Intervistiamo l’assessore Flavio Sartoni che da ottobre 2020 è entrato nella Giunta comunale con le seguenti deleghe: Turismo, Cultura, Biblioteca, Associazionismi, Politiche e servizi ambientali, Politiche per l’integrazione, Scuola pubblica istruzione, Politiche giovanili e Sport. Per onor di cronaca ricordiamo che il Sindaco Giorgio Sagrini ha conferito l’incarico dopo alcuni mesi dalle dimissioni di Marco Unibosi per ragioni lavorative e non politiche. Con l’ingresso di Sartoni in Giunta il Sindaco ha pensato di rivedere la distribuzione delle deleghe. È buona abitudine di un organo di stampa fare domande a chi, in un determinato momento, ricopre un incarico pubblico, ma poiché le deleghe sono tante, in questa intervista cercheremo di concentrarci solo su alcuni temi, non necessariamente i più importanti, ma quelli che oggi pensiamo meritino una certa attenzione.
Cosa ti ha spinto ad impegnarti così tanto per Casola?
Perché fin da quando sono arrivato a Casola nel “lontano” 2002 mi sono reso conto che è un paese speciale, diverso da tutti gli altri. Mi rendo conto che possa sembrare una risposta fin troppo semplice, ma credo che a Casola sia presente un fortissimo senso di comunità che ti porta a desiderare fortemente di farne parte. Personalmente sento il forte bisogno di mettermi in gioco, e non per “apparire” od “elevarmi”, ma per contribuire per quanto posso, a preservare l’anima e l’identità di un paese che ho imparato in poco tempo ad amare e in cui ho trovato tutto quello di cui avevo bisogno. Mi sono fatto un po’ di ossa in Pro Loco, e lì sono venuto a contatto con persone speciali che mi hanno insegnato a prendersi cura del posto in cui si vive. Il volontariato ti insegna molto, ti accresce e arricchisce, e il passo fino a ruoli più “istituzionali” non è poi tanto lungo. Certo, cambiano temi, ruoli e sicuramente responsabilità, ma l’importante è mantenere viva quella voglia di fare, a volte forse ingenua, ma sicuramente onesta e caparbia.
Stiamo vivendo un momento non buono per il turismo. Gli effetti del Covid hanno fatto saltare molte feste e manifestazioni molto importanti per Casola che vive in piccola parte anche di turismo. Avete qualche idea per rilanciare e rinnovare le nostre feste paesane? Negli ultimi anni, cosa che sta avvenendo in molte realtà, i paesi hanno cercato di trovare un brand. Casola ha scelto di puntare tutto su “Paese delle erbe e dei frutti dimenticati”. Mi viene in mente l’idea del calendario “CasolAromatica”. Credete che sia ancora questa la strada da percorrere o ci sarà qualche strada nuova?
Credo che il tema Erbe e Frutti Dimenticati abbia ancora un grande valore e un infinito potenziale. Negli anni passati diverse persone hanno portato avanti un grandissimo lavoro per riuscire ad identificare Casola, e spesso dimentichiamo che hanno fatto un piccolo miracolo, inventando un brand fondamentalmente dal nulla, cosa che pubblicitari professionisti possono provare a fare per anni senza riuscire a combinare nulla. Negli anni novanta e nei primi duemila Casola è stato per davvero il “Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati”, tutti ricordano le folle che accorrevano a visitare il mercatino serale, le erbe officinali piantate un po’ ovunque e la splendida Strada della Lavanda. E’ evidente che negli anni, per una serie svariata di motivi, l’entusiasmo, la cura e l’attenzione sono andati gradualmente diminuendo. Credo che sia da folli buttare via lo straordinario lavoro fatto, e penso che questi temi vadano riaffrontati con estrema urgenza, scegliendo senz’altro strade e soluzioni diverse, ma consci del fatto che non è troppo tardi, e che il tema “Erbe e Frutti” può rappresentare ancora un trampolino di lancio per il turismo e l’economia casolana. Fortunatamente esiste ancora una realtà molto forte, quella del Giardino delle Erbe Augusto Rinaldi Ceroni. Penso che ad oggi ci sia bisogno da ripartire dalla base, progettando un’intensa valorizzazione del verde urbano con la piantumazione di lavanda e altre erbe aromatiche, al fine di riguadagnarsi lentamente la denominazione di Piccola Provenza e presentare ai visitatori un paese ricco di colori e profumi. Sono certo che un progetto di questo tipo e strutturato con accuratezza possa trovare ampio consenso tra abitanti di Casola, e rappresentare un nuovo punto di partenza. Oltre a questo, coltivo da sempre il sogno di portare a Casola musica e artisti importanti. L’attuale situazione non permette nemmeno di pensarci, ma quando le cose si sistemeranno mi piacerebbe considerare seriamente la possibilità di organizzare concerti e rassegne musicali che possano identificare ulteriormente Casola. Il nuovo panorama musicale offre scelte e possibilità raggiungibili, che farebbero felici anche i nostri ragazzi più giovani. Dobbiamo ricordare che quando si parla di feste ed eventi gli attori principali sono le varie associazioni che li organizzano. Di una cosa sono certo, questa amministrazione (ed io per primo), è pienamente conscia che senza il loro lavoro prezioso sarebbe impossibile concretizzare qualsiasi progetto, e farà di tutto per aiutarle e supportarle in qualsiasi momento.
