La musica balcanica e klezmer dell’ormai blasonata KLEZ GANG nata a Casola Valsenio richiamano atmosfere che possono ricordare atmosfere slave e zingare.
E' certamente un popolo strano quello che designa il ieri e il domani con la stessa parola, che non ha un verbo per tradurre il termine 'avere' (bisogna comporlo con un 'a me è, a te è...). Un popolo nel quale non esiste il concetto di eredità. Ogni zingaro deve costruirsi il suo patrimonio da solo.
Gli zingari sono, come gli ebrei, un popolo in costante diaspora, senza precisa dislocazione geografica: un popolo senza patria, l'unico popolo del mondo senza patria - e quindi anche l'unico popolo al mondo che non abbia mai combattuto una guerra.
Anche questi pochi dati esemplificativi sono in relazione con tutta la musica che conosciamo e apprezziamo in forma indiretta, attraverso le 'rielaborazioni' di classici come Brahms o in forma diretta ad esempio attraverso i film di Emir Kusturica Underground e le Temps des Gitanes con la musica della Banda per matrimoni e funerali di Goran Bregovic.
Nel caso KLEZ GANG troviamo l'influenza dello stile delle bande militari dell'impero ottomano: siamo di fronte ad una musica ibrida ai confini del mondo in un cocktail irresistibile di musiche balcaniche ricche di echi arabi, turchi e mediorientali in un turbinio di ritmi che le forniscono un certo 'groove' che la rende sempre riconoscibilissima. La musica ricorda anche quelle bande, che entravano in servizio in occasione di funerali e matrimoni. Tipico è del resto il ritmo trascinante e 'sporco' con cui sono specializzati gli ottoni con i loro reiterati 'riff' a velocità e volume crescente.
La Klez Gang prossimamente sarà.
11/6/2006 Lido degli Estensi (FE) nel centro
16/6/2006 Corte di Giarola – Collecchio (PR)
27/6/2006 Fusignano (RA) – Enoteca “Rosso di Sera”