Intervista doppia a Giorgio Sagrini e Giacomo Giacometti, sindaco e vice sindaco di Casola Valsenio

Dopo due mandati consecutivi, si sta per concludere l'esperienza della lista 'Uniti per Casola' che in primavera cederà il testimone dell'amministrazione casolana ad una nuova giunta. Quella che segue è una sorta di 'intervista doppia' ai due protagonisti della scena politica locale degli ultimi dieci anni.
Risponde Sagrini

1) Per il vostro mandato è ormai imminente la scadenza. Prova di sintesi: ci faccia in dieci righe un onesto bilancio del vostro operato.

Ci siamo dati degli obiettivi, fortemente condivisi, che in gran parte abbiamo realizzato. Il primo obiettivo era politico: unire le forze del centrosinistra attorno a un programma di cambiamento e di innovazione amministrativa, con una comune assunzione di responsabilità. Da questa volontà non solo è nata e cresciuta l’esperienza politico-amministrativa di “Uniti per Casola” ma sono maturate le condizioni che, a livello locale, hanno accompagnato e sostenuto la nascita del PD.
Gli altri obiettivi, che hanno caratterizzato l’azione amministrativa, sono stati: la progressiva integrazione di servizi e funzioni comunali nell’”Unione” tra Casola Valsenio, Brisighella e Riolo Terme, il sostegno e lo sviluppo dei principali settori economici, l’affermazione dei nuovi strumenti di programmazione e pianificazione urbanistica e territoriale, la riqualificazione e il rilancio dei servizi culturali, la qualificazione di un’offerta turistica fatta di nuove strutture ricettive e di eventi e manifestazioni sempre più integrati con l’agricoltura, con il territorio, con il Giardino delle Erbe e con la connotazione di “paese delle erbe e dei frutti dimenticati”, il mantenimento e la creazione di nuovi servizi sociali per rispondere a vecchi e nuovi bisogni, anche valorizzando il ruolo dell’associazionismo e del volontariato.
Detta in altro modo, abbiamo cercato di promuovere la coesione sociale e aprire nuove e originali prospettive di crescita per Casola e la comunità casolana.

2) In questi anni lei e il vicesindaco Giacometti avete lavorato fianco a fianco. All’esterno avete dato la sensazione di essere una coppia ben assortita. Come vi siete organizzati fra voi? E qual è un pregio e un difetto di Giacometti?

Giacomo è stato un partner straordinario, presente e assiduo, che ho imparato a conoscere e ad apprezzare anno dopo anno. Ha portato, al modo di essere e di lavorare dell’Amministrazione, una sensibilità e un modo di approcciare i problemi, complementare al mio, espressione di una storia politica e culturale che si è rivelata particolarmente feconda per la qualità dell’azione amministrativa. Ha presidiato bene il versante delle politiche sociali, del rapporto con il mondo agricolo e dell’impresa, e con settori rilevanti dell’associazionismo che hanno trovato nuove possibilità di azione. Credo di non portare via niente a nessuno se dico che è merito suo se è iniziato il percorso che ha portato alla costituzione del Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari, dell’Associazione Casola per la Vita, del Centro Fiordaliso, del Centro giovani “Circus”: tutte realtà associative e di servizio sorte a Casola, non a caso, in questi anni.
Un difetto? Dispiacersi eccessivamente per qualche critica – spesso ingiusta e un po’ rancorosa - che qualche avversario politico ci rivolge.

3) Se dovesse dire qual è l’azione più importante intrapresa dalla vostra amministrazione, cosa sceglierebbe? E qual è stato il momento più difficile?

Tra le diverse azioni intraprese – voglio citare il Cinema Senio, la nuova zona industriale, la riqualificazione di Via Matteotti, Piazza Sasdelli, Vicolo delle Rimesse, Via Marconi e Via della Sorgente, il recupero e la riqualificazione del comparto ex Suffragio/ Torre Civica, il Parco Pertini e i locali per il magazzino comunale e il Distaccamento dei Vigili del Fuoco, l’adeguamento e messa a norma degli edifici scolastici, la riorganizzazione dei servizi ambientali, la costituzione dell’ASP “Solidarietà Insieme”, l’adozione di importanti strumenti di pianificazione come il PRG del 2001 e il PSC in corso di elaborazione, il Piano di zonizzazione acustica e il Piano regolatore dell’illuminazione comunale, l’esperienza dell’Unione dei Comuni e delle gestioni associate di servizi e funzioni tra Casola, Riolo e Brisighella – mi piace indicare l’ultima cosa fatta. E’ la costituzione, nell’agosto scorso, della Società ESCO Senio Energia, per le opportunità di crescita e di innovazione che può offrire alla nostra comunità.
Ma c’è anche un rammarico, quello di non essere ancora riusciti a fare decollare il Parco della Vena del Gesso Romagnola, a ormai 3 anni dall’approvazione della legge istituiva.
Il momento difficile è, ogni anno, chiudere il bilancio. Con l’aria che tira, è sempre più difficile riuscirci.

