Qualche tempo fa la nostra scuola elementare ha avuto la felice opportunità di ospitare due scrittori: Cristiano Cavina e Silvia Roncaglia.
Con queste poche righe vogliamo comunicare ai lettori del giornale le nostre impressioni e ringraziare i nostri ospiti.

Per gli alunni della scuola elementare è stata una settimana vivace ed intensa perché la lettura di brani e libri dei due scrittori ha rivelato due mondi immaginari diversi e ricchi, magici ed affascinanti .
I bambini hanno intuito che ogni scrittore racconta …….ed ascoltarli arricchisce perché le loro parole illuminano angoli della realtà che altrimenti rimarrebbero oscuri o ci fanno guardare da altri punti di vista i fatti e i personaggi di tutti i giorni.
E’ il caso del nostro piccolo paese che nei racconti di Cristiano assume un aspetto quasi epico con quei personaggi tratteggiati in modo da diventare indimenticabili……..
O dei piccoli fatti che capitano ai bambini che nei libri di Silvia si arricchiscono di risate e simpatia oltre che di tenerezza e fantasia.
Così, dopo aver letto le loro pagine di carta, è stato bello incontrarli in carne ed ossa, per cercare di scoprire i loro segreti e farci confidare i loro trucchi……………………….


14 febbraio: incontro con l’autore Cristiano Cavina.

Sei arrivato un po’ in anticipo, quasi a voler dire: “Era tanto che aspettavo questo momento!”
Portavi con te un sorriso e la “saccoccia” dei tuoi libri.
Anche i bambini ti aspettavano.
Era da tempo che ascoltavano e leggevano le avventure di “Casaccia”, di Nonno Gustì e nonna Cristina, di Zio Tartan e Nicolina…Si preparavano ad incontrarti.
Qualcuno ti aveva già visto dietro il bancone, intento a infornare e sfornare pizze, nell’alone bianco di farina, fra l’aroma dell’origano e del pomodoro…
Altri ti avevano forse incrociato per strada, senza sapere chi eri, solo un ragazzo
come tanti.
Ma tutti, proprio tutti, ti avevano accompagnato nelle tue peripezie in “Turboberta”, mentre sfrecciavi per le strade di Casola facendo le impennate per farti notare.
E ti avevano visto giocare nel cortile della Misericordia o nello sterrato con “Donna”, “Bomba” e “Peter Cammello”, ti avevano aiutato a costruire quella casa sull’albero, (che poi era in terra) e insieme a te avevano tremato, forse, nel vedere la “Gulmarina”, con il teschio di mucca in mano e i suoi gatti al seguito.
E tutti avevano palpitato del tuo stesso giocoso entusiasmo, gustando il fascino dell’avventura mentre costruivi il sommergibile con i bidoni della spazzatura o andavi alla ricerca di un ipotetico tesoro nascosto in fondo al lago.
Emozioni e sensazioni potenti ma leggere “come il battito veloce delle ali di una libellula”…sprazzi di un’infanzia mai perduta…chi meglio di loro poteva capirti?
Hanno assaggiato i tuoi libri “a piccoli morsi”, perché poi potranno gustarli appieno quando saranno un po’ più grandi, eppure hanno sentito il sapore dei luoghi del loro paese e il profumo dei personaggi, della gente….”la zènt ed Chèsla”…Nomi così familiari, così “domestici”…che emozione veder stampato in un libro un pezzo della loro vita, della nostra vita, e percorrere le pagine con la sensazione di trovarci dentro anche una parte della nostra storia.
Ti hanno fatto tante domande perché i bambini sono curiosi: volevano sapere qualcosa in più di te, di come nasce un libro, di come si scopre, un giorno, di voler fare lo scrittore.
Sembrava loro impossibile che qui, proprio qui, a Casola, si fosse avverato un sogno così grande…un bambino che aveva frequentato la loro stessa scuola (e che forse era emozionato a tornare fra quelle mura dopo tanti anni!), un ragazzo che aveva vissuto una storia semplice e così simile a quella di tanti altri…era diventato uno scrittore VERO!
E sono stati ad ascoltarti con gli occhi sgranati, mentre leggevi il tuo racconto (scritto apposta per noi!) dove parlavi di te bambino, alle prese con numeri e parole, dietro un banco, qui a scuola, e delle lunghe ricreazioni del tempo pieno e dei giochi con gli amici, alla scoperta di un universo tutto da esplorare.
I bambini hanno colto una cosa importante: il mondo appartiene a loro, basta guardarlo e rivestirlo di sogni e di giochi… E’ così che i fatti quotidiani si trasformano in eventi quasi epici, e diventano storie da ricordare.
Forse sono troppo piccoli per capire quello che c’è dietro il bisogno di raccontare, troppo piccoli per apprezzare la magia delle parole quando catturano verità più grandi e ti ci puoi riflettere dentro per trovare un po’di te.
Un passo alla volta per camminare, una pagina dopo l’altra per imparare ad ascoltare la voce di chi sa raccontare con poesia, regalandoci una realtà trasfigurata, dove un appartamento delle case popolari diventa un luogo di incredibile bellezza, dove persone comuni diventano eroi veri, che vivono in un piccolo paese adagiato fra le colline dove sembra che non succeda mai nulla.
“Gli esseri umani perdono le cose”, non potevamo perdere l’occasione di incontrarti.
Grazie, Cristiano.

Paola Pozzi





Come quando fuori piove ……………………….

e non sappiamo cosa fare,

la corrente è saltata

e la televisione non si può accendere,

i compiti sono già stati eseguiti

e la lezione è già stata ben imparata,

ci sentiamo quasi in vacanza e senza doveri o impegni

urgenti…….

siamo quasi in permesso speciale per stare con noi,

in compagnia della nostra testa e

contenti di usarla…….. ……..

anche per guardarci attorno

oltre che dentro……….

ECCO, potremmo prendere in quegli istanti sospesi e un po’ strani,

staccati dalla realtà , ma in grande pace con essa…………

solo un foglio bianco…………….

solo una penna e ……………..

la penna potrebbe partire e raccontare …………………………

una storia,

una poesia,

un suono di parole

un’immagine di colori,

una delusione,

un sogno………

Ecco , credo che ai bambini che hanno incontrato la scrittrice Silvia Roncaglia il giorno 20 febbraio,
nei locali della scuola elementare, sia stata comunicata la magia del raccontare ….
Non sempre e non solo imprese eccezionali o eroiche, ma gli incanti che si possono cogliere in tutto
ciò che ci è intorno, solo muovendoci più attenti e lenti.
E vogliamo ricordare che questo incontro è stato possibile grazie alla disponibilità del Centro
sociale “ Le Colonne” che ci ha regalato il ricavato di una tombola svolta nel mese di dicembre.
Questo finanziamento ci ha permesso di ospitare la scrittrice per l’infanzia e di acquistare
molti dei suoi libri che raccolgono racconti o versi a volte molto umoristici e a volte molto poetici.
I bambini si sono divertiti ad ascoltarla ed intervistarla, hanno letto i suoi scritti, e hanno provato a
scrivere per imitare la vivacità e le poesia dei suoi lavori.

Paola Giacometti
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