Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione del Sindaco di Casola, Giorgio Sagrini, riguardante la formazione delle classi per l'anno scolastido 2005-2006, dichiarazione rilasciata in seguito a una lettera delle organizzazioni sindacali.
Dichiarazione di Giorgio Sagrini, Sindaco di Casola Valsenio:
'Ho ricevuto in questi giorni la lettera preoccupata delle organizzazioni sindacali della scuola di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Ravenna, sulla costituzione delle classi per l'anno scolastico 2005/2006.
Nella lettera si rileva che, per effetto della legge finanziaria 2005, nel prossimo anno scolastico si riproporrà lo stesso numero di cattedre e posti esistenti senza tenere conto dell'aumento di alunni e studenti, delle necessità derivanti dall'inserimenti di alunni stranieri e della maggiore presenza di alunni diversamente abili (a livello provinciale da 876 a 921).
La conseguenza di questa scelta è facilmente comprensibile:
- classi più numerose,
- meno classi a tempo pieno,
- maggiori difficoltà per la scuola pubblica,
- meno ore per gli alunni diversamente abili.
A Casola Valsenio - secondo quanto segnalato dalle organizzazioni sindacali - non verrà concesso lo sdoppiamento dell'attuale classe 1^ (già inspiegabilmente costituita come unica classe nell'anno scolastico 2004/2005) in due 'classi seconde' a tempo pieno. In tal modo verrà perpetrata una situazione che, già nel corso del corrente anno scolastico, sta creando non poche difficoltà dal momento che ci troviamo di fronte ad una prima classe con più di 25 alunni, tra cui un alunno diversamente abile e alcuni alunni stranieri.Ed è significativo che questa decisione - per niente accettabile - si verifichi in una situazione che vede, in provincia di Ravenna, l'attivazione di appena 35 delle 90 classi a tempo a pieno richieste dai genitori. E nelle future classi seconde, a fronte di 84 richieste, verranno attivate soltanto 39 classi a tempo pieno.
Nel nostro istituto Comprensivo - sempre secondo la nota delle OOSS - non è stata concessa una classe prima.
Alla luce di tutto ciò esprimo la più ferma contrarietà per queste decisioni che penalizzano ulteriormente la scuola casolana, e accolgo senz'altro l'invito delle organizzazioni sindacali per un'azione anche delle Istituzioni locali per difendere la qualità e il valore della scuola pubblica'.