4) In generale, l’opinione pubblica casolana è soddisfatta dell’Amministrazione Sagrini. Le critiche più ricorrenti nell’ultimo periodo riguardano le addizionali comunali troppo alte e la sensazione di un certo distacco, di una certa stanchezza da parte degli amministratori ad occuparsi incisivamente della cosa pubblica al termine del mandato. Cosa risponde?

Non può che fare piacere sapere che tra la popolazione ci sia un giudizio prevalentemente positivo sull’Amministrazione comunale. Va a merito di chi in questi anni ha assunto e condiviso la responsabilità amministrativa: in particolare, oltre a me e Giacomo Giacometti, gli assessori, Nicola Iseppi, Claudio Ricciardelli, e Pietro Bellini recentemente scomparso.
Tutte persone motivate, che hanno svolto con scrupolo e dedizione il proprio compito, senza costare nulla alla comunità. E’ bene ricordare che gli assessori casolani non percepiscono alcun compenso e che l’indennità di Sindaco (e presidente della Comunità Montana) è di 423 euro al mese.
Per quel che riguarda l’impegno degli amministratori, non vedo né distacco né stanchezza. Se questa è la sensazione che do o che diamo, in questa fase, ne prendo atto, ma non è certamente questo lo stato d’animo mio e della compagine di Giunta. L’impegno e la motivazione sono gli stessi, come il primo giorno. E tra questi impegni – che sento come uno dei principali doveri di un Sindaco - c’è quello di essere presente, in prima persona, in tutti gli eventi, le manifestazioni, le cerimonie pubbliche dove sia necessario esprimere la vicinanza dell’Amministrazione comunale con i propri cittadini.

5) Come vede il quadro casolano per le prossime elezioni amministrative, sia sul fronte centrodestra, sia centrosinistra? Non pensa che il PD debba sganciarsi anche a livello locale dalla sinistra?

Ripeto qui quello che ho scritto sul primo numero del periodico “I Democratici per Casola”:
“Con il voto del 2009 si conclude una esperienza politica e amministrativa nata nel 1999, con l’affermazione della lista di centrosinistra “Uniti per Casola”, e si potrà iniziarne una nuova della quale, per la prima volta, sarà protagonista il Partito Democratico.
Ma non c’è solo da “continuare” un’esperienza.
Il PD ha il compito di innovare. Innovare i contenuti di governo e innovare i rapporti politici all’interno dell’alleanza di centrosinistra “Uniti per Casola”.
Questa alleanza ha dato buona prova, per la coesione, la coerenza rispetto ai programmi e la capacità di realizzare gli impegni assunti. Penso che il PD debba lavorare per confermare questa coalizione, ma anche per aprirla a chi voglia condividere il programma e gli obiettivi che ci si darà per i prossimi cinque anni.
Spetta al PD la prima mossa, a partire dall’indicazione del candidato a Sindaco e dall’elaborazione delle linee programmatiche da porre a base del confronto politico. E spetta al PD operare per promuovere un deciso rinnovamento negli assetti di governo del Comune, mettendo in campo una nuova leva di giovani amministratori, che possa misurarsi direttamente e in prima persona con l’elaborazione delle priorità amministrative e con le responsabilità di governo. Il PD ha questa responsabilità e ha la forza e la capacità di assumersela.”

6) Ora che questa avventura volge al termine, possiamo chiederle cosa farà da grande?
Il mio lavoro è la politica, e finché sarò utile, al mio partito e alla comunità, continuerò a far politica.



Risponde Giacometti

1) Per il vostro mandato è ormai imminente la scadenza. Prova di sintesi: ci faccia in dieci righe un onesto bilancio del vostro operato.

