Nel mese appena trascorso abbiamo assistito ad una riorganizzazione della Giunta e del Consiglio comunale di Casola Valsenio. Per quanto riguarda la Giunta sono emerse due nuove figure: Claudio Ricciardelli, indicato dal Partito dei Comunisti Italiani, e Pietro Bellini, sostenuto dal Partito di Rifondazione Comunista. La loro nomina è stata motivata, nel primo caso, dalla fuoriuscita di Marino Fiorentini (PdCI) dalla Giunta casolana in quanto divenuto assessore provinciale con la delega ai Lavori pubblici e alla Viabilità, nel secondo invece, dalla rinuncia di Adalberto Bagarini (assessore esterno, esponente del PRC) per l’inconciliabilità con nuovi e più onerosi impegni di lavoro. Per quanto concerne il Consiglio comunale invece, Guerrino Pivetta (esponente del PRC) è subentrato a Maurizio Isola (Margherita) dopo la sua improvvisa e dolorosa scomparsa. Inoltre le dimissioni di Giacomo Giacometti (Margherita) hanno reso possibile l’ingresso in Consiglio comunale di Roberta Foschi (Margherita), e la sua successiva nomina ad Assessore della Comunità Montana.
Ci pare opportuno a questo punto rivolgere qualche domanda al Sindaco Giorgio Sagrini, in merito al nuovo riassetto organizzativo.
Quali considerazioni hanno motivato la scelta dei nuovi assessori Claudio Ricciardelli e Pietro Bellini?

La nomina dei due nuovi assessori si è resa necessaria in seguito alle dimissioni di Marino Fiorentini (assessore al bilancio e lavori pubblici), che ha assunto l’importante incarico di assessore provinciale alla viabilità e ai lavori pubblici nella Giunta del Presidente Giangrandi, e a quelle di Adalberto Bagarini (assessore allo sport, ambiente e parchi) motivate con l’impossibilità di conciliare i nuovi impegni di lavoro con le responsabilità di Giunta.

Quali oneri, a grandi linee, competono ai nuovi assessori?

Con l’ingresso in Giunta di Claudio Ricciardelli e Pietro Bellini è stata definita una parziale redistribuzione delle deleghe. Per quanto riguarda i nuovi assessori, a Claudio Ricciardelli è stata affidata la pubblica istruzione (prima me ne occupavo io) e i lavori pubblici, mentre Pietro Bellini si occupa di viabilità rurale, manutenzione del patrimonio e dei cimiteri.

Come mai in Consiglio comunale, all’estinto Maurizio Isola, esponente della Margherita, è successo Guerrino Pivetta, membro invece, del Partito di Rifondazione Comunista?

Le modalità di sostituzione dei consiglieri comunali sono regolate dalla legge, e la legge affida la composizione del Consiglio comunale non agli accordi politici tra i partiti ma all’espressione del voto degli elettori che, con la preferenza, decidono la composizione del Consiglio comunale e l’ordine di elezione dei candidati delle diverse liste in lizza che, come è noto, sono spesso liste di coalizione, con candidati appartenenti a diverse forze politiche.
Può capitare quindi, come è accaduto nel caso delle dimissioni di Gianpaolo Sbarzaglia quando è entrato a far parte del Consiglio di amministrazione del Consorzio AMI, che a subentrare sia l’esponente di una diversa forza politica. La stessa cosa è accaduta con la sostituzione dello scomparso Maurizio Isola. In definitiva, la legge si limita a garantire che a sostituire il consigliere dimissionario sia un consigliere della medesima lista, secondo l’ordine uscito dalle elezioni, ed è ciò che è accaduto.

Quali motivazioni hanno indotto Giacomo Giacometti a dimettersi come consigliere?

Contrariamente a quanto previsto nei Comuni superiori a 15.000 abitanti – dove è stabilita l’incompatibilità tra la carica di consigliere e quella di assessore – la legge prevede, nei Comuni con popolazione inferiore come il nostro, la possibilità di cumulare l’incarico di consigliere e di assessore ma anche di potere ricoprire l’incarico di assessore senza essere consigliere comunale, avendo tuttavia il diritto di partecipare e intervenire alle sedute del Consiglio comunale, pur senza diritto di voto.
Le dimissioni di Giacomo Giacometti da consigliere comunale ma non da assessore (continua infatti a far parte della Giunta comunale, come Vice Sindaco e come assessore), hanno reso possibile l’ingresso in Consiglio comunale di Roberta Foschi, prima dei non eletti nella lista di “Uniti per Casola” e esponente della Margherita casolana. E stato così possibile, sulla base degli accordi politici assunti tra i partiti della coalizione alla vigilia delle elezioni amministrative del 2004, eleggere Roberta Foschi come rappresentante del Comune di Casola Valsenio nel Consiglio della Comunità Montana. Il Consiglio della Comunità Montana ha poi proceduto alla sua elezione nella Giunta dell’Ente, in sostituzione delle scomparso Maurizio Isola.

Quali compiti attenderanno invece Roberta Foschi come consigliere della Comunità Montana?

Nella Giunta della Comunità Montana, a Roberta Foschi sono state affidate le stesse deleghe che aveva Maurizio Isola. In particolare dovrà occuparsi della gestione del demanio – che la Regione ha affidato alla Comunità Montana – e delle politiche forestali.


La nuova Giunta comunale risulta così composta:

_Giorgio Sagrini: oltre alla carica di Sindaco si occupa anche di Bilancio e Promozione turistica,
_Giacomo Giacometti: oltre alla carica di Vice-Sindaco è anche Assessore con delega alle Attività Produttive, ai Servizi Sociali e Sanitari, al Volontariato, alla Protezione Civile, all’Edilizia Residenziale Pubblica e alle Politiche Ambientali,
_Pietro Bellini: Assessore al Patrimonio e Manutenzioni, alla Viabilità rurale e ai Cimiteri,
_Nicola Iseppi: Assessore all’Urbanistica e Viabilità urbana, ai Rapporti di Gemellaggio, alla Cultura, alle Politiche Giovanili e allo Sport,
_Claudio Ricciardelli: Assessore ai Lavori Pubblici e Programmazione, e alla Pubblica Istruzione.



A cura di Fabio Bittini
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