Apro la discussione sui carri con una personalissima analisi senza pretese aspettando i vostri più svariati commenti.
Soc. PESCHIERA 'Le Colonne d'Ercole': come sempre il loro carro raggiunge lo scopo, mandare e far recepire un messaggio, se i carri sono nati come mezzi di comunicazione il primo punto deve essere la chiarezza, tutte le figure erano facilmente comprensibili.
Soc. PESCHIERA 'Le Colonne d'Ercole': come sempre il loro carro raggiunge lo scopo, mandare e far recepire un messaggio, se i carri sono nati come mezzi di comunicazione il primo punto deve essere la chiarezza, tutte le figure erano facilmente comprensibili.
Belle le torri, ma nel complesso l'impatto scenico del carro è risultato completamente sbilanciato. Quasi impresentabile il davanti, forse hanno pensato che le vele creassero più distacco con le altre figure. Leggermente eccessivi i colori.
Se la giuria considera predominante il lato comunicativo del carro vincono.
Soc. INPUT 'Alla fine dei giorni': Se la Peschiera ha il suo forte nella comunicazione la Input è imbattibile nella parte scenografica. Anche quest'anno gli abiti e le figure creavano una scena completa e armonica, quasi una unica gigante natura morta.
Forse eccessiva l'assenza di colore, avrei fatto risultare di più la struttura.
Per quello che riguarda la relazione ed il tema li reputo troppo difficili e poco immediati.
In conclusione: un bellissimo carro che non fa però centro nel comunicarci un'idea, ma ci crea una forte emotività.
Se la giuria considera predominante il lato scenografico e strutturale vincono.
Soc. SISMA 'Non nascondete ai vostri occhi': La sisma mi ha sorpreso. Il carro era strutturalmente buono e curato anche nei dettagli (cosa che gli altri anni era un pò buttata via), belle le figure (a Piddu il premio di migliore figurante), fantastiche e innovative le foto bendate. Sembrano sempre leggermente indietro rispetto alle altre società, però il loro progetto è completo e bilanciato in tutte le sue parti (struttura, costumi, relazione e messaggio) non eccede in nessun punto, ma allo stesso tempo soddisfa tutti i criteri.
Se la giuria considera predominante la completezza e l'equilibrio fra gli elementi vincono.
Mandaro (Matteo Cenni)