Quando nel 1999 si diede vita alla lista “uniti per Casola” ,non era scontato che l’alleanza tra i DS, I popolari, e la sinistra più radicale avrebbe retto ai possibili dissapori che potevano emergere dai rispettivi passati forti di polemiche e di diverse visioni politiche .Anche a Casola permaneva una forte corrente di sospetti e diffidenze. . Ci fu un atto di coraggio dei dirigenti dei partiti di allora che seppero cogliere le indicazione che cautamente emergevano a livello nazionale, ebbero la forza di mettersi insieme riconoscendosi in un comune programma amministrativo diedero vita alla lista di Centro-sinistra UNITI PER CASOLA.
Giorgio Sagrini designato candidato Sindaco assunse un impegno forte nei confronti di quei cittadini che non avevano condiviso il suo passato politico e le sue opinioni. Questo impegno di Sagrini, prima che programmatico ,fu di garante di un rispetto reciproco e di un equilibrio tra componenti molto eterogenee.
Mi pare di poter dire ,dopo 10 anni, che quell’impegno è stato mantenuto e quella scelta di allora è risultata utile per il nostro Paese. Non mi pare nel contempo che sia diminuito il tasso di democrazia nè che ci sia stato un oscuramento dei valori cui anch’io , modestamente , cerco di ispirarmi.


2) In questi anni lei e il sindaco Sagrini avete lavorato fianco a fianco. All’esterno avete dato la sensazione di essere una coppia ben assortita. Come vi siete organizzati fra voi? E qual è un pregio e un difetto di Sagrini?

Spetta ad altri dire se io e Sagrini siamo apparsi “ bene assortiti “. Intendo testimoniare che con lui ho collaborato volentieri, perché il rapporto è stato sempre corretto, tra persone che si rispettano e che vogliono bene al proprio paese.
Ho lavorato bene con lui assolvendo, nel limite delle mie capacità, alle deleghe che mi assegnava e lui mi ha sempre dato atto della lealtà con cui agivo assecondando il mio lavoro.
Tra di noi c’è stato un dialogo intenso non solo nelle riunioni ufficiali di Giunta o di Consiglio,ma anche giornalmente per cercare sui problemi la sintesi tra opinioni a volte diverse.
Il pregio di Sagrini è quello di avere un grande amore per Casola e di sacrificarsi, anche troppo, per trasformare questo amore in realizzazioni.
Se proprio devo trovargli un difetto è quello che alle volte tende ad accentrare su di se anche quello che potrebbe delegare ad altri.

3) Se dovesse dire qual è l’azione più importante intrapresa dalla vostra amministrazione, cosa sceglierebbe? E qual è stato il momento più difficile?

Le azioni intraprese, sono tutte il frutto di un lavoro che ha visto a volte anche momenti di forte difficoltà provocate da fattori esterni ed in particolare dalla scarsità di risorse.
Tuttavia se debbo indicare un punto di difficile conduzione , scelgo la riforma delle Opere Pie. Una riforma che non richiedeva utilizzo di risorse comunali,ma che toccava “ un sentire” particolare comune a tutta la nostra gente, .
Una riforma, indicata da una legge nazionale e da una regionale , ritenuta necessaria per non correre il rischio nel tempo medio lungo di non essere più idonei ed attrezzati per rispondere ai bisogni degli anziani non autosufficienti.
Una riforma che metteva mano alla trasformazione di una Istituzioni con oltre settecento anni di vita e di storia gloriosa alle spalle. Una riforma che molti politici e funzionari, non Casolani, volevano fare dimenticando questa storia e sottovalutando i sentimenti propri di ogni concittadino che temeva che si allontanasse la gestione della “propria Casa per anziani soli”senza poter esercitare un controllo sociale continuo.
E’ stato un momento difficile a cui si è fatto fronte con tenacia e con il grande sostegno avuto dal comitato di cittadini che hanno esercitato un ruolo determinante affinché la riforme fosse quella poi varata.
L’altro momento difficile l’ho vissuto alla scomparsa improvvisa di Maurizio Isola . Fu una perdita dolorosa sul piano umano che poi comportò, sul piano politico, un momento di fibrillazione forte nella compagine amministrativa. Ebbi in quei giorni la sensazione di non fare più parte di un gruppo coeso e solidale sorto con la stipula di un patto di collaborazione fra forze diverse basato anche su un equilibrio di rappresentanza di componenti. Questo patto si squilibrava verso sinistra oltre misura. Ci fu discussione anche accesa prima di fare prevalere la logica dettata dalla regola elettorale e dall’interesse generale prevalenti rispetto alle aspettative del gruppo che rappresentavo. Non fu facile la decisione,anche perché percepivo che gli amici di partito non erano soddisfatti di quanto si andava decidendo. E comunque io stesso ebbi qualche difficoltà ad accettare quella soluzione.

