Regia di Lorenzo Righini, in arte Fuco.
Il tutto ha inizio venerdì 10 settembre ore 6.45 alla stazione delle corriere di Casola. Iniziamo ad arrivare alla spicciolata con capelli improponibili, ciabatte e viveri ancora da sistemare in zaini che ci chiedono pietà.
Attraverso treni e corriere abbiamo raggiunto Visso, dove ci siamo sistemati con le tende. Una veglia su San Paolo e poi a letto.
Il tutto ha inizio venerdì 10 settembre ore 6.45 alla stazione delle corriere di Casola. Iniziamo ad arrivare alla spicciolata con capelli improponibili, ciabatte e viveri ancora da sistemare in zaini che ci chiedono pietà.
Attraverso treni e corriere abbiamo raggiunto Visso, dove ci siamo sistemati con le tende. Una veglia su San Paolo e poi a letto.
Il sabato e la domenica sono stati giorni classici per ogni route che si rispetti: circa 26 km a piedi, ma con il sollievo del materasso sia il sabato alla Abbazia di San Eutizio che la domenica in un convento di Norcia. Ed è qui che ci hanno raggiunto Veronica e Sara assieme alla moka. Al lunedì si sono condensate tutte le emozioni, posso dire di avere provato molti sentimenti. Iniziamo con la paura: il rafting.
Già dalla Domenica, quando abbiamo saputo di questa attività, io ho incominciato a sperare che finisse in breve tempo.( Ma non ero la sola ad essere preoccupata)
Il fiume si è rivelato tranquillo e ci ha riservato delle gran risate per i nostri tutini aderenti e ha permesso di goderci dei bei panorami. Non potremo mai scordaci di Alessandro, il prestante istruttore, diventato il modello da imitare per Davide che provava a seguirlo 'mostrando i muscoli'. Poi è venuto il momento della Partenza, quindi felici lacrime e abbracci. Ora la strada si fa da soli.
L'ultima sera abbiamo trovato ospitalità da Don Camillo, un prete figlio dei fiori, in un museo di fianco alla Chiesa. L'acqua... nella fontana. Il bagno... a circa un 1km quello pubblico. E per finire: -C'è qualche topo che vola- ovvero dei pipistrelli. Originale! La serata è trascorsa leggendo le lettere al clan. Ognuna aveva qualcosa di magico e personale, ma quella di Davide è stata la più commovente, anche perché la sua era una lettera di saluto: ha ringraziato tutto e tutti, non rinnegando niente di questi dieci anni e a testa alta ha abbandonato la scena. Ci mancherà. I destini di Erika, Valentina, Veronica, Francesca, Sara ed il mio sono legati alla CO.CA. e Fuco, il nostro terzo genitore(frase di Vale), ci starà vicino anche in questo delicato momento: il nostro desiderio è di essere in qualche modo speciali per qualcuno.
Saluti e baci dai Monti Sibillini
Silvia