Gli ingredienti per una mitica Route:
- Le ferrovie che ci fanno perdere la prima coincidenza e così si deve cambiare tutto il programma anche se il viaggio di andata era l’unica cosa realmente certa.
- Un gruppo fantastico, unito, desideroso di condividere tutto, di fare strada insieme, di ridere, scherzare e dare una pacca sulla spalla a chi sta provando sconforto
- Le ferrovie che ci fanno perdere la prima coincidenza e così si deve cambiare tutto il programma anche se il viaggio di andata era l’unica cosa realmente certa.
- Un gruppo fantastico, unito, desideroso di condividere tutto, di fare strada insieme, di ridere, scherzare e dare una pacca sulla spalla a chi sta provando sconforto
- Un paesaggio bellissimo: cosa c’è di meglio della Toscana?
- Un intineario variegato: partenza in salita ( e che salita!! 800 metri di dislivello), una buona dose di discesa (10 km spaccagambe), un po’ di pianura, saliscendi..
- L’ospitalità: partire senza avere contatto nessuno, con la fiducia che tutto andrà bene, anzi perfettamente. Ed infatti così è stato: albergatori che ci hanno dato il loro benestare per gustarci le stelle in cima al Monte Amiata, Frati Cappuccini che ci hanno dato la possibilità di lavarci, Sindaci che ci hanno lasciato un parcheggio, i Toscani che ci hanno ospitati nelle loro case e la base Scout di Sant’Antimo che apre le porte a tutti.
- L’arena: non farsi sopraffare dalla stanchezza, ma ridere, cantare e ballare come matti nonostante le gambe non ti reggano più
- Il silenzio: provare a guardare dentro di sè e di capirsi, di mettersi in discussione, di affrontare le proprie paure, di prendere di petto le proprie insicurezze, di parlarsi con tutta sincerità
- La discussione: giocarsi a carte scoperte di fronte agli altri, senza la paura di essere giudicati e senza l’ottusità di giudicare.
- La chitarra: per suonarla, caricarsela nello zaino, maledirla e poi coccolarla con mille dediche
- Uno zaino: per comprendere esattamente che cosa è utile e che cosa non lo è, in una parola essenzialità
- La pazienza dei capi
- La pazienza dei ragazzi
- Una Partenza: i brividi per Nico che lascia il Clan e decide di diventare capo. Le ultime parole, le lettere scritte e lette nel silenzio della notte, le canzoni scritte solo per te, il silenzio, gli occhi bagnati, la luna che brilla e illumina i nostri volti, gli abbracci, una luce che si allontana e viene assorbita dal buio
- Un Saluto: quando le decisioni sono pensate, meditate, sincere anche se sofferte. Ester che fatica a finire di leggere la sua ultima lettera. E una maglia strapiena di dediche.
- Il viaggio di ritorno: pullman, pullman2, treno1, treno2, treno3, treno4, stazione di Faenza. Si torna a casa. Mentre la macchina va, guardi fuori dal finestrino e pernsi “però... che meraviglia”
Clan “Ombre Mobili”+ Noviziato “Mercurio”