La storia è iniziata davvero male per noi lupetti!
Siamo stati rapiti dagli alieni durante il sonno e per di più nel giorno del nostro compleanno!!!
Ci siamo ritrovati a navigare nello spazio, fra fastidiosi arcicani e il loro continuo abbaiare, sul nostro cavallo a dondolo, quel che noi credevamo fosse un banale regalo del nonno.
Ad un certo punto una calamita ci ha attirato e trasportato all’interno di una navicella, proprio di fronte agli alieni!
Siamo stati rapiti dagli alieni durante il sonno e per di più nel giorno del nostro compleanno!!!
Ci siamo ritrovati a navigare nello spazio, fra fastidiosi arcicani e il loro continuo abbaiare, sul nostro cavallo a dondolo, quel che noi credevamo fosse un banale regalo del nonno.
Ad un certo punto una calamita ci ha attirato e trasportato all’interno di una navicella, proprio di fronte agli alieni!
Questi però non avevano lunghe antenne, pelle verde o vestiti ultragalattici. Tutt’altro, ci assomigliavano tanto, anzi, erano anche vestiti come noi…in pigiama!
Destinazione? Il Pianeta degli Alberi di Natale dove, come dice il nome, ci sono miliardi di alberi di Natale e dove, se chiedi che giorno è, ti risponderanno tutti: oggi è Natale, come ieri e come domani!
Ma non è questa l’unica stranezza del pianeta: dovete sapere che lì c’è il libero furto perché non esistono soldi e se vuoi qualcosa basta prenderlo. Anche i titolo di re, conte, bisconte sono in vendita, gratis naturalmente. I taxi sono puntualissimi cavalli a dondolo presenti ad ogni strada.
Per fortuna questi esseri qua non sono gli unici che abbiamo conosciuto, perché abbiamo incontrato anche Maria, Giuseppe, oste, pastori e, naturalmente il piccolo Gesù. Lui ha rappresentato il punto di arrivo del nostro viaggio cominciato con l’Avvento, grazie all’invito di un viandante. Per questa missione ci siamo premuniti di lanterne per illuminare il buio, affrontato impegni e rinunce per poter rendere la sua venuta speciale, e così è stata.
Tornando al rapimento, sul nuovo pianeta, le sestiglie si sono sfidate a colpi di alce rossa, lucertole, carte e ovviamente scenette. Hanno persino progettato e realizzato efficienti macchine antirabbia.
I Bianchi hanno avuto la meglio e tutti siamo riusciti a ritornare nella nostra camera sulla Terra o, come dicono loro, su Serena.
Ma non pensiate che tutto ciò sia solo il racconto di incubo. É tutto vero, e ciò che poteva sembrare una sventura si è rivelata una conquista. Abbiamo nuovi amici nello spazio, che ci hanno permesso di capire cosa non va nel nostro pianeta e ora noi siamo già all’opera per trasformarlo con la nostra potente arma: DEL NOSTRO MEGLIO!
Un consiglio: se dovesse capitare a voi controllate il vostro cavallo a dondolo! Nel nostro c’era una cicatrice da meteorite, odore di muschio e polvere stellare!!!
Akela (Silvia Landi)