Intervista al vice sindaco Maurizio Nati
In questi ultimi mesi diverse son state le occasioni pubbliche che hanno affrontato i temi del post alluvione.
Il 6 febbraio al cinema Senio un folto pubblico ha ascoltato e dibattuto per più di due ore le questioni legate alle procedure di richiesta dei danni e delle risorse disponibili. Erano presenti il vice presidente della regione Irene Priolo, il nostro sindaco, il responsabile della Protezione Civile della Prov. Di Ravenna Geologo Marco Bacchini, la consigliera Manuela Rontini.
Nella serata del 9 dopo un primo momento informativo è stato proiettato il docu film “la grande frana” con la sala gremita di persone che hanno potuto rivivere il dramma di quei tragici giorni di maggio. Matteo Bellini che ha curato la regia, il montaggio e girato parte delle scene ha saputo rievocare i sentimenti crudi e intensi di quei giorni riproponendo il 23 la seconda parte del suo lavoro.
A tutte le serate era presente anche Maurizio Nati che ha rendicontato lo stato dei finanziamenti , dei lavori realizzati e in corso d’opera.
Maurizio ci puoi aiutare a fare il punto della situazione complessiva dei lavori pubblici straordinari e ordinari che interessano il nostro comune?
Partiamo dalle risorse. Ad oggi il nostro comune ha potuto saldare tutti i lavori della prima fase, quella cosiddetta di somma urgenza, per un importo pari 2.521.942,00 € di cui 480.000,00 soltanto per il ripristino della viabilità nel tratto delle Case Bruciate. Ora siamo nella fase di messa in sicurezza delle strade comunali che ricordiamo hanno uno sviluppo di 91 chilometri quelle asfaltate e 13 Km quelle bianche. Con l’ordinanza commissariale numero 13 sono stati messi a disposizione del nostro comune 1.896.000,00 €. A queste risorse dobbiamo aggiungere 103.658,00 € relativi ai danni subiti dall’alluvione sul nuovo campo sportivo e i 124.000,00 € per lavori sulla piscina comunale. Altri 123.000,00 € ci sono stati assegnati per i danni della piena del 2 novembre, quella che a Palazzuolo ha devastato il tratto urbano del Senio.
Cosa si intende per messa in sicurezza?
Vuol dire che interverremo sui tratti più critici dove ancora il transito dei veicoli è permesso ai mezzi di soccorso e ai residenti. Dobbiamo riuscire a far sì che le attività economiche delle nostre campagne dalla coltivazione dei campi, alla conduzione degli allevamenti, all’accesso agli agriturismi avvengano in sicurezza.
Quindi i tracciati delle strade comunali con tutte le rettifiche seguite all’emergenza rimarranno così come li vediamo o verranno sistemati ?
La terza fase, dopo la somma urgenza e la messa in sicurezza, sarà la ricostruzione. A quel punto procederemo a risistemare i tracciati. Dovremo redigere i progetti per ricostruire le strade procedendo agli espropri laddove necessario e aprendo i cantieri per le opere necessarie. Purtroppo ad oggi la struttura commissariale non ci ha ancora fornito alcuna notizia né sui tempi né sulle risorse.
Parliamo delle condizioni di sicurezza del centro storico. Il tratto sul fiume di via Matteotti ha subito cedimenti e il Senio ha eroso la base della scarpata. Sappiamo che a metà febbraio hai coordinato un sopralluogo della protezione civile. Quali sono le prospettive?
Siamo stati a visionare tutto il tratto che va dalla chiesa del Suffragio fino alle ultime case che si affacciano sul fiume prima della piscina. Da subito la protezione civile regionale interverrà per mettere in sicurezza il tratto che dà sul Rio di Casola sotto al ponte dei Poggi. Sarà sistemato il muro in sasso nella zona torre del Galbetto lato destro Rio Casola, verrà collocata una rete di protezione sulla riva sinistra del rio Casola zona depuratore e ripristinato l’alveo sopra il tombinamento del Rio Casola, liberandolo dalle frane che anno ostruito i pozzetti d’ispezione. Servono interventi importanti di consolidamento anche nella zona riva sinistra fiume senio sdi sostegno al centro storico, dalla Torre Civica a Piazza L. Sasdelli, come a suo tempo si fece nel muraglione fino alla curva prima del ponte della Soglia, altri interventi di sostegno e protezione sempre sulla parte sinistra del fiume senio dovranno interessare il tratto tra Piazza Sasdelli fino alla strada SP 63 di Zattaglia e zona piscina . Per questo abbiamo già sollecitato e interessato la Regione e gli organi competenti, sono interventi importanti serviranno molte risorse ma estremamente importanti e urgenti .
E’ impressionante come il Senio abbia mutato il suo aspetto. In certe anse ha scavato nella roccia e in altre ha accumulato enormi masse di inerti così che si fa fatica a capire quali saranno gli esiti delle future piene.
