Invio per informazione alle persone interessate l’articolo sotto riportato , per coloro che rientrano nei benefici …possono rivolgersi a un qualsiasi patronato per la compilazione e la spedizione della domanda.
Il primo articolo del decreto legge anticrisi (185/08) prevede il cosiddetto “bouns famiglia”, un provvedimento con cadenza “una tantum” che va a favore dei lavoratori dipendenti, pensionati e soggetti non autosufficienti che hanno un reddito familiare complessivo non superiore a 35mila euro annui.


A chi presentare la domanda
La richiesta dovrà essere inoltrata al datore di lavoro o all’ente pensionistico attraverso l’apposito modello entro il 28 febbraio 2009 se si vuole ottenere il beneficio in base al numero dei componenti e al reddito familiare complessivo del 2007. In questo modo si incasserà quanto previsto direttamente in busta paga a febbraio, scadenza che slitta a marzo per i pensionati.
Altrimenti si potrà attendere fino al 31 marzo se invece si vuole far riferimento ai dati del 2008. Anche in questo caso dall’approvazione della norma all’incasso del beneficio i tempi saranno piuttosto lunghi: si effettuerà l’incasso rispettivamente ad aprile e maggio.
In assenza del sostituto d’imposta invece la domanda va presentata all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo (per i requisiti inerenti al 2007) o con la dichiarazione dei redditi entro il 30 giugno per gli esonerati se si vuole far riferimento ai requisiti del 2008.

Chi ha diritto
Si rientra tra gli 8 milioni di italiani beneficiari se si è lavoratori dipendenti con famiglia (minimo due persone), pensionati (anche soli), non autosufficienti, ma anche se si è colf, badanti e disoccupati. Mentre ne rimarranno esclusi i lavoratori autonomi, piccoli imprenditori e professionisti, in pratica tutti coloro che sono in possesso di partita Iva. Fuori anche i single a meno che non si tratti di pensionati.

Importi e fasce di reddito
Il bonus consiste nell’erogazione di una somma di denaro una tantum che può variare da 200 a 1.000 euro in base al reddito e alla composizione familiare del soggetto richiedente, tale importo non costituisce reddito né a fini fiscali, né a quelli previdenziali, né per il rilascio della social card.
Per quanto riguarda la composizione del nucleo familiare, oltre al richiedente si deve tener conto del coniuge non legalmente o effettivamente separato, e poi vanno considerati i figli e tutti gli altri familiari fiscalmente a carico.
Questa gli importi cui si ha diritto:
200 euro nel caso di una sola persona con reddito da pensione fino a 15.000 euro,
300 euro per due persone con reddito fino a 17.000 euro,
450 euro per un nucleo familiare di tre persone e reddito fino a 17.000 euro,
500 euro per quattro persone e reddito fino a 20.000 euro,
600 euro per un nucleo familiare di cinque persone e reddito non superiore a 20.000 euro,
1.000 euro per un nucleo familiare di oltre cinque persone e reddito fino a 20.000 euro,
1.000 euro per nucleo familiare con componenti portatori di handicap e reddito non superiore a 35.000.

Dove trovare i modelli e le istruzioni
Il testo del provvedimento e i modelli sono disponibile sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it.

Stefania Monducci
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