Abbiamo deciso di intervistare Maurizio Nati, uno dei casolani maggiormente rappresentativi della Pro-loco sin da quando nel 1974 è stata fondata. Maurizio non ricopre incarichi ufficiali nell’associazione ma, da quanto è emerso anche dalle assemblee pubbliche dei mesi scorsi, è parso chiaro che rappresenta il maggiore motore pensante della Pro-loco...
Proprio per questo ci è sembrato opportuno porgergli alcune domande sulla Festa di Primavera appena passata, lui che per via della sua esperienza, può vederla con maggiore chiarezza, evidenziando quegli elementi di innovazione e di successo e sottolineando gli aspetti da migliorare.
Anzitutto vogliamo spendere alcune parole su Maurizio Nati: in rare occasioni ci era capitato di vedere una persona tanto legata all’associazione di cui ha fatto parte, da cui è rimasto fuori per un certo periodo e che ha comunque supportato e nella quale adesso è tornato. Una passione per la Pro-loco che combacia perfettamente con la passione per il nostro paese, Casola.
Casola da promuovere all’esterno non per vendere un prodotto ma per dimostrare agli altri quanto il nostro paese sia bello e da apprezzare, ricco di risorse e di sorprese, un paese in cui passare le giornate, del quale godere appieno, anche per la Festa di Primavera.
Detto questo, passiamo alle domande.
Ci è molto piaciuta l’idea del mercato, suddiviso in varie sezioni
Un’idea che ha riscosso un buon successo. L’intenzione inoltre è quella di caratterizzare ancora di più il mercato, cercando di evitare il bazar e selezionando invece gli espositori sui temi legati alla Festa come può essere appunto il mercato dei fiori in consonanza con la Primavera o la parte dedicata agli artisti, visto il carattere propriamente artistico della Festa di Primavera.
Inoltre pensiamo che il mercato debba giustamente coinvolgere una fetta sempre più ampia del centro abitato così che Casola diventi anche una scenografia piacevole e parte integrante della Festa.
Una possibile idea per il futuro è quella di creare dei giardini fioriti nell’area del parco Cavina, collegata a Casola paese delle erbe officinali, ma è ancora un’idea da sviluppare e discutere.
Abbiamo però notato l’assenza del Giardino Officinale
È vero, ma il già notevole impegno del Giardino non ha permesso che venisse allestito un banco. Il Giardino però era aperto ed ha accolto i tutisti interessati
Abbiamo riscontrato un notevole afflusso allo stand gastronomico anche se abbiamo recepito qualche lamentela per i prezzi non sempre popolari.
Lo stand ha funzionato molto bene, abbiamo fatto un buon incasso e le pietanze proposte erano di qualità. È nostra idea quella di caratterizzare sempre più anche i cibi che offriamo ai visitatori, proponendo magari menù alle erbe o ai fiori, visto il crescente utilizzo di questi in gastronomia. L’obiettivo da raggiungere è quello di organizzare una Festa di Primavera completamente incentrata sugli elementi che caratterizzano maggiormente il nostro territorio, quindi le erbe, i fiori. Tutto inserito nel contesto di una manifestazione artistica. I turisti ai nostri giorni non vogliono più un’offerta generica e confusa ma vanno in cerca di un “prodotto” ben definito e di qualità.
La sfida dei prossimi anni è questa.
Avete già fatto un bilancio?
La Festa di Primavera da molti anni a questa parte ha sempre costituito una voce in perdita, per via delle molte spese (ad esempio la pubblicità) che si devono affrontare e delle non sempre numerose entrate. Credo si debba puntare sul taglio di alcune spese e sulla ricerca di strategie per incassare di più, penso ad esempio ad una ristorazione più “tipica” per incentivare la gente ad pranzare e cenare negli stand. Un pareggio nei prossimi anni è possibile
L’ultima nota dolente, la mancanza di un punto informativo
Purtroppo è vero, ma la Pro-loco si è costituita pochi mesi fa, giusto il tempo per organizzare la festa nei suoi punti fondamentali. Nel discorso più generale di promozione di Casola è doveroso che i prossimi anni questo punto sia presente.
La grande sorpresa di questa edizione della Festa è stata la sfilata notturna.
Vi confesso che appena ha iniziato a sfilare il primo carro ho provato una fortissima emozione. Quando si sono accese le luci ed è iniziata la musica ho avuto alcuni minuti in cui sono rimasto come bloccato emotivamente. Era una sfida, Beppe Sangiorgi ne aveva parlato tanti anni fa e quest’anno abbiamo tentato. Dico grazie anche alle società dei carri per l’ottimo lavoro fatto. Direi un esperimento ben riuscito, anzi direi che la sfilata notturna dovrà rimanere una costante della Festa. Credo che nei prossimi anni si possa pensare di fissare la data della sfilata diurna al 25 aprile e quella notturna al 30 aprile. Ovviamente ci sono anche in questo caso cose da sistemare e migliorare, ad esempio pensare a rendere via Roma più buia per valorizzare di più i carri.
Anche dal punto di vista del pubblico l’affluenza è stata molto positiva, oltre le aspettative.
Molto bello anche lo spettacolo della Segavecchia, finalmente valorizzata
Sicuramente, lo spettacolo degli artisti di strada ha aggiunto valore, l’effetto scenico è stato molto bello e il pubblico ha partecipato numeroso ed ha apprezzato di più una tradizione propria del nostro paese e della festa stessa.
Per il prossimo anno si può pensare a trovare un’altra sede al rogo per poter dare la possibilità agli spettatori di godere ancora di più dello spettacolo. Inoltre penso si debba fare in modo che la sfilata diurna, quella della mattina, trovi maggiore coinvolgimento, magari facendo partecipare attivamente i bambini e i ragazzi.
Ci è parso inoltre che la Festa abbia coinvolto positivamente molte associazioni
L’associazionismo casolano, pur non vivendo un momento felice, risponde sempre molto bene.
Dobbiamo rinnovare la “formazione” della cucina dello stand per motivi di età, ma sono sicuro che ce la faremo. È bene dire che la Pro-loco non deve però ricorrere troppo ad altre associazioni, per non farle sentire in obbligo e per non creare difficoltà.
L’ultima domanda ovviamente è incentrata sulla polemica a proposito della giuria e del verdetto
Personalmente io non sono al corrente nè di come sia stata scelta la giuria nè da chi. Io ho solamente accolto i giurati.
Al di là di tutto però penso sia giunto il momento per un tavolo di confronto che riveda il regolamento, che discuta di tutte le questioni annesse alla sfilata dei carri, una discussione seria dalla quale escano regole condivise e trasparenti. Rimane aperta anche la questione sui criteri di scelta della giuria, ad esempio quali esperti chiamare?
In ultimo però voglio dire che mi pare giusto che le società dei carri, per l’impegno che ci mettono per mesi, debbano avere il diritto ad un verdetto che motivi con profondità le scelte fatte dalla giuria, anche per dare alle società stesse la possibilità di imparare dai propri errori.
Sarebbe opportuno che non si rimandasse il tavolo di confronto al prossimo anno, ma che prendesse il via adesso che la discussione è ancora accesa e le idee sono molte.
La discussione è proseguita su altre questioni non strettamente legate alla Festa di Primavera, che magari troveranno spazio in altre interviste sui prossimi numeri del giornale.
Ringraziamo Nati per la disponibilità e la franchezza.
Roberta Faziani e Riccardo Albonetti