La pandemia ha costretto e spronato le persone a riscoprire il piacere di stare a contatto con la natura ed anche noi Casolani ci siamo accorti della bellezza del nostro territorio. Tanti sono gli sport che si possono praticare nel nostro territorio. Molti comuni stanno promuovendo in maniera insistente il turismo sportivo. Riolo Terme, per esempio, sull’onda dei Mondiali di ciclismo, sta puntando anche sulla bici proponendo diversi percorsi tematici sia per MTB che per bici da strada. Quali sono le opportunità già presenti a Casola? Avete delle nuove proposte da sviluppare nei mesi a venire? Non avete pensato ad una sinergia ad esempio tra i comuni collinari dell’Unione dei Comuni?
Questa domanda mi permette di comunicare che Casola Valsenio è da pochi giorni diventata partnership di un progetto molto importante ideato dalla Coop Trasporti di Riolo in collaborazione con il comune di Riolo Terme e coordinato da IF Tourism Company: il Bike Hub Valle del Senio. Il progetto è partito da Riolo ma sta velocemente interessando tutti i Comuni dell’Unione e sono certo potrà rappresentare un importante trampolino di lancio per il nostro territorio. Oltre a questo, come molti avranno notato, stiamo portando avanti il progetto “Sentieri nel Territorio di Casola Valsenio”. Grazie ad un bando regionale dedicato alla sentieristica, siamo riusciti ad aggiudicarci i fondi per ultimare gli interventi sul progetto, che prevedono una revisione della carta e dei tracciati, la posa di bacheche informative in luoghi strategici del paese e la promozione del progetto a livello nazionale. L’epidemia non ci ha ancora permesso di valorizzarlo a dovere, ma sono certo che questa è la strada giusta. Casola possiede itinerari fantastici che aspettano solo di essere scoperti. Il turismo green è esploso e noi abbiamo tutte le carte in regola per accoglierlo alla grande. Il progetto dei Sentieri è stato ideato, realizzato e difeso con i denti da due persone che stimo moltissimo e che non mi stancherò mai di ringraziare: Massimo Tabanelli e Oriano Baracani. Grazie a loro Casola potrà vantare una rete di sentieri chiara, estesa e di immenso valore turistico.
Parliamo ora di Ambiente: come ha funzionato la raccolta differenziata da quando sono stati inseriti i diversi cassonetti in tutte le aree del paese?
Abbiamo sentito che si sta rivedendo il sistema di conferimento dei rifiuti; quali saranno i principali cambiamenti? Quali saranno i vantaggi e gli svantaggi per i cittadini casolani?
Casola compie ogni anno piccoli passi verso una gestione della raccolta differenziata più corretta e responsabile, ma c’è ancora molto da fare e da migliorare. Le piccole IEB (isole ecologiche di base) distribuite nel paese hanno dato la possibilità ai cittadini di gestire i rifiuti in maniera più comoda ma non si deve mai dimenticare che fare una buona raccolta differenziata è prima di tutto un dovere di tutti. Tutti gli interventi che potranno essere fatti per agevolare e incentivare il conferimento dei rifiuti in modo corretto non saranno mai abbastanza se alla base non c’è una forte presa di coscienza da parte di tutti i Casolani. Non dobbiamo mai dimenticare che la soluzione migliore per conferire i propri rifiuti è quella di portarli alla stazione ecologica. Certo, è senza dubbio un impegno maggiore, ma rimane il metodo più efficace, oltre a rappresentare un piccolo risparmio sulla TARI. A partire dal 2022 il sistema raccolta vedrà una piccola evoluzione: al centro urbano sarà applicata la raccolta porta a porta della frazione indifferenziata e organica, mentre plastica, carta, vetro e lattine e sfalci e ramaglie rimarranno nelle isole ecologiche di base. In qualche modo ci troveremo a fare i conti con la frazione peggiore di tutte, quella indifferenziata, che in fin dei conti è il nemico da battere e da tenere più a bada. Personalmente non credo che ci saranno vantaggi o svantaggi, ma sono convinto che in questo modo riusciremo tutti a lavorare per un obiettivo importante: quello di aumentare la percentuale di raccolta differenziata e raggiungere gli obiettivi Europei.