Sul Senio, insieme alla Protezione Civile, abbiamo individuato alcune criticità: a Mercatale dove sta scavando sotto il centro abitato, a Baffadi sotto la Canova, in via dei Mulini e al Molinetto. Ma dobbiamo considerare anche i suoi affluenti e cominceremo a intervenire per primi su quelli a ridosso del paese. Il Consorzio di Bonifica ha a disposizione 650.000,00 € per la sistemazione del Rio di Casola, del rio della Peschiera e del Cestina dove i laghetti che riforniscono l’acquedotto hanno subito danni non lievi. Entro febbraio almeno quest’ ultimo cantiere dovrebbe essere concluso.
Proviamo a lasciare da parte i lavori seguiti agli eventi straordinari dell’alluvione e riprendiamo il filo di quelli che riguardano l’ordinarietà con una breve carrellata.
Se l’andamento climatico ci assiste il campo sportivo dovrebbe essere pronto nei prossimi mesi di maggio / giugno. Per le medie dovremmo assegnare i lavori entro aprile. Per il consolidamento del ponte della Soglia la Regione ha adeguato l’importo aggiungendo altri 40.000,00 € e a breve sarà ripetuta la gara d’appalto dei lavori. Un cantiere importante sarà l’adeguamento sismico delle scuole; sarà aperto alla chiusura dell’anno scolastico ma è difficile pensare che si concluda in un paio di mesi.
Stiamo verificando con il personale scolastico, il progettista la ditta aggiudicataria dei lavori, se è possibile fare un crono programma dei lavori senza spostare le classi, se ciò non sarà possibile dovremmo pensare ad un parziale trasferimento di alcune classi presso l’edificio delle ex medie in Via Roma.
Anche su monte Battaglia sono previsti lavori con l’impermeabilizzazione dell’ultimo piano mentre il piano interrato ospiterà un’installazione per migliorare la fruizione turistica.
Il direttore della Fondazione Casa di Oriani ha citato i due interventi di titolarità del comune sugli immobili di loro prorietà. Ci puoi dire più in dettaglio che lavoro si farà nel capannone della Mingotta?
L’intervento prioritario è sul coperto che ne ha bisogno e sarà completamente rifatto. Il solaio sarà accessibile con una scala in ferro e tutto attorno una ringhiera lo renderà fruibile per eventi. Dovrebbe avere un’acustica invidiabile.
Ringraziamo Maurizio per come si è adoperato in tutto questo periodo presidiando tante situazioni critiche e difficili che non basterebbe davvero un numero intero del giornale a raccontarle.
Alle risorse citate vanno aggiunti 160.000,00 € di donazioni di enti e di privati. E’ il segno tangibile di una solidarietà che ci rende orgogliosi perché nonostante siamo un piccolo paese la comunità che lo abita ha saputo tessere relazioni proficue con tanti paesi e città non solo italiani. Di comune accordo con la minoranza la giunta ha deciso di spenderne una parte, circa 90.000,00€, per rifare i fossi e le caditoie delle strade prima dell’inverno visto che, come abbiamo detto, la messa in sicurezza partirà non prima della primavera.
A proposito di numeri mi resta un dubbio: con che criterio sono stati distribuiti i finanziamenti da parte della struttura commissariale? E’ un tarlo che mi è rimasto dopo un giro che ho fatto nella collina di Bologna. Via della Fratta, fuori porta Santo Stefano, è lunga quasi un chilometro e vi risiedono trenta persone. Una frana ha trascinato a valle la strada per un tratto di una cinquantina di metri. Niente di straordinario rispetto alle nostre. Per i lavori di sistemazione sono stati stanziati ben 1.650.000 €! Mi pare un bello scarto rispetto ai quasi due milioni per i nostri 92 km e centinaia di residenti! Poi sono andato a leggere nell’ordinanza commissariale le cifre destinate ai comuni limitrofi e anche qui ho notato cifre più che doppie rispetto a quelle assegnate al nostro. Come mai? Nascono due interpretazioni e solo il tempo ci indicherà quella giusta.
Alcuni comuni hanno giocato al rialzo e forse si troveranno in grossa difficoltà poiché i cantieri devono partire entro tempi ben precisi: con la carenza di tecnici per la redazione dei progetti e poi anche di ditte esecutrici riusciranno a partire? I comuni della nostra Unione hanno invece deciso di puntare su cifre gestibili anche in considerazione che la legge speciale per le zone alluvionate che dovrebbe dare indicazioni sulle modalità di svolgimento dei cantieri, ancora non è stata predisposta dal commissario.
Bella scommessa: puntare alto, molto alto col rischio di non riuscire a spendere, ma se la va la spacca. Oppure chiedere meno ma con meno rischio di fallire l’obiettivo. Ci si gioca una posta fondamentale per la rinascita dei nostri territori.