Passeggiavo per Imola e sono capitato davanti a un cartello che pubblicizzava la mostra dei quadri di Nicola Pozzi, al bar 'Ai Giardini' in via Orsini. La mostra è stata inaugurata venerdì 4 dicembre ma è ancora visitabile, e ne vale la pena.
Infatti spinto da campanilismo casolano e curiosità sono entrato e ho visto una quindicina di opere davvero interessanti, tutte in bianco e nero ('Black and White Story' è il titolo della mostra) dipinte con tecnica minimale ma (anzi, forse proprio per questo) affascinante. Non conosco il materiale usato da Nicola, e i dettagli tecnici mi interessano poco, ma quello che mi ha colpito è come pochi segni in nero possano fare intravedere, immaginare, figure intere, mondi quasi. Una sorta di evocazione in cui l'immagine, quindi il significato, emerge come fantasma in negativo dallo sfondo latteo. O, al contrario, solo minimi dettagli bianchi bucano lo schermo completamente buio. Mi è piaciuta in particolare 'In continuo viaggio', anche se non giurerei sulla precisione del titolo, proprio perchè rimanda anche nel significato a un qualcosa che sta al di là non solo dello spazio del quadro, ma anche del tempo, costituente fondamentale di ogni viaggio al pari dello spazio stesso.
Perdonate la banalità, la frammentarietà e la sveltezza di questa annotazioni, ma ci tenevo a esprimere il piacere provato per questo incontro casuale. E naturalmente ci tenevo a fare molti complimenti a Nicola, che spero possa avere tante altre occasioni di mostrare le sue capacità e possa comunque continuare questa attività che di certo, i quadri lo dimostrano, lo appassiona.
Michele Righini
Perdonate la banalità, la frammentarietà e la sveltezza di questa annotazioni, ma ci tenevo a esprimere il piacere provato per questo incontro casuale. E naturalmente ci tenevo a fare molti complimenti a Nicola, che spero possa avere tante altre occasioni di mostrare le sue capacità e possa comunque continuare questa attività che di certo, i quadri lo dimostrano, lo appassiona.
Michele Righini