Notte insonne,
come tutte le notti che precedono un campo estivo, sia da “ragazzo” che da capo. È l’emozione, sono le aspettative, le paure, la voglia che tutto vada per il meglio, la voglia di giocarsi in prima persona, il desiderio di ricevere tutto quello che gli altri hanno da dare e il coraggio di dare tutto quello che puoi.
Il campo estivo del Reparto “Mafeking” del Casola Valsenio 1 quest’anno si è svolto a Ramiseto, in provincia di Reggio Emilia. Questo è un anno particolare ed importante perché è stato cento anni fa che il signor Baden Powell ha fondato lo scoutismo ed ha organizzato il primo campo estivo a Brownsea.
Non è facile spiegare quello che avviene in un campo, quella sorta di magia che si crea tra le persone, ci si sente come sospesi a mezz’aria, ma così vicini agli altri.
Ci sarebbero tanti aneddoti, tante avventure, tanti momenti da raccontare, ma ciò che è importante è il legame che si crea tra i ragazzi, che ne “combinano di ogni”, che ti fanno arrabbiare, che ti fanno ridere, piangere, ma sono loro il sale dello scoutismo, sono loro che lo rendono vivo e che ti fanno capire che, sì hai fatto fatica, ma che ne è valsa la pena.
Nove giorni trascorsi senza le comodità della vita quotidiana, non solo perché si è in mezzo ad un bosco in tenda, ma perché ci si riscopre come si è.
Il clima ha rispecchiato lo stato d’animo dei ragazzi: a volte freddo, all’inizio, quando c’è ancora un po’ di diffidenza, quando magari si pensa a ciò che si è lasciato a casa, poi caldo, quando si gioca, si discute, ci si confronta, si canta, si balla, insomma quando ci si conosce di più.
Quattro squadriglie: Tigri, Lupi, Cinghiali e Bufali che hanno reso il campo vivo e combattuto tra giochi, gare di cucina, riflessioni, animazioni, pensieri, uscite…
Uno dei momenti più significativi è stata la sera del 31 luglio e l’alba del I agosto, quando ci ha raggiunto una parte della Co.Ca per celebrare e festeggiare i cento anni dello scoutismo. Una cerimonia semplice, ma sentita, felici di far parte della “Grande Famiglia degli Scouts”.
Elisa Malavolti