Cosa si sta facendo riguardo le politiche dello sport a Casola? L’offerta sportiva casolana da molti punti di vista può essere considerata soddisfacente, in particolare per i bambini, ma è pur sempre vero che per i ragazzi le opportunità restano piuttosto limitate. Ad esempio un adolescente di 16-17 non può iscriversi a nessun gruppo sportivo del paese. Anche in questo caso non potrebbe essere importante pensare ad una collaborazione tra i Comuni dell’Unione della Romagna Faentina?
A Casola esistono diverse associazioni sportive che possono rappresentare interessanti possibilità per chi vuole praticare o avvicinarsi ad uno sport. Quello dell’offerta sportiva è un tema molto importante, soprattutto per i piccoli paesi come il nostro. La collaborazione tra comuni può rappresentare un passo avanti, ed ora che la situazione pandemica sta lentamente migliorando sono certo che se ne possa cominciare a parlare. In tale senso sarà fondamentale la collaborazione delle nostre società sportive, con la quale si cercherà di individuare le lacune e le esigenze dello sport a Casola ricercando insieme soluzioni efficaci.
Potresti dirci come ti collochi politicamente? In molti ti davano vicino al M5S, altri ti reputano un ex M5S oggi vicino al PD. Si tratta di qualcosa di veritiero oppure no?
Che domandona! Non sono mai stato una persona che esprime palesemente il proprio orientamento politico, e se devo essere sincero mi rendo conto ogni giorno di più che nell’amministrare un piccolo paese come il nostro il fatto di essere schierato da qualche parte non ha molta importanza. Servono semplicemente scelte giuste ed oneste. Il movimento 5 stelle dei primi anni mi aveva preso molto. I temi trattati, le proposte e le “battaglie” dei primi Grillini erano molto allineate con il mio modo di pensare e con i valori con cui mi hanno cresciuto: la lotta al capitalismo, la difesa ecologica, la denuncia contro un sistema corrotto. Da allora sono cambiate molte cose, in un certo senso è cambiato completamente il panorama politico, da una parte potrei considerarmi uno dei tanti “delusi”, ma dall’altra potrei considerarmi piuttosto “spaesato” e nuovamente in cerca di qualcosa in cui credere. Se dovessi votare domani la scelta sarebbe piuttosto difficile.
Le deleghe che ti sono state assegnate sono veramente tante e immaginiamo che l’impegno sia costante e faticoso. Possiamo pensare che sia imputabile a questa ragione la difficoltà del Sindaco di individuare una figura che sostituisse in tempi rapidi Marco Unibosi.
Come stai vivendo personalmente i tuoi primi mesi da assessore?
Cerco di viverli nel modo più sereno possibile. Ho la fortuna di avere due “colleghi” (Giorgio e Maurizio) molto preparati e disponibili che mi stanno aiutando molto nel comprendere un sistema completamente nuovo e spesso molto complicato. E’ come ritornare a scuola dopo decine di anni di assenza ma senza la scusante dell’essere studente. Bisogna imparare alla svelta e cercare di non sbagliare. Sicuramente posso contare sui consiglieri delegati con cui mi confronto spesso e volentieri, Sara Acerbi è il mio braccio destro sul tema “scuola” e Marco Unibosi, di cui ho una grandissima stima; è il mio mentore un po’ per tutto. La giunta ed il consiglio sono un aiuto fondamentale per chi come me riesce a dedicare solo poche ore al giorno all’amministrazione. Coniugare lavoro e comune è piuttosto impegnativo, ma grazie a loro riesco a portare avanti un innumerevole serie di impegni e rompicapo. Siamo una bella squadra e sono sicuro che insieme riusciremo a raggiungere ottimi risultati.
Intervista a cura di Nicola Rinaldi Ceroni e Riccardo Albonetti