Ah, la sfilata notturna. Erano quindici anni che lo dicevo!'
Uno dei primi commenti raccolti a freddo, il giorno dopo la prima sfilata notturna dei carri allegorici suona un po' come 'at dégg ch'l'è o trèmèlla!' urlato con il mozzicone di toscanello che pende dalle labbra, davanti a un trattore a cingoli parcheggiato in piazza sasdelli durante una mostra di mezzi d'epoca...
Ma ecco che in un'ondata di innovazione diretta dalla nuova Pro-Loco l'idea si concretizza e questa nuova strada prende forma: i carri visti sotto un'altra luce, in tutti i sensi.
Uno dei primi commenti raccolti a freddo, il giorno dopo la prima sfilata notturna dei carri allegorici suona un po' come 'at dégg ch'l'è o trèmèlla!' urlato con il mozzicone di toscanello che pende dalle labbra, davanti a un trattore a cingoli parcheggiato in piazza sasdelli durante una mostra di mezzi d'epoca...
Ma ecco che in un'ondata di innovazione diretta dalla nuova Pro-Loco l'idea si concretizza e questa nuova strada prende forma: i carri visti sotto un'altra luce, in tutti i sensi.
La sfilata notturna è di fatto una rivoluzione che porterà a pensare i carri in maniera diversa, anche in fase di progettazione. Nel carro della Peschiera l'effetto di luce faceva esplodere tutte le figure, dando una maggior nitidezza ai dettagli e alle forme. I colori delle onde spiccavano nella notte e l'armonia data dalla musica completava l'opera che diventa a tutti gli effetti multimediale.
Anche la Input ha tratto giovamento dalla versione notturna: tutto sembrava al suo posto, quello che poteva sembrare un sovraffollamento della parte posteriore durante la sfilata del 25 aprile, diventava omogeneo e spazioso, preciso e potente come il drappo rosso della figura in alto, che sovrastava imponente. Peccato per l'audio tecnicamente debole e gracchiante, ma rimediabile il prossimo anno con un sistema di amplificazione adeguato.
Infine la Sisma, che a mio parere lascia il segno più profondo e indica la via da seguire in maniera più netta e decisa: per la sfilata sono state scritte musiche originali [ad opera di Boka ->,link], studiate e scritte apposta per l'occasione, che avvolgevano il progetto in tutta la sua interezza. Altro elemento che si differenzava in questo primo esperimento notturno è l'uso delle luci colorate, per un effetto scenico finale di grande teatralità.
Complimenti quindi a chi ha avuto il coraggio di provare questa via, che a parole poteva sembrare inadeguata alla tipicità dei carri casolani, e un applauso alle società che senza particolari linee guida hanno saputo muoversi con una certa disinvoltura nell'allestire e preparare i 'mostri di gesso' in questa nuova veste notturna.
Francesco Rivola