PELLEGRINI CASOLANI A PIEDI DA CASOLA VALSENIO AD ASSISI E DA LORETO AD OSIMO
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Little red riding hood, “cinque ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla”
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- Scritto da Lospekkietto
- Categoria: Cultura
Eccoci a presentare un nuovo gruppo di Casola, a dimostrazione che il nostro paese ha una buona tradizione di gruppi da mantenere solida.
Anzitutto chi siete?
Bè, che dire, siamo “cinque ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla”, no dai scherzo.. siamo 5 semplicissimi ragazzi che amano la musica(sfortunatamente siamo rimasti senza bassista)! ma anzitutto ci presentiamoci di persona! lorenzo cardelli come cantante, martino menetti e giacomo ricciardelli alle chitarre e filippo manfreda alla batteria! con l’aggiunta di un fonico d’eccezione ovvero edoardo santandrea! eccoci qua! molto immaturi per il momento ma in fondo ci sta !!
Il vostro nome è Little red riding hood, piuttosto bizzarro e, per chi non conosce l’inglese, piuttosto incomprensibile. Quale è la ragione di questa scelta?
Qui la faccenda è complicata! Cercavamo un nome originale e che catturasse l'attenzione della gente! Pensavamo alle grandi band cercando di capire se il nome era veramente ciò che distingueva una band! Subito quel nome pensavamo di averlo trovato nei “rewind”! Poi pensandoci su l'idea era banale e forse scontata... qualcosa facile da dimenticare! Così abbiamo pensato che magari un nome un po' più lunghetto fosse la chiave! Cosi dopo una lista interminabile di nomi impossibili abbiamo trovato quello più asssurdo, ovvero, “cappuccetto rosso” (in inglese) “little red riding hood”!!
Daniele Faziani masterclass in Belgio
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- Scritto da Riccardo Albonetti
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Nei giorni 11-14 maggio Daniele Faziani è andato in trasferta in Belgio e più precisamente nella città di Anversa, presso il Conservatorio superiore di musica della città, per effettuare un master class di sassofono nella classe del maestro Hans De jong.
Che tipo di esperienza è stata?
Una bella esperienza professionale ed umana, certamente non nuova avendo già testato in altre sedi la pratica dei masterclass; tuttavia il contesto ed il luogo sono stati molto stimolanti ed utili, inoltre non mi era ancora capitato d'insegnare anche solo per pochi giorni il mio strumento in un paese straniero.
Che differenze hai notato tra la didattica dell'insegnamento dei due paesi?
Quello che ho potuto verificare è sicuramente un buon interesse alla sperimentazione nel campo della musica contemporanea anche a livello didattico; per loro appare assolutamente normale suonare musica non necessariamente tradizionale. La musica contemporanea in Italia fatica maggiormente a fare breccia perché patisce ancora un grosso carico di pregiudizio e molto spesso nei nostri conservatori la pratica di suonarla è più affidata alla buona volontà dei docenti che ad una convinzione didattica. È certo che per eseguire tali composizioni le difficoltà tecniche e le problematiche strumentali non variano da paese a paese perché gli studenti hanno caratteristiche d’apprendimento simili alle nostre. In parole povere se sei dotato, sarai bravo sempre e comunque, se non lo sei si sentirà in qualsiasi angolo del pianeta,a prescindere da quale nazionalità appartenga l’orecchio che ti ascolta.
I PINI: un problema
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- Scritto da Roberto Rinaldi Ceroni
- Categoria: Attualita
Chi arriva a Casola sulla provinciale da nord ha sott'occhio e in sequenza questi elementi del paesaggio: il cimitero, i pini incombenti sulla carreggiata, il condominio disabitato mattone a vista.
Desolante. Soprattutto per un paese che sulla qualità paesaggistica gioca una carta importante del suo richiamo turistico.
Il cimitero è lì da metà dell'800 e non si tocca. Il condominio resterà lì per secoli. I pini...
Quelli danno e daranno sempre problemi. L'abbiamo visto in occasione delle copiose nevicate che scosciano intere branche facendole crollare sulla strada. Con rischi sulla viabilità. Ma basta anche meno neve perchè la chioma l'accumuli per poi farla schiantare ogni tanto quando supera un certo peso. Con rischi sulla viabilità. Lo vediamo anche tutti i giorni sull'asfalto della carreggiata e sotto i piedi di chi cammina sul vialetto pedonale. Il problema lì è dato dalle radici che crescono molto superficiali creando cunette e gibbosità per niente simpatiche per chi ci gira o ci cammina sopra. Aspetti positivi? I pinoli. Ricordo Giovanni della Benzina che si era costruito un attrezzo per raccattarli. Adesso i pinoli arrivano dalla Cina e costano poco ( e non sanno di niente).
Non mi viene da dire nient'altro di buono su quei pini.
Il pino domestico (pino da pinoli, pino a ombrello, in botanica Pinus pinea) è una conifera introdotta in Italia probabilmente dagli etruschi e che i romani poi assunsero come pianta simbolica ma, soprattutto, da loro usata negli arsenali marittimi per la loro flotta da guerra. E' il caso delle pinete di Ravenna il cui impianto risale a quell'epoca e a quello scopo.
INTENSOFIABESCO Tutti gli eventi dell’estate casolana 2014
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- Scritto da Fabio
- Categoria: Eventi
La novità che salta subito all’occhio è la mancata programmazione di una nuova edizione del Mercatino Serale delle erbe nei venerdì di luglio e agosto. Dopo ben trentadue anni il Mercatino lascia il posto ad una nuova formula che vuole rafforzate la Festa delle erbe e quella della Lavanda negli ultimi due week-end di giugno. Proposte che fino allo scorso anno erano circoscritte al Giardino officinale delle erbe e che quest’anno sono state ripensate, interessando nuovi spazi tra cui il centro del paese con espositori erboristi e prelibatezze enoculinarie. Una scelta, quella di interrompere il mercatino tradizionale, probabilmente inevitabile, viste le carenze delle ultime edizioni; così come inevitabili, a parer nostro, alcuni accorgimenti da apportare alle nuove proposte. Difficile riuscire a convogliare gente in paese durante le calde giornate di giugno, meglio limitare le iniziative alle serate del venerdì e del sabato. Ma anche apprezzamento per una piazza Sasdelli dal sapore nomade curata con stile dall’ass.ne dei Creativi sopra la Media. Un altro suggerimento su cui abbiamo riflettuto riguarda la possibilità di riportare il cinema in piazza all’aperto, tuttavia consapevoli del fatto che probabilmente ci siano costi e/o attrezzature insostenibili o al momento non disponibili.
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