Un po’ di tempo con il Casola, perché ne ha bisogno.

E l’ illuminazione del campo sportivo?
C’è gente che ha passione per il calcio locale, come ha raccontato la lettera diMarcello, perchè non viene trattata?
Il campo sportivo è esclusiva del calcio o la struttura può essere utilizzata per altro?
Altro? Altro.

Non siamo alla ricerca della polemica, non si andrebbe molto lontano. E’ che in questa parte pallonara del paese Casola, si prova quella strana sensazione del dovere non compiuto.
Per carità, non pretendiamo in dono la Vostra attenzione, sarebbe troppo generoso per questi punti interrogativi. Può anche essere che abbiamo preso una strana zolla e ne è uscita questa roba qua. Occupiamoci, però, di rendere migliori occhiaie e imperfezioni.

Dopo la fantastica e storica cavalcata dello scorso anno, il Casola è in Prima Categoria. E dopo quello che è successo fino ad oggi, il rimanere in questo campionato, sarà impresa ardua in tutta la sua definizione. La Prima Categoria. Ora il Casola è in fondo alla classifica, barcolla e traballa nel clima sedativo dell’ ultima posizione. Dietro a delle tendine, nascosti da finestre socchiuse, nei bar, trovano terreno molto fertile pensieri strani, cattivi, invidie, menefreghismo vario, indifferenza ecc. E’ sotto gli occhi di tutti che molte cose non vanno, ma non si è mai visto nessuno rimediare ad un errore con un altro errore. Il Casola ha cominciato l’anno con la sfortuna, con il diverso, con la non maturità presentata in certi atteggiamenti, con il famigerato “salto di categoria” e con tutti gli eccetera collaterali. Nelle ultime uscite, è apparsa anche l’ombra del complotto. Più che giustificata perché sono saltate fuori espulsioni strane, senza un perché e per lo più con pesanti squalifiche. Ma restiamo concentrati sul pallone di cuoio, non ci abbassiamo certo a queste inquietanti piccolezze. Che se la vengano a guadagnare sul campo. L’essenziale è pensare al calcio come divertimento, cullare il sogno di un bel gol, di una bella azione, di giocare una grande partita. Perché tormentarsi, aggrovigliare i pensieri, turbare la mente con questo gioco che ci accompagna da sempre. Non ne abbiamo già abbastanza della realtà quotidiana? Non tutta la gente ha ancora abbandonato le tribune, c’è chi ha ancora fiducia e voglia di vedere combattere questa squadra. Il Casola è in difficoltà, è un buon momento per mettere sul campo le capacità migliori.

Un po’ di tempo con il Casola e lo passiamo con la Scuola Calcio insieme ai Pulcini, con i bambini che corrono sempre e non si stancano mai. Per ora all’interno della palestra, a primavera magari con la partecipazione ad un torneo.
Gli esordienti, squadra senza alcun tipo di collaborazione con altre società, sono un buon gruppo di ragazzini. Qui si comincia a coltivare un possibile futuro calcistico, speriamo di non vederli scomparire.
I Giovanissimi e Allievi, sono stati fusi in un’unica squadra assieme alle rispettive categorie di Castel Bolognese per la scarsa presenza di ragazzi. Per le partite che si disputano a Casola, la squadra scende in campo con i colori casolani. Per le partite che si disputano in trasferta si indossano i colori sociali del Castello. Castel Valsenio, Casola Bolognese, fate voi.
Gli Juniores il Casola non li ha, ma li ha il Palazzuolo e alcuni giovani salgono fino ai confini della nostra regione, per poter tirar due calci al pallone.
Per gli Amatori, si sono fatte avanti molte persone ma nessuno con responsabilità per poter far funzionare decentemente anche questa squadra. Speriamo di non vedere “fusi” tutti.

Un po’ di anni fa, la Società Casola Valsenio aveva tutte queste categorie accompagnate da tanta passione ed entusiasmo. All’indimenticabile campo sportivo vecchio, le partite cominciavano al sabato pomeriggio e finivano alla domenica. C’era un sacco di gente, ed era bello, ed è vero tanto che lo stiamo ancora ricordando adesso. Oggi abbiamo perso qualcosa, stiamo respirando qualcosa di confuso. Forse questa rimescolanza di eventi, potrebbe essere una causa non considerata del surriscaldamento del clima terrestre. Che sta succedendo, dove sono tutti?

Un saluto in particolare a Enzo e a Silvio.


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