A tutti voi, milioni di persone che vi ingozzate, ogni sera, di reality-show, voglio esprimere il mio abnorme senso di nausea che mi create pensarvi spalmati sul vostro comodo divano, mentre cercate di ritrovare il senso della vostra vita, ormai completamente anestetizzato e inaridito da quel cocktail surreale chiamato televisione.
Voi, che subite ogni sera la vita degli altri, cercando di ritrovarvi disperatamente, voi, costretti alla rassegnazione per sentirvi vivi, in questo mondo di morti.
A tutti voi, che vi identificate con il culo di una misera ragazza fallita che sproloquia sulle regole del mondo, sì, proprio a tutti voi dico che, se quello è il mondo, allora tenetevelo!
Mi turba il pensiero di vedervi incollati con il muso allo schermo, nel vano e disperato tentativo di respirare, anche solo per un secondo, un grammo dell’atmosfera che sprigiona il tubo catodico.
Non siete ormai più nessuno, loro sono ologrammi che esistono solamente perché siete voi a desiderarlo. Siete voi che li avete creati, siete voi che li avete pretesi, ed eccoli, impeccabili, senza sbavature, con i difetti messi al punto giusto, per illudervi che la loro vita è la realtà e la vostra non vale più niente.
Ormai non volete che il sogno finisca, perché il vero reality della vostra vita è atroce, è un abisso dal quale cercate di sfuggire uncinado le unghie, ma ormai la sua forza vi sta trascinando inesorabilmente in un baratro dove regna il nulla. Ed ogni giorno è sempre peggio, ma non ve ne accorgete, perché vi tiene in vita solo una macchina fatta di felicità altrui, di“indimenticabili” esperienze che gli altri vivono, che sorridono, che piangono, che si prendono a pugni. La vita degli altri si è oramai impossessata della vostra, ve l’hanno iniettata nelle vene, spacciandovela come unica linfa per uscire dalla grigia normalità di tutti i santi giorni, che vi sta stremando!
Continueranno a vendervela e voi sarete costretti a comprarla, perché non potrete più farne a meno.
Perché rinunciare a sognare quando il sogno te lo servono su un piatto d’oro? E’ stato un colpo troppo duro il giorno in cui avete realizzato lucidamente che la felicità appartiene solo agli altri.
Allora avete deciso di comprarli, i sogni, a buon mercato, in fondo il prezzo era veramente stracciato!.
Non vi interessa più se la felicità è quella di un altro, basta che ve la faccia almeno vedere, anche solo annusare per un minuto. Domani avrete bisogno di un’altra dose, ma sapete dove e come comprarla. Il pusher vi aspetta, sul vostro divano!
A tutti voi, milioni di anime annientate dai desideri altrui, dico che poco mi importa del vostro giudizio sul queste poche righe deliranti e intrise di arroganza! Non m’importa se mi state odiando o mi state compatendo, non m’importa se mi state ignorando, non m’importa se mi state deridendo, perché io, per voi, non esisto!


Tiziano R.

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