Abbiamo appena pubblicato il comunicato stampa in cui il sindaco Sagrini e la presidente della Pro Loco Monducci esprimono tutta la loro grande e - mi sembra, anche se ero alla festa solo domenica pomeriggio - del tutto condivisibile soddisfazione per l'ottima riuscita della 'Festa dei frutti dimenticati', che ormai rappresenta una certezza su cui scommettere (l'unica incognita è il tempo ma dopo alcune incertezze quest'anno è andata) quanto a partecipazione di persone.

E quindi di incassi per le bancarelle, cosa da non sottovalutare perchè credo che la festa sia un appuntamento importante per Casola anche dal punto di vista economico (e visti i tempi che corrono...) Per le aziende, certamente, ma anche per chi si autofinanzia (vedi Scouts, gran bancarella) e delle occasioni per farlo non ne ha mai molte.
Allora, tutto bene, anche i musicisti per le strade mi sembravano apprezzabili in pieno. C'era un'altra cosa da notare, anche questa positiva: i punti per la raccolta differenziata disseminati un po' per tutto il paese. Cestini per carta e cartone, altri per la plastica, ecc., insomma ciò a cui tutti ormai siamo più o meno abituati, no? No, evidentemente no. Basta guardare la foto (pur non nitida, ma viene da un cellulare, ci scuserete) che pubblichiamo a fianco per capirlo. Mettiamo i punti per la raccolta differenziata, bellissimo. Poi però la teoria si scontra con la realtà e viene fuori quello che la foto mostra. Bisognerebbe fare il gioco degli intrusi nel cestino di carta e cartone: bicchieri di plastica che spuntano fuori come razzi in partenza, sacchetti di plastica stesi come lenzuoli, pezzi di cibo (quelli si vedono male ma se avete buttato un occhio domenica li avete visti anche voi) a imbrattare quel po' di carta messa al posto giustio e che forse però adesso è inservibile per il riciclo. Per non parlare della carta appoggiata fuori dai cestini e di piatti e bicchieri gettati direttamente sull'asfalto.
Io, vi assicuro, non sono proprio l'ambientalista duro e puro che strappa l'etichetta del prezzo dai sacchetti della frutta dal supermercato per separare quel centimetro quadrato di carta dalla plastica, ma questo è troppo. C'era tanta gente, quindi tanti rifiuti, un po' di caos ci può stare, ma che chi ha buttato i bicchierini di plastica nel cestino della carta non potesse trovargli un posto migliore (cioè il cestino della plastica a fianco, 10 cm. di distanza), beh, mi fa proprio ridere. E non tutti i punti raccolta erano così pieni, se ci si spostava di 100 metri un buchetto lo si trovava anche per bottigliette, piatti e sacchetti lasciati lì sopra in bilico e destinati quindi a cadere a terra.
La prossima volta faremo la foto non solo al cestino, ma proprio a chi ci butta dentro di tutto indiscriminatamente, ok?

Michele Righini
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