I consumi energetici di casa possono essere ridotti considerevolmente utilizzando saggiamente riscaldamento, illuminazione ed elettrodomestici. Basta poco per salvaguardare l’ambiente e il proprio portafogli.

1. Non regolare il riscaldamento mai oltre i 20° (come previsto dalla legge 10/91 sul risparmio energetico), per ogni grado in più i consumi crescono del 7%.
2. Se stai ristrutturando casa, installa doppi vetri termoisolanti: un migliore isolamento termico dell’edificio significa un considerevole risparmio....


3. Fai una regolare revisione della caldaia: se questa è in perfetta efficienza consuma circa il 5% in meno.
La Finanziaria prevede incentivi per chi rende energeticamente più efficiente la propria casa installando doppi vetri, impianti ad alta efficienza energetica, pannelli solari: utilizziamoli.
4. Utilizza lampadine a fluorescenza e non a incandescenza (quelle tradizionali): avrai un risparmio annuo di circa 63 euro per un appartamento di 100 mq.
5. Spegni le luci non necessarie, ad esempio passando da un ambiente all’altro, puoi ridurre sino al 30% i tuoi consumi per l’illuminazione.
6. Se puoi, sostituisci il tuo vecchio frigorifero con un nuovo modello ad alta efficienza energetica: nel 2007, approfittando dell’incentivo (fino a 200 euro) previsto in Finanziaria, risparmi sull’acquisto e anche la tua bolletta sarà più leggera.
7. Spegni sempre TV, Hi-Fi e videoregistratori anziché lasciarli in stand-by, poichè non è vero che in stand-by il consumo è nullo: può arrivare sino al 20% del consumo dell’apparecchio quando è in funzione.
8. Accendi lo scaldabagno solo prima di far la doccia (o quando serve effettivamente acqua calda): puoi abbattere sino al 50% i relativi consumi.


UNA FINANZIARIA PER KYOTO


Al fine di poter ottemperare agli obblighi di Kyoto, l'Italia deve contenere le emissioni medie nel periodo 2008-2012 entro 486,01 MtCO2eq/anno.
L'inventario nazionale delle emissioni di gas ad effetto serra evidenzia che al 2004 le emissioni totali (583,33 MtCO2eq) sono aumentate del 12% rispetto ai livelli del 1990 (519,79 MtCO2eq).
Pertanto la distanza che ci separa dal raggiungimento dell'obiettivo di Kyoto è pari a 97,32 MtCO2eq.

Secondo una stima dell'Oko Institute per l'intera UE, il risparmio e l'efficienza energetica unitamente al ricorso alle fonti rinnovabili potrebbero comportare un taglio del 37,5% delle emissioni totali (12,5% per una maggiore efficienza del condizionamento termico degli edifici (riscaldamento e raffreddamento), 3% per l'uso di produzione elettrica da fonti rinnovabili, 3% per l'uso delle rinnovabili nel condizionamento termico, il 3% per un uso più efficiente dell'elettricità negli usi generici e del 5% per l'efficienza energetica per usi domestici).

Nel settore del terziario, le possibilità riguardano la riduzione del 4% delle emissioni totali per la maggiore efficienza nel riscaldamento e nel raffreddamento degli edifici oppure dei processi nel settore dei servizi, un'ulteriore riduzione delle emissioni del 3% per il possibile uso di fonti energetiche rinnovabili mentre l'uso più efficiente dell'elettricità potrebbe contribuire con una ulteriore riduzione del 4%.

Sfruttando queste potenzialità l'Italia potrebbe ridurre di circa 219 MtCO2 le proprie emissioni entro il 2020 rispondendo all'esigenza riconosciuta di ridurre di oltre il 30% le emissioni totali a quella data.

Le misure introdotte nella finanziaria 2007 a sostegno del raggiungimento di questo obiettivo sono: la detrazione fiscale al 55% per gli interventi di risparmio energetico negli edifici e l'installazione di pannelli solari, i 45 milioni di euro per la costruzione di edifici con un fabbisogno energetico più basso di almeno il 50% di quello attuale, la detrazione fiscale fino a 200 euro per l'acquisto di frigoriferi ad alta efficienza, la detrazione fiscale fino a 1.500 euro per ogni motore elettrico ad alta efficienza installato nel 2007, la deduzione fiscale del 36% per l'adozione di sistemi di illuminazione ad alta efficienza per le piccole imprese, i 600 milioni di euro in tre anni per favorire la produzione diffusa di energia e lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

Ulteriori tagli possono essere effettuati intervenendo sui trasporti, settore responsabile di oltre il 30% delle emissioni totali.
In particolare si stima che azioni a favore dei trasporti pubblici e su rotaia possa comportare una riduzione del 6% delle emissioni totali ed un ulteriore 7% per l'uso di mezzi e carburanti meno inquinanti.

Le misure introdotte in finanziaria 2007 che vanno in questa direzione sono: il contributo fino a 80 euro per ogni auto inquinante eliminata nel 2007 e rimborso dell'abbonamento annuale ai mezzi pubblici del proprio Comune se non si acquista un altro veicolo, 150 milioni di euro per la trasformazione di auto inquinanti a Metano o GPL e incentivi e sgravi sulle tasse di circolazione per l'acquisto di auto a emissioni ridotte, riduzione del 20% dell'accisa sul GPL e 90 milioni di euro per incrementare l'utilizzo dei biocarburanti, 420 milioni di euro l'anno per la qualità dell'aria nelle città (con provvedimenti che contribuiscono anche a ridurre le emissioni di gas serra) e 270 milioni di euro l'anno per la mobilità sostenibile.
Ministero dell’Ambientee della Tutela del Territorio e del Mare
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