Il Nuovo Cinema Senio, in questi due anni, ha svolto un ruolo fondamentale nel tessuto culturale di Casola Valsenio. Le sue proiezioni cinematografiche, che si tengono tra inizio novembre e fine marzo, hanno regalato emozioni e riflessioni a un pubblico molto variegato. Sono stati proiettati 22 film, per un totale di 44 proiezioni, ma il cinema è molto più di una semplice sala buia.
È stato il cuore pulsante di numerose iniziative, coinvolgendo associazioni locali, scuole e persino eventi istituzionali. Oltre 25 eventi hanno animato la vita del paese, creando un legame tra cultura e comunità.
Oggi, abbiamo il piacere di intervistare il Presidente dell’Associazione, Gianantonio Gentilini, meglio conosciuto come Gianni.

Puoi parlarci un po’,in generale, della società Nuovo Cinema Senio?
L’Associazione “Nuovo Cinema Senio” venne costituita nel mese di ottobre del 2020 da alcune persone, in parte reduci dall’esperienza della vecchia associazione che era giunta all’epilogo della sua storia.
Le vicende del COVID che hanno condizionato la vita di tutti noi, hanno sortito l’effetto di ibernare per altri due anni l’avvio delle attività. A fine 2022, finalmente, con un gruppo anche più cospicuo si è riusciti a partire.
Va detto che l’Amministrazione comunale, in particolare nei membri della giunta: sindaco e assessori, è stata basilare nel fornire il supporto affinchè il progetto potesse realizzarsi e non possiamo fare altro che ringraziarli, anche pubblicamente, tramite di voi.
La compagine, sia nel consiglio direttivo che nella base sociale, è eterogenea e va a pescare un po’ in tutto il tessuto sociale e culturale della nostra comunità, il chè non può che essere positivo.
Una menzione vorrei dedicarla a Marino Fiorentini che risulta essere nella lista dei soci fondatori. Con lui ci siamo ritrovati a collaborare all’inizio della fase operativa poi, come tutti sanno, ci ha lasciati prematuramente lasciando un vuoto non indifferente sia a livello umano che professionale.

Abbiamo notato un approccio diverso nel proporre l’offerta cinematografica rispetto al passato. Cosa puoi dirci in merito?
Questa, probabilmente, è la grossa novità che questo consiglio direttivo ha proposto al pubblico. Quando ci sono titoli “importanti” oppure ricorrenze di valenza sociale, come la Festa della donna o la Giornata della memoria, non ci si limita a comperare una pellicola e attaccare il manifesto in bacheca facendo un po’ di promozione ma si crea un evento completo coinvolgendo figure che siano inerenti al film stesso o distribuendo gadget, aperitivi… o promuovendo altre iniziative che nascono di volta in volta. Pensiamo che questo approccio sia ben accetto dalla gente e ci pare cheil riscontro sia positivo.
Sicuramente cerchiamo di non perdere nessuna occasione per fare promozione e, devo dire che, a mio avviso, compatibilmente con gli strumenti che abbiamo a disposizione, la cosa è gestita molto bene dai soci che hanno in carico questa delega.


Ci dici, per l’appunto, quali iniziative,oltre le proiezioni cinematografiche, hanno coinvolto la sala cinematografica? E quali sono state le collaborazioni o eventi speciali?

Sicuramente di eventi speciali ce ne sono stati. Voglio ricordare quelli che hanno coinvolto personaggi come la volontaria di ONG, Giulia Lonoce, che si è intrattenuta con il pubblico prima della proiezione di “Io Capitano”. Aggiungo il video intervista dell’attrice Cecilia Bertozzi che ha introdotto la proiezione di “Comandante” e l’intervento di Maurizio Giordani per la proiezione di “Chi segna vince”.
Abbiamo inoltre una collaborazione consolidata con L’Anpi che per la Giornata della memoria si impegna a fare in modo che ci sia una proiezione di un film simbolo da far vedere a tutti i ragazzi delle scuole.
La sala è a disposizione per altri eventi che chiedano il patrocinio al comune. Nel periodo recente ho in mente la pubblica assemblea di febbraio sul tema alluvione, la proiezione del documentario di Bellini “Mare di Fango” non ultimo il processo alla vecchia per la festa di primavera.
Qualsiasi evento si organizzi, anche se non ci coinvolge direttamente, comporta che ci siano soci che si rendono disponibili per tutte le attività collaterali che non sono poche ed è anche grazie alla volontà e la dedizione di queste persone che l’associazione riesce ad andare avanti. Un grande ringraziamento a tutte queste persone penso sia dovuto e che parta dal cuore.


A tal proposito abbiamo rilevato qualche malumore dopo la vicenda del processo alla vecchia nel quale un po’ di gente è rimasta esclusa dall’ingresso alla sala per supero della capienza, cosa pensate di fare?

