Nell'ambito dell'ultimo incontro della Consorteria dei Ceroni che si tiene ogni anno a Casola Valsenio, o in altri luoghi come Serina nel bergamasco, nella data, o dintorni, di S. Giacomo Apostolo, quest'anno abbiamo avuto la sorpresa della presentazione di ben due opere edite in questi giorni. La prima dell'amico Renato Ceroni, dal titolo Il casato Ceroni, edita a cura della Consorteria, l'altra di Baroncini Cristina: Il potere di una Consorteria: i Ceroni della valle del Senio (secoli XV-XVII).
Tralasciando di trattare del libro ponderoso di Renato Ceroni che riteniamo indicato per iniziati nel campo della genealogia e che comunque non potrebbe riscuotere la curiosità della maggioranza dei nostri lettori, diremo qualcosa sul libro della dott.ssa Baroncini, che è specificamente riguardante le vicende della Consorteria qui nella valle.
Il libro trae origine dalla tesi di laurea dell'autrice conseguita nel marzo di quest'anno all'Università di Bologna. Su suggerimento del prof. Andrea Padovani, cui va anche il merito di avere proposto questo argomento alla laureanda, e del prof. Corrado Benfatti che coi suoi suggerimenti ha dato una valida mano per quest'opera, la dott.ssa Baroncini ha potuto presentare all'assemblea dei Ceroni quest'agile lavoro che sarà di indubbio valore per tutti i futuri storici della valle e in special modo a quanti si interessano in specifico alla storia dei Ceroni.
Il libro si compone di soli quattro capitoli nel primo dei quali c'è un quadro chiaro e sintetico della situazione nelle regioni pontificie nel XV secolo, le vicende del grande scisma d'Occidente, brevi accenni alle famiglie degli Alidosi, dei Manfredi, dei Riario e loro rispettive signorie, e la breve dominazione del Duca Valentino, Cesare Borgia.
Nel secondo capitolo si approfondisce la situazione fragile del potere pontificio e dei poteri locali, la giurisdizione dei castelli del contado, e in particolare quello di Casola, e gli scontri fra le fazioni, comprese le vendette private. Conosciamo così la potenza militare della Consorteria.
Il terzo tratta dei guelfi e ghibellini e dell'origine del Casato Ceroni con riferimenti ai vari documenti per ora accessibili. Le gesta di validi personaggi Ceroni e il loro declino alla perdita della concordia interna del gruppo.
Il quarto parla delle varie famiglie del Casato, la lotta sanguinosa fra loro per la supremazia, i vari fatti d'arme in cui sono coinvolti e in particolare dello stemma del Casato e dei motti delle varie famiglie.
Non manca un cenno anche agli uomini illustri fra i quali va ricordato il Card. Giovanni Soglia Ceroni e l'indimenticabile prof. Augusto Rinaldi Ceroni che tanto amore ha profuso per il proprio paese.
Il libro, di facile lettura, è quanto di meglio attualmente possiamo avere sulla documentazione di questa Consorteria, ben condividendo il pensiero del prof. Padovani che prevede un lungo lavoro di ricerca per meglio documentarsi su questa singolare Consorteria, che pur senza patenti di nobiltà e con modesti mezzi di fortuna seppe impegnare alla fine del XVI secolo e le forze del Papa e quelle del Gran Duca di Firenze coalizzate fra loro, prima di vedere fiaccata per sempre la sua gloria e preminenza nella nostra valle.

Don Giancarlo Menetti
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