Il 2010 è stato dichiarato dalle Nazioni Unite Anno Internazionale della biodiversità.
La biodiversità è la varietà degli organismi animali e vegetali presenti negli ecosistemi, cioè negli ambienti naturali del nostro Pianeta.
Nella mente di ciascuno, quando ci si riferisce alla varietà delle forme animali si pensa immediatamente ai mammiferi, agli uccelli, rettili ed anfibi, ovvero gli animali vertebrati.
In realtà, come sostiene l’entomologo E. O. Wilson, un grande scienziato dei nostri tempi, sono gli insetti, animali non sempre appariscenti, che nel loro insieme rappresentano la più grande biodiversità mai documentata tra tutti gli esseri viventi.
Le cause sono molteplici. Ad esempio gli insetti si adattano facilmente a diversi ambienti ed inoltre da un punto di vista evolutivo sono “comparsi” molto tempo prima sulla terra rispetto ai vertebrati, pertanto nel corso delle generazioni hanno aumentato la loro variabilità.
Per dare una idea numerica si stima che in ogni istante nel mondo ci siano un miliardo di miliardi di insetti vivi. Le formiche da sole, che sarebbero circa 10 milioni di miliardi, prese tutte insieme pesano come tutte le persone che abitano il mondo.
Quello della biodiversità delle forme di vita è un valore e come tale va salvaguardato. Infatti, la Convenzione sulla Biodiversità, elaborata a Rio de Janeiro nel 1992 riconosce che l'esigenza fondamentale per la conservazione della diversità biologica consiste nella salvaguardia in situ degli ecosistemi e degli habitat naturali, col mantenimento e ricostruzione delle popolazioni di specie vitali nei loro ambienti naturali.
L’ estinzione di animali e piante sta privando l’umanità di risorse importanti.
Gran parte delle specie selvatiche infatti, sono riserve di cibo, di patrimonio genetico e di farmaci.
Si pensi ad esempio al fatto che le specie di piante coltivate dall’uomo sono appena 7000 rispetto alle 30000 commestibili presenti in natura. Sono queste che potrebbero salvare intere popolazioni in momenti di carestia. Si pensi ad esempio che cosa accadrebbe se un parassita o una malattia distruggessero interi raccolti. Avere a disposizione un patrimonio ricco di specie commestibili è una buona assicurazione per il futuro.
Consideriamo ad esempio i farmaci, più della metà derivano da principi attivi estratti dalle piante. Si consideri ad esempio il Taxolo, una molecola estratta dalla corteccia del Tasso del Pacifico, questa è in grado di inibire la mitosi (divisione cellulare) impedendo così alle cellule di moltiplicarsi. Per questa sua caratteristica viene utilizzato in chemioterapia in particolare per combattere carcinomi ai polmoni, alle ovaie e alle mammelle.
Per cercare nuovi farmaci la ricerca si sta orientando anche verso gli invertebrati, in particolare sugli insetti. Il perché è subito spiegato. Gli insetti non prendono mai infezioni perchè se punti da un ago carico di germi riescono nel giro di poco tempo a produrre molecole in grado di distruggere l’infezione. È proprio isolando tali sostanze che si cerca di elaborare farmaci in grado di combattere malattie virali che colpiscono l’uomo.
La diversità della vita è una cosa che ci riguarda tutti e come tale è nostro dovere conoscerne l’importanza per tutelarla.
Per chi volesse saperne di più segnalo questo sito in cui si possono trovare numerose curiosità e piccole attività, nella sezione “biodiversità fai da te”, realizzabili tra le mura domestiche. Ecco il sito: www.biodiversità.ch
Buona “navigazione”.

Roberta Faziani
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