4) In generale, l’opinione pubblica casolana è soddisfatta dell’Amministrazione Sagrini. Le critiche più ricorrenti nell’ultimo periodo riguardano le addizionali comunali troppo alte e la sensazione di un certo distacco, di una certa stanchezza da parte degli amministratori ad occuparsi incisivamente della cosa pubblica al termine del mandato. Cosa risponde?

L’Amministrazione Sagrini ha potuto realizzare un corposo programma nonostante il drastico calo delle risorse a disposizione dei piccoli comuni. Lo ha fatto facendo tesoro di quello che c’era in bilancio, ma soprattutto sfruttando al meglio le risorse europee, nazionali,regionali e provinciali che, come è noto, vanno intercettate con una forte capacità progettuale. Le opere realizzate hanno gravato relativamente poco sul bilancio comunale.
Si è poi fatto tutto il possibile per assicurare e spesso migliorare il livello dei servizi senza ricorrere all’aumento delle tariffe . Ciò può avere comportato un oneroso ricorso alla leva fiscale (addizionali) che si è accompagnato tuttavia ad una progressiva ed incisiva politica di contenimento della spesa corrente. I servizi associati con altri comuni hanno avviato un percorso virtuoso verso altri risparmi di spesa.
Non intendo menare vanto né descrivere nei particolari i progetti realizzati o in via di realizzazione.
Non so se tutto quanto fatto sia molto o poco. So che il tutto è costato e costa tanto lavoro: forse è per questo che diamo l’impressione di stanchezza….!!
 
5) Come vede il quadro casolano per le prossime elezioni amministrative, sia sul fronte centrodestra, sia centrosinistra? Non pensa che il PD debba sganciarsi anche a livello locale dalla sinistra?

E ‘ noto che il Partito Democratico casolano ha promosso una indagine tra i cittadini che parteciparono alla “primarie” per la scelta dei propri dirigenti nel l’ottobre del 2007.Dai risultati dell’indagine dipenderà molto l’assetto da dare alle candidature e delle alleanze per la prossima amministrazione. La mia opinione è che sarebbe necessaria una compagine di persone (donne e uomini) sufficientemente giovani, motivate, sia provenienti dai partiti, sia con esperienze nel volontariato e nelle attività produttive.
Se fosse possibile ricandiderei a sindaco Giorgio Sagrini. Se ciò non sarà possibile, bisognerà affidarsi alle indicazioni che scaturiranno dall’indagine in corso .
Non conosco movimenti che siano in atto per costruire un’alternativa all’attuale maggioranza che gestisce l’amministrazione Comunale. Auspico solo che sia composta da Casolani
Esprimo un auspicio che riguarda il Partito UDC. Lo vedrei volentieri protagonista di una iniziativa di dialogo con le attuali forze di maggioranza. Vorrei che questo partito evitasse l’isolamento e non subisse nemmeno l’attrazione verso un centro destra anche se camuffato da lista civica.


6) Ora che questa avventura volge al termine, possiamo chiederle cosa farà da grande?

Un dato è certo,non sono ricandidabile alle prossime elezioni per ragioni anagrafiche e perché quel poco che avevo da dare l’ho dato.
Sono orgoglioso di avere contribuito ad avvicinare componenti culturali, del volontariato,sociali,e politiche diverse un tempo spesso tra loro conflittuali:Molte, vorrei dire tutte queste forze, si sono dedicate a lavorare all’interesse della comunità mettendo in campo ciascuna idee forti,aspirazioni di giustizia sociale e di progresso. Ciò è avvenuto senza che nessuno abbia dovuto sacrificare i propri valori di riferimento o la propria appartenenza.
Cosa farò da grande? Sono già grande, ma spero di poter dare ancora qualche consiglio a chi verrà dopo di me, se lo vorrà.
Certo non scriverò le mie memorie, perché non interesserebbero a nessuno. Se sarà possibile darò una mano a quel volontariato sociale che si spende quotidianamente per la comunità.
Non dimenticherò di guardare alla politica con interesse e preoccupazione cercando di dire in ogni sede la mia opinione. Sono consapevole che solo la buona politica è lo strumento attraverso il quale risolvere i problemi dei popoli.
Per la buona politica richiamo tutti a dare un proprio contributo di idee.
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