Di seguito riportiamo una serie di considerazioni riguardanti l’organizzazione della Festa di Primavera 2007. Tali valutazioni nascono dalla raccolta di opinioni e sentimenti riscontrate a posteriori tra i casolani, e ci è sembrato opportuno riportarle.
Il Mercato suddiviso in modo tematico per le diverse vie casolane poteva essere una bella idea. Peccato però che nella via dei fiori non fosse presente il Giardino delle Erbe, così da poter promuovere la vera, se non unica, risorsa turistica del luogo, Casola non è forse il “Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati”?! Mentre nella via dedicata agli artisti, gli artisti non erano forse pochi?! Piazza Sasdelli inoltre è risultata troppo vuota rispetto alle vie circostanti.
Lo stand gastronomico della palestrina proponeva piatti di buona qualità, tuttavia i prezzi sono risultati poco popolari e verso le 19 del 25 aprile, alcune portate (tra cui le patate fritte) erano già esaurite. Forse per la troppa affluenza?!
La sfilata pomeridiana dei carri allegorici si è protratta per ore causa l’enorme ritardo nella partenza del secondo carro. Anche le bande in ragione di questo ritardo non hanno potuto chiudere le sfilate con la consueta esibizione finale, che avrebbe dovuto coinvolgere tutti e tre i corpi bandistici presenti, in piazza Oriani. E’ stata notata anche una scarsa correttezza (verso il pubblico e verso il lavoro di tre mesi) di molti figuranti, sempre pronti ad ogni sosta a mettersi a fumare, bere birra e saltar giù dal carro, causando ulteriori ritardi.
L’allestimento di mostre (Omar Sagrini e Circolo Fotografico) e delle principali vetrine dei negozi ha contribuito in modo positivo a creare l’atmosfera della festa. Il tanto acclamato rilancio dell'offerta turistica, tuttavia, non ha previsto nemmeno un punto informativo e promozionale al centro della festa.
La giuria popolare, ha riscosso una grande affluenza di votanti, contenti di poter esprimere un loro giudizio sui carri di gesso. Lo dimostra il fatto che oltre 400 persone hanno partecipato all’iniziativa, molti dei quali non casolani. Alcuni suggerimenti, ad esempio una sola urna in cui inserire la propria preferenza, saranno sicuramente tenuti in considerazione il prossimo anno, sempre che ci sia data la possibilità di ripeterla.
Il sabato sera ha rappresentato una novità che sicuramente sarà da riproporre anche in futuro, visto il riscontro positivo suscitato. Infatti, la sfilata notturna dei carri allegorici è stata particolarmente emozionante, luci e musica formavano un binomio perfetto che non poteva lasciare indifferenti.
Finalmente il rogo della Segavecchia è stato pensato all’interno del contesto della festa così da poter essere seguito da un numero maggiore di spettatori, i quali hanno potuto assistere ad un suggestivo spettacolo accompagnante il rito.
Da non dimenticare il successo della Festa dell’Hill Party, in questa nuova formula al centro del paese. Le danze in Piazza che hanno coinvolto diverse generazioni, hanno concluso una serata riuscita.
Il verdetto stilato dalla giuria ha provocato l’indignazione delle due società perdenti, in quanto non è stata redatta una classifica che prevedesse l’assegnazione del secondo e del terzo posto, congedando le società con poche righe di giustificazione per la mancata vittoria. Ciò ha messo in difficoltà Paride nella lettura del verdetto, così da impedirgli di creare la giusta suspance. La nostra supposizione è che ai componenti della giuria non fosse stata spiegata chiaramente la procedura standard di premiazione.
Roberta Faziani e Fabio Bittini
Lo stand gastronomico della palestrina proponeva piatti di buona qualità, tuttavia i prezzi sono risultati poco popolari e verso le 19 del 25 aprile, alcune portate (tra cui le patate fritte) erano già esaurite. Forse per la troppa affluenza?!
La sfilata pomeridiana dei carri allegorici si è protratta per ore causa l’enorme ritardo nella partenza del secondo carro. Anche le bande in ragione di questo ritardo non hanno potuto chiudere le sfilate con la consueta esibizione finale, che avrebbe dovuto coinvolgere tutti e tre i corpi bandistici presenti, in piazza Oriani. E’ stata notata anche una scarsa correttezza (verso il pubblico e verso il lavoro di tre mesi) di molti figuranti, sempre pronti ad ogni sosta a mettersi a fumare, bere birra e saltar giù dal carro, causando ulteriori ritardi.
L’allestimento di mostre (Omar Sagrini e Circolo Fotografico) e delle principali vetrine dei negozi ha contribuito in modo positivo a creare l’atmosfera della festa. Il tanto acclamato rilancio dell'offerta turistica, tuttavia, non ha previsto nemmeno un punto informativo e promozionale al centro della festa.
La giuria popolare, ha riscosso una grande affluenza di votanti, contenti di poter esprimere un loro giudizio sui carri di gesso. Lo dimostra il fatto che oltre 400 persone hanno partecipato all’iniziativa, molti dei quali non casolani. Alcuni suggerimenti, ad esempio una sola urna in cui inserire la propria preferenza, saranno sicuramente tenuti in considerazione il prossimo anno, sempre che ci sia data la possibilità di ripeterla.
Il sabato sera ha rappresentato una novità che sicuramente sarà da riproporre anche in futuro, visto il riscontro positivo suscitato. Infatti, la sfilata notturna dei carri allegorici è stata particolarmente emozionante, luci e musica formavano un binomio perfetto che non poteva lasciare indifferenti.
Finalmente il rogo della Segavecchia è stato pensato all’interno del contesto della festa così da poter essere seguito da un numero maggiore di spettatori, i quali hanno potuto assistere ad un suggestivo spettacolo accompagnante il rito.
Da non dimenticare il successo della Festa dell’Hill Party, in questa nuova formula al centro del paese. Le danze in Piazza che hanno coinvolto diverse generazioni, hanno concluso una serata riuscita.
Il verdetto stilato dalla giuria ha provocato l’indignazione delle due società perdenti, in quanto non è stata redatta una classifica che prevedesse l’assegnazione del secondo e del terzo posto, congedando le società con poche righe di giustificazione per la mancata vittoria. Ciò ha messo in difficoltà Paride nella lettura del verdetto, così da impedirgli di creare la giusta suspance. La nostra supposizione è che ai componenti della giuria non fosse stata spiegata chiaramente la procedura standard di premiazione.
Roberta Faziani e Fabio Bittini