Recentemente un gruppo di cittadini casolani ha indirizzato una lettera alla Reverenda Madre Generale delle Suore Dorotee a Roma e alla Reverenda Madre Provinciale, riguardante le voci diffusesi di una prossima chiusura del convento della Suore Dorotee a Casola. La lettera vuole raccogliere il maggio numero di firme di casolani. Ne pubblichiamo di seguito il testo e ricordiamo che chi volesse firmarla può farlo all'uscita delle Messe della domenica, recandosi in Parrocchia, nella tabaccheria di Stefania, oppure rivolgendosi a uno dei promotori.
Rev.ma Madre Generale
Delle Suore Maestre di S.ta Dorotea
Roma
E p.c. Rev.ma Madre Provinciale
Casola Valsenio 11 Giugno 2005-06-12
Rev.ma Madre Generale,
le scriviamo a nome di un folto gruppo di cittadini casolani preoccupati per alcune voci, fattesi più insistenti negli ultimi giorni, secondo le quali sarebbe imminente la chiusura del Vs. Convento a Casola Valsenio e la dipartita delle suore verso altre località.
Sono voci ufficiose e non ancora confermate, ma sono sufficienti a far crescere lo sgomento e lo scoramento fra la popolazione che considera la presenza delle Suore Maestre di Santa Dorotea come una delle più illustri, benefiche, ragguardevoli e, non certo ultimo per importanza, sante istituzioni del paese.
Dal 1840 e cioè da 165 anni la presenza delle Suore Dorotee (come per brevità vengono chiamate) si intreccia con la storia di Casola Valsenio e le vostre religiose, in questo lungo scorcio di anni a cavallo fra tre secoli, hanno condiviso da protagoniste tutti i momenti e gli avvenimenti salienti della nostra comunità, sia quelli felici e gioiosi, sia quelli dolorosi e tragici, sempre al fianco della popolazione, sempre al fianco di chi aveva bisogno, sia che si trattasse di eventi e problematiche riguardanti la fede e la vita religiosa, sia che si trattasse di problematiche e necessità di carattere sociale ed umanitario.
Basterebbe ricordare, tanto per restare agli eventi che molti casolani hanno vissuto in prima persona, le tragiche vicende legate al passaggio del fronte bellico per questi luoghi, durante l'ultima guerra. Un lungo, doloroso e difficilissimo inverno (come ricordato in un toccante 'diario di guerra' scritto da madre Appollonia) segnato da privazioni e da violenze di ogni genere, durante il quale le suore con coraggio, determinazione e grande spirito di sacrificio, si prodigarono senza risparmio, prima di tutto per salvaguardare la vita e la sicurezza delle ragazze ospitate nel loro collegio, per la maggior parte orfane o appartenenti a famiglie in stato di difficoltà, poi per dare una mano a tutta la popolazione condividendo con quanti versavano in peggiori condizioni il poco o niente che avevano.
Basterebbe ricordare il lungo periodo della ricostruzione postbellica, una ricostruzione morale e materiale, durante la quale le suore Dorotee continuarono e potenziarono il loro tradizionale ed istituzionale impegno a favore dell'educazione e promozione morale spirituale dei giovani e delle giovani in particolare: ampliando il collegio delle educande e l'asilo, aprendo una validissima sezione di scuola media che copriva le esigenze di formazione scolastica e di preparazione agli studi superiori per le popolazioni di Casola Valsenio e di Riolo Terme, istituendo la colonia di Igea Marina per poter offrire ai ragazzi della nostra vallata la possibilità di un salutare cambio di ambiente e di aria, promuovendo la formazione professionale con l'organizzazione del laboratorio di maglieria che per moltissime giovani delle nostre parti rappresentò anche, per diversi anni, la prima ed unica possibilità ed occasione di guadagno.Tutto ciò senza trascurare gli impegni istituzionali quotidiani, compreso l'appoggio ed il sostegno ai parroci per le esigenze della parrocchia, la scuola di catechismo, i servizi religiosi e via dicendo.
Ma ancora adesso, sebbene diminuite di numero, e pur essendo venute meno, per le mutate condizioni sociali ed esistenziali della comunità, diverse delle attività precedentemente citate, continua l'impegno costante, prezioso, meritorio delle suore a favore della popolazione locale, sempre al fianco di chi ha più bisogno.
Proprio recentissimamente, in occasione di alcuni problemi di salute del ns. parroco, in una vallata in cui i sacerdoti sono sempre più scarsi e sempre più anziani, abbiamo avuto la riprova di quale indispensabile e prezioso punto di riferimento sia il convento delle Suore Dorotee, di quanto esso sia intimamente e profondamente integrato con il territorio e la sua popolazione sino a rappresentarne uno degli elementi costituenti e connotanti.
Casola non può fare a meno delle proprie suore, tanto più che se le suore partissero dal nostro paese, Casola Valsenio diverrebbe uno dei pochi paesi della Romagna a non poter annoverare la preziosa e benefica presenza di un istituto di religiose sul proprio territorio.
E' per questi motivi che a nome di tutta la comunità casolana, ci rivolgiamo con umiltà, con rispetto, con serena fiducia e confidente speranza alla sua cortese e responsabile attenzione affinché ella, se davvero le voci correnti risultassero fondate, voglia riconsiderare assieme al Capitolo del suo Ordine la decisione di chiudere il convento ed optare per il mantenimento a Casola di una presenza significativa, anche se ridotta di religiose.
Nel far ciò, ricordando che la divina Provvidenza non lascia mai inascoltate le preghiere e le richieste di chi ad essa si rivolge con cuore sincero e fiducioso, impetriamo anche l'intercessione dell'esimio figlio di questa terra: il venerato cardinal Giovanni Soglia che 165 anni fa si prodigò e si attivò con ogni mezzo, impiegando anche significative e fondamentali risorse patrimoniali personali, affinché le Suore Maestre di Santa Dorotea si stabilissero a Casola. Così come pure confidiamo nell'intercessione del vs. venerabile fondatore don Luca Passi che nel giorno della inaugurazione del convento, volle essere presente a Casola Valsenio a fianco del cardinale.Accompagniamo la presente con un significativo numero di firme di appoggio alla ns. richiesta rilasciate spontaneamente da molti cittadini.In attesa delle sue decisioni e rimanendo disponibili per ogni eventuale necessità, cogliamo l'occasione per porgere sinceri e fraterni saluti a lei ed alla madre provinciale, oltre che alle componenti del Capitolo generale dell'ordine e facciamo voti affinché il futuro del vs. ordine sia prospero e ricco di frutti spirituali oltre che di sante vocazioni.
In rappresentanza di un numeroso gruppo di cittadini
Giacomo Giacometti (vice sindaco)
Alessandro Righini
Alessandra Landi
Margherita Conti
Emilio Giacometti