La perplessità è lo stato d'animo che mi ha accompagnato prima della visione del Codice da Vinci, blockbuster realizzato da Ron Howard tratto dall'omonimo best-seller di Dan Brown (43 milioni di copie vendute). Normale! Il fenomeno mass-mediatico creato da questa uscita non ha precedenti. Si è calcolato che saranno circa 800 i milioni di spettatori, cifra ineguagliabile se sarà confermata. Che porta molti spettatori a giudicare relativamente male la grande maggioranza delle trasposizioni cinematografiche di libri famosi e meno famosi. Esempi lampanti possono essere “Il Signore degli Anelli” (Tolkien-Jackson) e “Shining” (King-Kubrick).
Non penso riguardi solo me, ma un qualsiasi spettatore amante del libro sceneggiato può essere riluttante. Comunque, appena finito di vedere il Codice, non posso che essere in disaccordo con me stesso: splendido! Vado per ordine cercando di riassumerlo in poche parole: un professore in simbologia religiosa deve risolvere un misterioso omicidio avvenuto al Louvre, con l’aiuto di una giovane poliziotta scoprirà segreti religiosi di devastante portata. Il cast è stellare: Tom Hanks (Forrest Gump, Philadelphia) e Audrey Tautou (Il favoloso mondo di Amelie) sono i protagonisti coadiuvati egregiamente da Paul Bettany(A Beautiful Mind, Master and Commander), Jean Reno(Leon, I Fiumi di Porpora) e Ian Mckellen(Il Signore degli Anelli, X-Men). In conclusione, il film merita assolutamente di essere visto, anche senza aver letto il libro (sono sicuro che molti altri correranno ad acquistarlo dopo la visione per i mille segreti nascosti o non evidenziati da Ron Howard). Volevo ora concentrare l’attenzione verso le tante polemiche giornalistiche e i tanti appelli rivolti dalla chiesa per convincere il mondo a non assistere al film. Perché tutto questo? Con l’aiuto della rete telematica provo a chiarire alcuni aspetti evidenziati dalla Chiesa Cattolica come “bufale” che potrebbero convincere molti spettatori a non essere così fiduciosi nei loro confronti (l’accusa principale):
- Le lastre che compongono la piramide di vetro del Louvre sono 673 (altri dicono 793) e non 666 come scritto nel libro (riferimento numerico all’Anticristo scritto nell’Apocalisse).
- Atti ufficiali dichiarano che l’Inquisizione ha bruciato meno di 100 donne (streghe). Nel romanzo si parla di 5 milioni…
- Il nome Maddalena non è proibito dalla chiesa.
- La crocifissione non è invenzione degli antichi romani, ma era già stato usato come strumento di supplizio molti anni prima dai greci e da altri popoli.
- La Confraternita dell’Immacolata Concezione non è composta da monache ma da uomini laici.
- Il Priorato di Sion fu fondato in Francia nel 1956 da un disadattato che non raccolse più di 15 adepti. Secondo Brown sarebbe una Società Segreta fondata dai Crociati nel 1099, avrebbe praticato il culto di Maria Maddalena e avrebbe avuto nelle sue fila anche Leonardo e Botticelli.
- Sempre secondo l’autore, per la fede cattolica alcuni fini possono giustificare un peccato grave. Non è assolutamente vero!
- Leonardo dipinse “L’Ultima Cena” descrivendo il momento in cui Gesù annuncia che uno dei suoi sta per tradirlo. Secondo Dan Brown gli apostoli sono sconvolti perché hanno appena saputo che la moglie di Gesù (Maria Maddalena) diventerà il capo della Chiesa. Nel quadro sarebbe alla destra di Gesù ma, se così fosse Leonardo si sarebbe dimenticato Giovanni!
Ho ridotto al minimo le teorie del libro, le tanto contestate tesi che hanno scatenato polemiche accesissime soprattutto per la spericolatezza delle teorie che ribaltano i dogmi fondamentali della Chiesa Cattolica, assumendo come punto di partenza i Vangeli apocrifi, in particolare quello attribuito a Filippo, dove si asserirebbe che Maria Maddalena era la compagna di Gesù e gli avrebbe dato una prole. Non solo. Fuggita in Francia per difendersi dalle persecuzioni, la donna sarebbe nientepopodimeno che la progenitrice della dinastia regale dei Merovingi, sul trono di Francia dal 450 al 750 d.C. .Da qui l’equazione Santo Graal- Sangue Reale (Sang/Real). Senza dimenticare le accuse pesantissime contenute nel testo contro il Vaticano e in particolare l’organizzazione religiosa dell’Opus Dei, di aver ucciso tutti quelli che abbiano cercato di custodire il segreto fino ai giorni nostri. Con conseguenti critiche da parte di gruppi cattolici, ma anche con la scelta dell’Opus medesima di non polemizzare. In definitiva tutte le accuse fatte dall’autore non sono provate, la storia risponde ad ogni opinione fatta sul Codice da Vinci. Ma allora quali sono i motivi? Perché la Chiesa ha fatto di tutto in modo che i suoi fedeli non andassero a vedere il film? Se tutte queste accuse sono false quali sono i motivi che hanno spinto la Chiesa ad una battaglia mediatica di tali proporzioni? È un caso che il libro più letto degli ultimi anni (e il caso cinematografico seguente) e “La passione di Cristo” di Mel Gibson accusino la veridicità dei testi sacri? Sicuramente l’intrigante trama del Codice da Vinci, costruita come una caccia al tesoro dove le opere d’arte nascondono codici, mappe e dilemmi è il punto di forza. Non si può comunque ignorare che molti lettori cerchino risposte alle domande di sempre. Domande alle quali sarà sempre difficile dare una risposta e alle quali si potrebbero attribuire mille significati. Il dibattito è aperto anche sullo spekkietto.

P.s. non è stato facile per me scrivere questo articolo. Ho dovuto tralasciare diversi riferimenti fondamentali. Potrei citare il fatto, storicamente provato, che ai tempi di Cristo era un’abitudine comunissima il matrimonio, oppure che nei famosi Vangeli apocrifi non è mai citato Giovanni, quindi Leonardo dipinse veramente Maria Maddalena… Certo è che non è giusto ( per quanto mi riguarda) cercare di dottrinare i fedeli alla censura del film (o del libro). Si tratta pur sempre di un’opera di fantasia! È questo l’aspetto fondamentale.

Manuel Andreotti
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