Sentiamo spesso parlare di mobbing , ma sappiamo realmente che cos’è e come si sviluppa?
Il termine mobbing, deriva dal verbo inglese to mob, che significa: accerchiare, attaccare, aggredire in massa. Questo termine è ormai entrato a far parte del vocabolario del mondo del lavoro, rappresentando un fenomeno ampio e dagli effetti pericolosissimi sia per il lavoratore che ne è colpito, sia per il benessere dell’intera società. Si tratta infatti di vari comportamenti aggressivi o subdoli messi in atto sul posto di lavoro ai danni di un lavoratore.


Nello specifico è ’ un insieme di comportamenti violenti , abusi psicologici , angherie , intimidazioni ,emarginazione, umiliazione, maldicenze , perpetrati da parte di superiori o colleghi nei confronti di un lavoratore , prolungato nel tempo e lesivo della dignità personale e professionale nonché della salute psicofisica dello stesso .
Questa pratica è spesso condotta con il fine di indurre la vittima ad abbandonare da se il lavoro, senza quindi ricorrere al licenziamento ( che a volte potrebbe causare imbarazzo all’azienda) o per ritorsione a seguito di comportamenti non condivisi ( ad esempio denuncia ai superiori o all’esterno di irregolarità sul posto di lavoro) o per il rifiuto della vittima di sottostare a proposte o richieste immorali (sessuali) o illegali.Per poter parlare di mobbing l’attività persecutoria deve durare per più di 6 mesi e deve essere funzionale alla espulsione, licenziamento , allontanamento del lavoratore , causandogli una serie di ripercussioni psico-fisiche che spesso sfociano in specifiche malattie.
In mobbing può configurasi come mobbing verticale : : quando un superiore cerca di licenziare un dipendente perché antipatico, poco competente e produttivo, mentre quello orizzontale si configura quando in ufficio un collega non è accettato per interessi diversi oppure perché diversamente abile.
Il mobbing strategico si ha quando l’attività vessatoria è dequalificante e tende ad espellere il lavoratore per far posto ad un altro.
La pratica del mobbing consiste nel vessare il dipendente o il collega di lavoro con diversi metodi di violenza psicologica o addirittura fisica. Ad esempio : sottrazione ingiustificata di incarichi o della prestazione di lavoro, dequalificazione delle mansioni compiti banali , così da rendere umiliante il prosieguo del lavoro, rimproveri e richiami, espressi in privato ed in pubblico anche per banalità, dotare il lavoratore di attrezzature di lavoro di scarsa qualità o obsolete, arredi scomodi, ambienti male illuminati, interrompere il flusso di informazioni necessario per l’attività, continue visite fiscali in caso malattia. Insomma un sistematico processo di persecuzioni messe in atto nei confronti di un lavoratore , portato avanti con la progressiva negazione di mezzi e relazioni interpersonali allo svolgimento di una normale attività lavorativa.
E’ quindi chiaro che il mobbing non è una malattia ma una SERIE DI COMPORTAMENTI OSTILI posti in essere solitamente da un datore di lavoro ( pubblico o privato) o colleghi per isolare e obbligare il lavoratore al trasferimento o alle dimissioni.
CONSEGUENZE SULLA SALUTE
Come abbiamo detto il mobbing non è una malattia ma può esserne la causa.Le patologie possono essere molte fra queste: perdita dell’autostima, depressione , insonnia, isolamento. Il mobbing è causa di cefalea, annebbiamenti della vista, tremore, tachicardia,sudorazione fredda, gastrite, dermatosi. Nei casi peggiori perdita della socialità, nevrosi,depressione,isolamento sociale ecc..
TUTELA GIURIDICA In Italia non è configurato come specifico reato a se stante , ma gli atti di mobbing possono rientrare in atre fattispecie di reato, previste dal codice penale, quali lesioni personali gravi o gravissime , anche colpose che sono perseguibili d’ufficio e si ritengono di fatto sussistenti nel caso di riconoscimento dell’origine professionale della malattia, la legge italiana disciplina anche il risarcimento del danno biologico.
La nostra Costituzione (in particolare gli artt.2-3-4-32-35-36-41-42) tutela la persona in tutte le sue fasi esistenziali, da quella di cittadino a quella di lavoratore. Inoltre sul datore di lavoro grava come l’obbligo contrattuale, derivante dall’art.2087 cod.civ., di tutelare la salute e la personalità morale del dipendente.
Inoltre le malattie generate e riconosciute a causa del mobbing sono considerate malattie professionali anche dall’INAIL.
Credo sia importante che ognuno di noi conosca alcuni fenomeni che riguardano da vicino la nostra vita sociale, lavorativa e in particolare la salute.

Stefania Monducci
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