La via è intitolata al giorno nel quale con un comunicato del Comando Supremo il maresciallo Armando Diaz diede l’annuncio della conclusione della prima Guerra Mondiale.
Novanta anni fa infatti, il 4 novembre 1918, a seguito della firma dell’armistizio avvenuto il giorno precedente a Villa Giusti (Località Mandria, Pavia), si decretò la fine delle ostilità iniziate nel maggio del 1915.

Riportiamo un estratto del Bollettino della Vittoria: “La guerra contro l’Austria-Ungheria che, sotto l’alta guida di S. M. il Re Duce Supremo, l’Esercito italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta e asprissima per 41 mesi, è vinta.”
Nel corso del secolo scorso, la celebrazione del IV novembre ha subito piccole trasformazioni di significato. Viene introdotto nel calendario come giorno festivo nell’anno 1922, nominandola Festa nazionale per l’anniversario della Vittoria. A seguito dell’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana, la festa subisce un cambiamento di nome diventando il Giorno dell’Unità nazionale. Ma nel 1977 la ricorrenza perde di importanza e di visibilità in quanto viene rimosso dal calendario dei giorni festivi. Per contrastare la diminuzione di interesse da parte della popolazione nei confronti delle Autorità Militari, il Presidente della Repubblica Pertini nell’anno 1983, volle ridare importanza alla celebrazione, proclamando la Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armata, tuttora celebrata nella domenica più vicina alla data del IV novembre.
Nel secolo scorso e, anche se se con minore impatto ai giorni nostri, la celebrazione ha avuto ed ha, lo scopo di creare un’identità nazionale e di celebrare la formazione dello spirito nazionale italiano.


Lorenzo Dardi
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