Leggo e prendo atto con un po’ di tristezza l’amaro comunicato con cui l’amico Fabio Piolanti prende le distanze dal PDL, il partito in cui militava e di cui era (correggetemi se sbaglio) l’unico elemento concretamente ed istituzionalmente attivo a Casola.
Visto come vanno ultimamente le cose in quel partito, credo che Fabio abbia mille ragioni per prendere la decisione che ha assunto, nello stesso tempo osservo con disagio che così rischia di sfaldarsi l’unica presenza attiva organizzata del centro destra a Casola.
Perché una democrazia funzioni correttamente in una comunità occorre che siano rappresentate adeguatamente, o almeno sufficientemente, le maggiori istanze politiche in campo, soprattutto quelle che sono più significative negli opposti schieramenti nazionali.
Mancando Fabio, mi pare che questa rappresentanza a Casola diventi assolutamente insignificante, almeno sul piano operativo e, nonostante il PDL e attuali alleati vari non siano certamente i destinatari delle mie simpatie politiche, ritengo tuttavia che ciò costituisca un impoverimento per la nostra piccola comunità.
Fabio era una persona esperta e navigata in campo politico, navigata non nel senso deteriore di chi trae profitto furbescamente del proprio ruolo (anzi credo che sul piano personale siano stati soprattutto i dispiaceri o le delusioni che ha accumulato) ma nel senso di chi ha adeguata esperienza di come gestire una presenza politica, di chi conosce i meccanismi delle strutture amministrative, di chi sa gestire efficacemente la necessaria dialettica ed il dibattito politico e di come si deve agire per tener testa alla controparte, anche in ambienti fortemente egemonizzati dalla formazione avversaria.
Come piccolo esempio faccio menzione della vivace bacheca informativa recentemente messa in opera dal PDL (ma penso soprattutto da Fabio) in via Card. Soglia.
Apparentemente un “ritorno al passato”, in epoca di comunicazioni telematiche, Internet, Twitter, Facebook, posta elettronica e chi più ne ha, più ne metta, ma io penso ancora di ottima efficacia in una comunità, come la nostra, in cui magari una buona parte dei cittadini non ha proprio tutte le dimestichezze e le abitudini necessarie per accedere a certe fonti.
Infatti spesso ho notato che davanti a quella bacheca - gestita devo dire in modo molto efficace e con ottima tecnica comunicativa - molti erano quelli che si fermavano a leggere.
Fabio dunque era un valido punto di riferimento per una certe componente politica ed ora viene a mancare.
Spero comunque, come vie detto in una parte del comunicato, che Fabio rimanga almeno come membro del Consiglio Comunale in rappresentanza della minoranza, anche se non più organicamente inserito nel PDL.
Che non stia più con Berlusconi non credo che ai Casolani possa interessare più di tanto, credo che ai Casolani interessi di più il proseguimento della sua azione di controllo critico sull’operato della Amministrazione (anche se personalmente - permettetemi una nota di colore - desidero vivacemente che si dia un morso sulla lingua tutte le volte che parla a sproposito di divieti di parcheggi, a suo dire anacronistici, in piazza Sasdelli).
Con Fabio spesso mi sono trovato a condividere esperienze indimenticabili e di significativa rilevanza per la nostra comunità – cito fra tutte la fondazione del movimento scout e, a seguire, l’affermarsi del successo della pubblicazione storica del nostro paese 'Lo Specchio'.
A volte mi sono trovato a dissentire dalle sue posizioni, soprattutto in campo politico, ma ho sempre apprezzato l’impegno e l’originalità innovativa di certe sue intuizioni.
Vorrei ricordare a questo proposito che i “Mercatini delle erbe officinali” che hanno decisamente rinnovato e caratterizzato le manifestazioni estive casolane sono frutto soprattutto di una sua intuizione all’epoca del suo impegno come assessore nell’Amministrazione comunale.
Voglio inoltre ricordare come Fabio, in almeno due occasioni, compresa quest’ultima, si sia caricato dell’onere di capeggiare ed animare le espressioni dell’uniche alternative politiche ad una certa sinistra sorte in campo politico amministrativo nel nostro comune.
Un onere non propriamente gratificante e foriero di soddisfazioni.
Beh Fabio, che dire? In ogni caso grazie per il tuo impegno e per averci spesso messo la faccia.
Il tuo amico Alessandro Righini