Quando uscì “Lo Spekki(ett)o” N°38 , quattro mesi fa, Casola era un pochino diversa. Quattro mesi di pausa tecnica e estiva (per la versione cartacea, non per quella on-line), durante i quali sono accaduti alcuni fatti importanti per la vita del paese. Tanto per rimarcare gli avvenimenti principali, ricordiamo che, rispetto al maggio scorso, oggi Casola Valsenio ha un nuovo sindaco e una giovane compagine in consiglio comunale in cui è presente una vera opposizione che fino ad oggi ci pare stia svolgendo con serietà il proprio ruolo.
E in Parrocchia si è ufficialmente insediato un giovane sacerdote che risponde al nome di Euterio e che oramai tutti ben conosciamo, avendo egli avuto un notevole impatto sui casolani, in particolare i più giovani. Non resta che augurarsi che tutte le giovani energie (ricordiamo anche la rivoluzione nella società di calcio) che in poco tempo hanno preso le redini di alcuni dei pilastri del paese, possano incanalarsi in un unico, virtuoso flusso di rinnovamento che consenta al nostro paese di sviluppare appieno le proprie potenzialità. In questo contesto, anche “Lo Spekki(ett)o”, come sempre, cercherà di fare la sua parte. Non solo informare, ma anche proporre idee, denunciare, stimolare la riflessione sui principali temi di attualità, locale e non. Nel triste panorama nazionale in cui i giornali hanno gettato tutte le maschere di una presunta imparzialità sulla gestione corretta delle notizie, schierandosi apertamente nel proprio campo di appartenenza politica e cercando di danneggiare l’avversario a suon di colpi bassi, noi, redazione di un piccolo giornale in un piccolissimo mondo, vogliamo invece cogliere quest’occasione per ribadire la nostra indipendenza rispetto ai dogmi e agli schieramenti partitici, nonché la nostra estraneità alla smania di sensazionalismo a tutti i costi. Nel tempo siamo stati accusati di essere bastian contrari, oppositori per principio, di essere di destra, poi di sinistra. La verità è pirandelliana, e noi siamo tutto questo, oppure il suo opposto, a seconda di chi ci giudica. Alla fine però, la nostra fedeltà va agli ideali che ci animano, quelli che ci siamo costruiti crescendo e operando per i giovani e per il paese, non quelli che altri ci vorrebbero attribuire. La nostra fedeltà è per la nostra storia, fatta di notizie, ma anche di battaglie civili combattute con dignità in modo leale e responsabile, cercando di porre al centro sempre Casola e i casolani. Tutto ciò fa parte del DNA di questo giornale e non perché noi siamo più bravi di altri, né perche abbiamo ideali più elevati: semplicemente non abbiamo alcun interesse in gioco, non riceviamo contributi, stipendi o favori da nessuno, la nostra attività di puro volontariato autofinanziato non prevede giri di soldi o di poteri, ma solo la fatica di pensare e scrivere un articolo, magari a tarda notte dopo una giornata faticosa. Chi ce lo fa fare? La risposta dei lettori, mai così numerosi come in quest’ultimo anno, e il semplice fatto di sapere di avere un luogo in cui è possibile sia esprimere in libertà le nostre idee, sia di dar voce a quelle dei casolani. Già, la libertà… è quella cosa impossibile da raggiungere da soli, la si ottiene con il confronto, con lo scambio di idee, con la fatica di stare ad ascoltare tutti. Il singolo può essere prigioniero delle proprie convinzioni, ma col giusto atteggiamento può costituire insieme ad altri un luogo di libertà. Nel nostro caso è la redazione ad essere un’entità in grado di esprimersi liberamente, andando oltre le idee dei singoli. Un’entità che sarà capace, ad esempio, di criticare, se necessario, l’operato dell’amministrazione comunale anche se uno dei suoi più assidui collaboratori ora siede in consiglio comunale, così come a suo tempo ha potuto, pur avendo un redattore de “Lo Spekki(ett)o” nel CDA di Senio Energia, dar voce ai dubbi di alcuni cittadini circa l’impatto ambientale della caldaia a cippato per il teleriscaldamento. Tutto ciò naturalmente non significa che ciascuno nella redazione non abbia convinzioni morali o politiche proprie, ma è esattamente questa pluralità di idee, la garanzia di una discussione leale e rispettosa dalla quale si cerca faticosamente (penso a certe infuocate riunioni o scambi di e-mail) di estrarre una linea condivisa. Sarebbe un enorme risultato civile poter fare altrettanto nella nostro piccolo paese, discutere e, perché no, azzuffarsi sui vari temi, ma sempre mantenendo fisso l’obbiettivo sul bene comune, evitando di partecipare alla nauseante mattanza nazionale che incasella le persone in status definitivi. “Lo Spekki(ett)o” N°39 nasce proprio con questo utopistico auspicio di aria nuova: all’interno, assieme ai risultati delle ultime elezioni che hanno portato un giovane sindaco a Casola, si parla con i componenti più giovani del nuovo consiglio comunale, si racconta di un nuovo energico parroco che, come fece a suo tempo anche l’Arci, sa parlare al cuore della gente, di un giovane “birraio” che ha appena avviato una nuova attività artigianale, di raccolta differenziata e altro ancora. Senza dimenticare che, negli ultimi quattro mesi, due coppie di redattori de “Lo Spekki(ett)o” hanno cambiato lo stato civile… a Elisa Malavolti e Nicola Rinaldi Ceroni e a Roberta Faziani e Riccardo Albonetti facciamo i nostri migliori auguri di una serena vita coniugale.
Lorenzo Righini