Anno nuovo, vita nuova.
Sarà per colpa di questi vecchi proverbi...sarà perchè dobbiamo ritualizzare, celebrare, “cerimoniare” le cadenze del tempo, perchè il tempo non scada di valore.
Sarà perchè quando c’è qualcosa che finisce dobbiamo necessariamente dare inizio a qualcos’altro...
Date che misurano i passaggi della vita. Giorni che hanno un’identità per distinguersi da tutti quegli altri, sommersi nelle pieghe del quotidiano.< br />E noi, all’approssimarsi di questi periodi, abbiamo bisogno di fare bilanci, fare ordine nella nostra contraddittoria esistenza e ci diciamo, quasi credendoci, tutto quello che dobbiamo fare per essere “nuovi”, e quindi migliori.
E così, con l’avvicinarsi dell’anno nuovo, cerchiamo l’opportunità di porci obbiettivi lungimiranti ma, quanto meno, scontati: fare la dieta, lottare per riguadagnare la forma fisica, smettere di fumare, fare le scelte che da tanto tempo abbiamo rimandato perchè è così comodo prorogare!
Che fatica! Ma è proprio necessario?
Mi esaspera ogni anno la fine dell’anno.
Vorrei non dipendere dalla voglia di una sigaretta, ma mi consola così tanto aspirare un po’ di insano fumo. E poi mi dico: io non fumo, io “sfumazzo”!
E dopo le feste, basta banchettare! Ma fra un cappelletto divino e un mascarpone da giù di testa, penso che è così terribilmente gustoso gustarsi le delizie culinarie e che è da sciocchi privarsene davvero!
Ci laviamo la coscienza con i buoni propositi, addormentiamo la voglia di riscattarci dalle “debolezze” in cui il corpo e la mente ci tengono prigionieri.
Ma abbiamo questo corpo e questa mente.
Abbiamo questa vita.
Non è possibile privarci di quello che ci rende felici o ci consola.
Poi lo sappiamo tutti che la felicità è ben altro ma, cavolo, ci sono tante stupende stupidaggini che colorano i nostri giorni!
Dare un senso è altro, lo speriamo, intanto inseguiamo la fuggevolezza di un attimo e lo riscaldiamo con ciò che abbiamo per farci coraggio.
Oh! Invidio i “puri”, quelli non si fanno traviare, che non hanno vizi, nè debolezze o meccanismi psicologici “perversi”...ma non sono così, nè lo sarò mai e, se devo dire la verità, non invidio proprio nessuno.
Credo che il segreto per stare bene sia accettarsi per quello che si è, senza scadere nella banalità, nella volgarità, nel cattivo gusto.
Il segreto della felicità è anche celebrare la vita intorno a una tavola imbandita, seduti accanto alle persone che amiamo.
Al diavolo i saggi (e falsi) buoni propositi: se proprio proprio ce la vediamo brutta sposteremo il bottone della giacca, allargheremo un po’ il vestito, oppure, ancora meglio: ne compreremo uno nuovo...di una taglia in più!
Buon anno a tutti!
PS: ho scritto questo articolo un anno fa ma il direttore (per altro mio parente) me lo ha cestinato per istigazione a delinquere (scherzo!). A mia discolpa voglio rendere noto che ho smesso di fumare dopo una fastidiosa bronchite...
Non tutto il male viene per nuocere! La salute prima di tutto e...oh, basta eh? Va bè, vi confesso che ogni tanto fumo un toscanello...però non è la stessa cosa!