Maggio '07
Siamo sempre qua, a dilaniarci con le parole. A cercare slanci emotivi perché forse, la realtà, non ci appassiona poi così tanto. Spesso, c’è la volontà di fraintendere. Non siamo qui per raccontare e per sapere già tutto in maniera superiore. Siamo qui per le squadre del Casola, consapevoli che nella concordia si possa solo che crescere e fare bene. Essere soddisfatti. Il Casola è retrocesso in Seconda categoria. Al momento, fa parte di quell’infrequentabile cantuccio da perdenti.
Siamo sempre qua, a dilaniarci con le parole. A cercare slanci emotivi perché forse, la realtà, non ci appassiona poi così tanto. Spesso, c’è la volontà di fraintendere. Non siamo qui per raccontare e per sapere già tutto in maniera superiore. Siamo qui per le squadre del Casola, consapevoli che nella concordia si possa solo che crescere e fare bene. Essere soddisfatti. Il Casola è retrocesso in Seconda categoria. Al momento, fa parte di quell’infrequentabile cantuccio da perdenti.
Occorre ripartire.
Per fare questo, è necessario fare sentire la propria voce.
Come è stato per Marcello. Ricordiamoci che c’è molta gente appassionata al calcio locale. C’è bisogno di persone così. Così come c’è bisogno di quelle che al di fuori dell’ambiente, animano e sono comunque legate a questo calcio. La porta è aperta, avanti. Non lasciando assolutamente da parte l’impegno delle persone che fino ad ora hanno sacrificato molto del loro (in 30 anni il Casola non era mai stato così in alto). Il Casola ha bisogno di una FIGURA SOCIETARIA. Per far partire i bambini e coltivarli umanamente da giovani. Per non disperderli da adolescenti e vedere il lavoro fatto realizzato in una prima squadra senza troppi problemi. Pare la salvezza del mondo, è invece un modo per tenere legata ad una piccola radice, un qualcosa di questo paese.
Veniamo agli spareggi. Persi entrambi, 1 a 0 in casa, 2 a 0 fuori casa. Le partite hanno rispecchiato l’andamento dell’intero campionato. Più di così, a parere nostro, il Casola non poteva fare. E così è stato. Qui è Match Winner, M.W., Man Woman, Misterious Ways, Ma Waaa, Monkey Wrench, Mid West, My Way... un piccolo scantinato non ben definito, un tema libero delle medie che tanto chiaro non è mai, è libero. Non parliamo di moduli tecnico tattici, di goals, di rubate ecc. ecc. Parliamo dell’emozione più bella, a fine partita. Quella di poter riconoscere i volti di persone che ti parlano da cuore a cuore. E non c’è sconfitta, non c’è retrocessione, non c’è terna che “tenga”. Non avranno messo la palla all’incrocio, ma hanno reso un po’ migliore il resto. E il vedere un’enorme stanchezza piena di soddisfazione in queste persone, vale più di una vittoria.
Persone che hanno questo volto qua, che non parlano solo coi piedi e che hai la fortuna di incontrare e conoscere. Persone che hanno il potere di avvicinare il sapore di una sconfitta a quello di una vittoria. E non c’è soddisfazione più grande, di poter condividere tutto questo con loro. Grazie.
Matchwinner - Riccardo Landi
tutte le foto della partita del 6 maggio nella nostra galleriafotografica