in terra Cilena del gruppo Faentino.
Un totale di 19 persone. Un insieme di musici, sbandieratori veri e diversamente veri, e pregevoli accompagnatori.
Un viaggio partito in pullman da Faenza e arrivato a Venezia. Successivamente decollato con voli in serie: Venezia/Madrid – Madrid/Santiago - Santiago/La Serena. Atterrato finalmente nella IV regione di Coquimbo.
Testa bassa e PEDALARE
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- Scritto da Filippo Cantagalli
- Categoria: Sport
Ma quando nei weekend vedi il parcheggio del cimitero e il parcheggio del campo sportivo zeppi di auto dotate di porta bici il messaggio è chiaro. Sono tutti appassionati di mountain bike residenti in quelle zone pianeggianti, e si trasferiscono qui da noi per pedalare nel verde, nei boschi, nei sentieri, lontano dallo smog e dal traffico, cose che il viziato mondo cittadino non può offrire.
Casola è una piccola realtà, certo, fa quello che può, con i tempi che corrono è sempre più difficile trovare risorse economiche per promuovere certe attività, ragion per cui servono passione e spirito di iniziativa, sono questi i sani principi per i ragazzi del team di mtb Alfredo Oriani asd.
LO SPARVIERO DELLE STELLE
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- Scritto da Steve
- Categoria: Parole allo specchio
LoSpekkietto ha da sempre dato spazio agli artisti locali che si cimentano nelle forme d’arte a loro più congeniali. Per questo numero abbiamo deciso di presentarvi la penna e la matita di Stefano Poggi di Borgo Rivola, conosciuto come una delle menti della società dei carri Extra. Ho parlato di penna e matita per dire che Stafano non solo è l’autore del racconto ma ne è anche l’illustratore. Alla mia domanda quale racconto illustrato gli sarebbe piaciuto pubblicare, ha risposto senza esitazione, Lo sparviero delle Stelle.
LO SPARVIERO DELLE STELLE
L’SM 79 “Sparviero” del babbo di Tonino era partito con il suo carico di siluri verso l’Africa, per dar fastidio a quegli inglesi che, senza saperne il motivo, andavano mandati via da lì. Non era bastato dirglielo, serviva proprio che ci andasse suo babbo; d’altronde anche quando a lui chiedevano di fare qualcosa non la faceva mai, ma nessuno lo aveva mai minacciato con gli aerei. Il fatto è che se anche era così lontano, probabilmente aveva saputo che aveva marinato la scuola, perchè era da un pò che non gli rispondeva alle lettere. Che fosse arrabbiato sul serio? E dire che aveva tante cose da dirgli! Sentiva sempre solo parlare della Guerra, ma lui voleva raccontagli di Agnese, di com’era bella e di come quasi l’aveva salutata l’altro giorno. Quasi non era mica poco, visto che lei era bella bella, con i genitori con il macchinone e i soldi, almeno così dicevano tutti. Suo babbo salutava tutti in modo strano e impettito, non capiva il perchè ma tutti avevano paura di quella famiglia li. Non capiva come visto che a lui, Agnese, non faceva paura per niente. Anzi. Lo faceva sentire perso, ma non aveva paura. Ecco si, quando guardava le sue lentiggini si sentiva sperduto come un omino nello Spazio.
UNDERGROUND Cos’è accaduto?
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- Scritto da speleopolis.org
- Categoria: Cronaca
Si è chiuso domenica 3 novembre, l'incontro internazionale di speleologia "Casola 2013 Underground “C'è qualcosa che dovresti sapere” dopo cinque incredibili giornate.
Vent’anni fa nasceva Nebbia ’93 a Casola Valsenio, il primo raduno “moderno” speleologico.
Eccoci qua dopo due decenni.
Mi capita spesso di raccontare l’evento ad amici della bassa e mi trovo a dover rispondere alla domanda “Uno speleo che?!”. La risposta è sempre molto concisa “un esploratore di grotte”. E’ difficile spiegare al mondo oltre Casola quello che il raduno porta nella nostra comunità. Non si tratta solo di un grande evento. E’ una condizione nell’aria che cambia. Una frizzante adrenalina che pervade gli abitanti e gli speleologi che arrivano da lontano. Una magia che fa diventare tutti più solidali.
Il paese si risveglia e si ripopola magicamente per qualche giorno. Sembra che tutto avvenga in un lampo: alcuni giorni prima si intravedono loschi figuri girovagare per il paese. In quei momenti chiunque passi da Casola, anche un finanziere, viene scambiato per uno speleologo. A poco a poco nascono capannoni come funghi, in poche ore, vengono allestite sale, locali, segnaletica ovunque, scenografie bizzarre, mostre. Poi veniamo invasi da pacifici stranieri.
Mia nonna mi diceva: “Arriva La Nebbia?”. E come la nebbia che arriva all’improvviso con un vento da nord arrivano loro a portare uno sprizzo di vita nuova alle nostre giornate.
Dal mulino ad acqua alla bici a idrogeno. Storia di Franco Tozzi
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- Scritto da Michele Righini
- Categoria: Cultura
“Un imprenditore serio non deve pensare solo all'immediato, ma mettersi in opera guardando al domani, avendo come orizzonte figli e nipoti. Questa mentalità è vincente; chi mi lavora accanto comprende che questa visione positiva del mondo è in grado di generare buoni frutti per il presente e un terreno fertile per il domani”.
Letta fuori contesto potremmo prendere questa frase per la dichiarazione di intenti di un giovane che si va lanciando con entusiasmo e un pizzico di idealismo nel famelico mondo degli affari. L'affermazione si trova invece nelle pagine conclusive del libro Franco Tozzi. Qualcosa abbiamo fatto, pubblicato dalla casa editrice Itaca di Castel Bolognese, in cui il giornalista e scrittore Fabio Cavallari (ma su chi sia l'autore diremo due parole più tardi...) racconta l'avventura imprenditoriale del casolano Franco Tozzi, che di anni ne conta oggi 77 (e quindi giovane, con tutta la buona volontà, giovane non può essere definito) e che quell'aspirazione è riuscito a metterla in pratica e allo stesso tempo a mantenerla come ideale da perseguire, dal momento che continua a guidare la propria azienda con la filosofia della continua ricerca di nuove sfide e nuove soluzioni con cui vincerle. Prova ne sia la bici a idrogeno citata nel titolo del nostro articolo, non una curiosità fine a se stessa ma una delle tante novità che il Gruppo Tozzi sta sperimentando in vista di più ampie applicazioni future.
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