La pubblicazione nello Spekkietto “stampato” di una intervista a Nicola Iseppi sullo stato di attuazione del programma 2004-2009 dell’amministrazione comunale e della lettera di Roberto Morini sulla perdita di memoria di qualche assessore in carica assieme alla Festa dell’Unità per il Partito Democratico, svoltasi di recente a Casola, sollecitano alcune riflessioni con la segreta speranza di poter contribuire ad avviare una discussione sull’avvenire della Amministrazione del nostro Comune e sull’assetto governativo per realizzarlo dal 2009 al 2013.
La prima riflessione deriva dallaintervista rilasciata allo Spekkietto dall’assessore Nicola Iseppi a Roberta Faziani.
Ritengo sempre utile fare una valutazione del lavoro fatto e di quello che resta da fare ad una compagine presentatasi alle elezione quattro anni fa a condizione che l’operato o il non fatto di una amministrazione non sia valutato solo prendendo in mano il programma quinquennale per farne l’inventario .
Cinque anni sono tanti, in questi anni è cambiato radicalmente il modo di amministrare un piccolo comune, sono venuti meno i vecchi parametri di riferimento ed i nuovi, pur stentando a delinearsi, richiedono ad una Giunta Comunale elasticità operativa, cambiamenti di rotta e aggiornamenti di programmi.
Le esigenze dei cittadini sono diverse di quelle di cinque anni fa’.Vengono poste domande nuove che presuppongono risposte nuove che vanno trovate anche facendo squadra o trovando alleanze con altri Comuni non chiudendosi nelle mura municipali.
Le risorse disponibili nei bilanci comunali sono in continuo calo,e la speranza di averne di più non esiste.
Allora può essere utile che se ci si soffermi a guardare quanto realizzato o ancora da realizzare del programma scritto nel 2004 non bisogna però rischiare di avere lo sguardo voltato indietro, esercizio che è pure lecito fare,a condizione di non perdere di vista le novità che incalzano giorno per giorno.
Questa affermazione mi porta a fare un esempio, quello dell’energia e del suo costo , delle cosiddette fonti rinnovabili per produrla in proprio.Questo problema esploso negli ultimi tempi, ha comportato la scelta della ammistrazione comunale di farsese carico, al di là del programma scritto nel 2004 , di affrontare il tema dandosi uno strumento per intervenire nel settore direttamente e sollecitando allo scopo ed ottenendo l’impegno di forze imprenditoriali disponibili alla collaborazione tra pubblico e privato .Si è inteso prendere atto di un problema nel frattempo divenuto acuto, per cercare di dargli una risposta al di là delle indicazioni programmatiche.
Potrei poi citare tutte le altre novità maturate in questi ultimi tempi nella sanità e nei servizi sociali con la istituzione del Fondo per la non autosufficienza a sostegno degli anziani e disabili e con la nascita di Istituzioni rinnovate da rendere efficaci per gli scopi da raggiungere.
Questi nuovi strumenti hanno sollecitato e sollecitano continuamente l’amministrazione pubblica a scelte innovative che sappiano dare risposte nuove a nuovi bisogni .
E ancora, si stanno già misurando le possibili conseguenze che deriveranno dalla legge regionale di riforma della Comunità Montana con l’entrata in campo della Unione dei Comuni e quindi con la evoluzione che avranno le vecchie politiche territoriali o le gestioni associate positivamente sperimentate in questi anni.Questa nuova realtà sarà da governare con attenzione e lungimiranza e con la capacità di renderle efficaci ed accettate dai cittadini.
Senza trascurare i riflessi negativi che in questi ultimi anni hanno prodotto la abolizione dell’ICI e la riduzione dei trasferimenti statali verso i Comuni.
L’assessore Iseppi nell’intervista rilasciata allo Spekkietto ha giustamente lasciato intendere che pur avendo realizzato in buona parte il programma previsto al capitolo giovani e sport,bisogna tuttavia nel futuro dedicarsi ad altro, sollecitando allo scopo la fantasia ed il protagonismo dei giovani.Ha chiesto loro di rendersi partecipi nella costruzione di domanda di nuove politiche giovanili e di partecipare alla costruzione delle risposte nella nuova realtà amministrativa del futuro prossimo.
L’Ente pubblico potrà affiancare e sostenere quelle iniziative che abbiano a fondamento il protagonismo di singoli o gruppi . L’estro, la fantasia, le nuove idee, dovranno essere spese dai giovani per costruire con il loro protagonismo il proprio futuro assumendo anche responsabilità dirette nella gestione della cosa pubblica
Venendo alla Festa dell’Unità per il Partito Democratico che per la prima volta ha preso anche il nome della nuova formazione politica .
L’organizzazione forte dell’esperienza e della tradizione ha funzionato bene e buona è stata la partecipazione alla festa dei cittadini di qualsiasi fede politica .
Una festa riuscita grazie al grande apporto dei volontari tradizionalmente impegnati ed anche di quelli provenienti da altre militanze partitiche. Ciò ha fatto risaltare e premiato la originalità del nuovo partito e la sua articolata composizione, rispondendo coi fatti ancora una volta a chi si attarda a polemizzare sulla natura del Partito Democratico giudicandolo solo il frutto di una fusione a freddo di esperienze diverse ed inconciliabili.
: Certamente non basterà la Festa riuscita per consolidare il PD a Casola .
Occorre lavorare ancora per affermare nel paese questa forza politica ,per renderla sempre di meno compagine di ex qualcosa,ma forza politica locale nuova capace di rappresentare tutte le componenti laiche e cattoliche presenti nella nostra comunità .
I giovani prendano con decisione in mano questo partito, lo organizzino ,ne facciano strumento efficace capace di dialogare con le forze sociali e con le altre forze politiche.
Militare in un partito gestito da giovani è anche per noi anziani che abbiamo fatto nel passato esperienze nei vecchi partiti ,motivo di grande soddisfazione.
L’ultima riflessione la suggerisce lalettera di Roberto Morini pubblicata sullo Spekkietto a stampa e ripreso dal giornale on line.
Per militare nel PD non necessita perdere la memoria del passato.
Per quanto mi riguarda non ho niente da rimproverarmi della mia militanza politica nella D.C., nel Partito Popolare e nella Margherita, di questo mio passato sono orgoglioso. lo sono perché da Cattolico ,pur agendo laicamente, ritengo di non avere mai tradito i valori in cui fortemente credo,e spero di avere dato un modesto contributo alla causa dei più deboli e bisognosi, richiamandomi a principi in cui credo, a cui nessuno mi ha mai chiesto di rinunciare ,ed ispirandomi anche all’insegnamento di Benigno Zaccagnini di cui sarebbe bene ogni tanto leggere qualche scritto.
Facendo l’assessore a Casola in una giunta di centrosinistra non ho perso la memoria ,come paventa Morini, ho solo ritenuto di non dover guardare solo indietro, cercando di interpretare i tempi che cambiano anche nella politica.
Le esperienze passate hanno tutte dei lati positivi , menarne vanto può dare anche soddisfazione, restarne paralizzati in contemplazione non è segno di lungimiranza,ma di conservatorismo.
Giacomo Giacometti