 


E’ successo e sapevamo che prima o poi ci saremmo trovati davanti a questo problema. Inizio con il dire che siamo tremendamente dispiaciuti di questo e, penso, che solo il modo educato e, appunto, dispiaciuto in cui la vicepresidente Irene Gambetti si scusava continuamente con tutte le persone che non potevamo fare entrare faccia capire quanto viviamo in modo sofferto il problema.
In ogni evento sono presenti, obbligatoriamente, dei soci con il ruolo di addetti alla sicurezza che, per inciso, si sono pure pagati il corso di tasca propria per diventarlo. La sala ha una capienza di 178 posti, è vero che in passato non c’era molta attenzione al rispetto di questo limite, oggi, però, viviamo in un mondo sempre più complesso per cui la frase fatta “cosa vuoi mai che succeda” non vale più. Mettiamo che si verifichi realmente l’evento funesto. Ecco: gli addetti alla sicurezza di turno in quel momento, detto senza mezzi termini, avrebbero l’esistenza rovinata pure se sono stati dentro ai limiti. Figuriamoci poi se si scopre che non hanno fatto il loro dovere la colpevolezza è palesemente solo sulle loro spalle. Chiediamo quindi un po’ di comprensione a tutti. In eventi precedenti, tipo la commedia in dialetto romagnolo della compagnia “J’amìghdédialètt”, abbiamo gestito le prenotazioni via cellulare e proseguiremo su questa linea in tutti gli eventi che riterremo a rischio saturazione quando ci sarà possibile farlo.

Quali sono stati i principali trend cinematografici durante la stagione appena conclusa al Nuovo Cinema Senio? Quali generi più apprezzati dal vostro pubblico e quale film più partecipato?
Quest’anno, rispetto al passato, è stato un anno particolare. Il lungo sciopero degli addetti alla produzione cinematografica negli Stati Uniti ha ridotto notevolmente l’offerta di pellicole in particolare quelle per bambini sulle quali contiamo molto per aumentare le presenze. Per fortuna ci ha pensato il cinema italiano che, invece, è uscito con delle pellicole di altissimo livello, lo si è visto anche in questi giorni alla consegna dei David di Donatello. Il riscontro che abbiamo avuto sia per “C’è ancora domani” che per “Io capitano” e “Comandante” ci ha donato notevole soddisfazione. Per le altre proiezioni cerchiamo sempre di spaziare a tutto campo dal comico all’avventura ai supereroi alle commedie. Cartoni e supereroi mediamente sono una garanzia, il comico un po’ più ambiguo, altri generi a volte una vera scommessa. Ci riuniamo una volta al mese per decidere la programmazione del mese successivo. Sono riunioni sofferte perché si fanno delle scelte con la paura sempre di sbagliare e non riuscire a cogliere le reali esigenze del pubblico. Soprattutto gli scarti ci danno ansia perché, a volte, sai di rinunciare a potenziali belle pellicole ma, volenti o nolenti, i fine settimana in un mese sempre quattro sono. La pellicola più vista è stata di sicuro “C’è ancora domani” della Cortellesi.


Considerando le limitate utenze della nostra piccola realtà, come è stata la partecipazione della comunità di Casola Valsenio? Ci sono stati flussi dai paesi limitrofi?
Siamo molto soddisfatti della partecipazione media, si può sempre migliorare eh…. Oltre ai Casolani abbiamo persone che vengono sia da Palazzuolo che da Fontanelice perché facciamo promozione anche lì. Qualcuno arriva anche da Riolo sebbene ci sia un cinema attivo e pure molto propositivo anche lì. Ci siamo trovati alcuni spettatori anche di Imola, una gran soddisfazione.

Quali sono state le sfide principali affrontate dal cinema durante questa stagione? Ad esempio,problemi tecnici, logistici o finanziari?
E’ tutta una sfida. Intanto far quadrare il bilancio. Ogni volta che una proiezione “buca” ci sale l’ansia. Complessivamente, comunque, chiuderemo con il bilancio in attivo grazie anche a una ottima campagna di raccolta di adesioni sociali e di sponsorizzazioni. Anche qui nella compagine c’è chi tira le file con una precisione e uno scrupolo fuori misura. Tecnicamente dobbiamo mantenere in efficienza tutte le attrezzature audio e video e i problemi non mancano mai. Ogni volta che richiediamo un preventivo di manutenzione degli apparati, quando lo riceviamo, rischiamo lo svenimento. Devo dire che le attrezzature sono nelle mani di soci che sono professionali e precisi per cui non abbiamo timori a livello di utilizzi incauti.
Logisticamente, invece, parliamo di gestione turni, pulizie, approvvigionamenti, che devo dire? Funziona tutto liscio per cui meglio di così come soci attivi non si poteva chiedere.

Il volontariato a Casola è molto presente anche se il cerchio si stringe sempre più. Quanti volontari militano attorno alla vostra associazione?
Il cerchio si restringe perché anche i Casolani residenti si restringono. Il consiglio direttivo è composto da 7 persone i soci veramente attivi, compresi quelli del consiglio sono circa una ventina. Devo citare anche alcuni “simpatizzanti” che, pur non essendo soci, comunque ci danno una mano nelle attività.

Che valutazione daresti alla stagione appena conclusa e cosa ti aspetti per la prossima?
Direi una stagione che è andata bene soprattutto ringraziando le produzioni italiane. Dalla prossima dire cosa ci si possa aspettare è complicato. Non dico che si viva alla giornata ma poco ci manca perché se i produttori non ci mettono a disposizione delle storie che raggiungano la pancia del pubblico difficile per noi poi portare la gente al cinema. Comunque, tutti insieme, ce la mettiamo tutta.

Ringraziando Gianni per il tempo che ci ha dedicato e tutti coloro che contribuiscono a tenere viva questa realtà che nel contesto casolano è di sicuro un valore aggiunto.

A cura di Nicola Rinaldi Ceroni

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