Spett. Redazione dello Spekketto

Il motivo di preoccupazione dovuto al progetto, pubblicato sull'ultimo 'Ponte', relativo all'impianto di una centrale termica a cippato in mezzo al paese è evidente .
E' forte la sorpresa di tutti coloro che hanno letto la notizia nell'apprendere che il sito in oggetto riguarda il campetto di basket , a lato della palestra.
Quale sia la ricaduta in termini sanitari, visto che non si tratta di un caminetto, sull'intero paese non credo sia chiaro ne' sia stato specificato. Matant'è.

Non è chiaro, per esempio quale sia effettivamente la quantita' di polverisottili, perche' di questo si tratta, che cosi' ricadranno sul paese (non viene specificato cioe' quale sia la portata in emissioni dell'impianto, i metri cubi nell'unita' di tempo ) .
Spero costituiscano motivo di riflessione alcune considerazioni in merito.

1) Va ben tenuto presente che cio' che viene emesso (polveri sottili) è di quanto piu' assorbibile in termini diretti dal polmone ed indiretti a livello intestinale che si possa trovare come sequela di un processoindustriale ( facezie come quelle che vengono riportate sulla analoga concentrazione di polveri sottili durante i giorni in cui spira lo scirocco, non meritano di essere prese in considerazione se non per quello che sono: battute da avanspettacolo ).

2) E' noto che i prodotti della potatura sono vietati come combustibile, ma nulla viene detto in relazione ai controlli di filiera da approntare in caso di approvvigionamento esterno (potrebbe essere ipotizzabile il coinvolgimento di ditte esterne che si occupano di smaltimento di prodotti riconducibili al taglio del bosco ma anche alla potatura: quali controlli a monte o a valle sono stati messi in previsione?). Qualcuno diceva che a pensare male si fa peccato, ma a volte si coglie nel segno. Siamo infatti sicuri che il nostro territorio (non possiamo paragonarci ad altre nazioni o regioni italiane che hanno tutt'altre concentrazioni boschive) abbia le potenzialita' necessarie ?

3) E' presente con chiarezza che la ricaduta delle polveri sottili coinvolge il paese intero non solo per cio' che concerne le cosiddette PM 10 ma anche per le cosiddette PM 2,5 , polveri, cioè, ancora di piu' piccole dimensioni che vengono a coinvolgere i bronchioli terminali e gli alveoli?
E' ben presente nella popolazione di Casola Valsenio il concetto che tali emissioni sono une delle concause piu' importanti di malattie bronchiali croniche,asmatiformi, cardiovascolari e neoplastiche?

4) E' conosciuto inoltre dai Casolani che non esiste un valore soglia al di sotto della quale tali sostanze non sono patologiche e che i valori soglia indicati per legge sono una indicazione puramente di massima?
Casola , purtroppo, non è un'isola felice per ciò che riguarda le malattie cardiovascolari, respiratorie edoncologiche: è stato preso in considerazione il problema dell'accumulo sinergico di piu' componenti oncogeniche ?

5) E' probabile che quanto si sta per realizzare venga a rispettare le attuali normative in materia. Chi pero' non è di memoria corta sa bene come i cosiddetti esperti siano stati costretti, nel passato, a rivedere molte delle certezza che avevano guidato alcune scelte industriali (un esempio per tutti, l'amianto, eliminato dai prodotti industriali solo 15 anni fa ). Credo che, in questo caso almeno, i termini della questione siano sufficientemente chiari (è una pura operazione commerciale ) e che sia necessario un po' di buon senso .

Ed infine, una sola considerazione sul metodo: come puo' essere condivisibile un tale progetto che coinvolge tutto il paese, ed in maniera cosi' marcata, senza che sia stato possibile un pur minimo confronto o una qualche forma di consultazione preventiva?

Grazie per l'attenzione

Massimo Menetti
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