Ciao.
scusate se salta fuori un articolo, ma volevo solo inserire un commento al pezzo di Ragazzini e alla successiva risposta di Rigo, ma a quanto pare sono troppo rimbambito con il computer per riuscirci.
Ringrazio Ragazzini per le parole che ha speso su di me, innanzitutto.
Non ho niente da dire, sul suo pezzo.
Ho perplessità invece su quello di Tiziano.

Innanzitutto sulla faccenda dei giudizi popolari, che coinciderebbero con quelli della giuria.
dubito che Rigo possa essere riuscito a chiedere a tutti i presenti quale fosse il loro carro preferito.
Se il giudizio popolare fosse dipeso dalle mie orecchie, avrebbe stravinto Biagio.
Non che importi molto, in ogni caso.
La seconda perplessità è sul fatto che il verdetto possa aver segato le gambe a qualcuno.
L'anno scorso su queste pagine molti erano perplessi dal verdetto, che risaltava la perfetta aderenza tra la mia relazione e le figure del carro, penalizzando il colpo d'occhio veramente emozionante della carro della Imput.
Da che io ricordi, non ho mai ascoltato un verdetto per i secondi classificati che si apriva con un superlativo, come quest'anno.
Perdere rode sempre, 'l'impatto sbalorditivo' è comunque una consolazione. magrissima, certo, ma sempre consolazione è.
I complimenti dei giurati alla mia relazione fanno piacere. Magrissimo, certo, ma sempre piacere è.
Mi dispiace che sia stata ritenuta talmente bella da penalizzare il carro.
Senza contare che un pezzo del genere il corriere della sera me lo paga 300 euro.
Ma va bene così: non c'è prezzo per le persone che non conosci, che ti rintracciano chiedendo in giro chi sei e vengono a stringerti la mano con gli occhi lucidi.

E poi, dov'è il probema se mancano i commenti?
Non credo che ci sia bisogno di fare polemiche, visto che non ce n'è motivo.
L'Imput aveva tutte le carte in regola per poter vincere e ha vinto.
Ho fatto i complementi al grande Capino, a Ugo e a Rino, che ho incontrato martedì in cantiere. li ho fatti anche a Simona e a Nicoletta. Li faccio anche agli altri.
Credo sia stato una vittoria non solo della struttura, ma sopratutto della cura perfetta dei particolari e delle rifiniture.

Se posso dire la mia, da persona che guarda i carri da una vita, mi dispiace solo constatare l'ennesima mancanza di profondità nel tema della Imput, o di una qualsiasi traccia di passione, e la mancanza strutturale di elementi innovativi, su cui poter lavorare o almeno prendere spunto.
Ricordo che ogni carro della Psica, o della Sacknussen, che perdesse o vincesse ( e di solito vincevano) possedeva un tocco nuovo di creatività che riusciva a rimescolare le carte e aprire nuove strade.
Al di la dell'antipatia per la Peschiera, credo che sia impossibile non ammettere che i nostri carri riescano ancora a farlo, e credo anche che le tanto sfottute 'palarine', insieme ad altri particolari del nostro carro, genereranno figli in un futuro prossimo.
Ma questo non c'entra assolutamente niente con la giustezza del verdetto della giuria, che mi sembra contenga tutto quanto.
Il nostro carro era confuso, in certi punti.
Per colpa mia, visto che ho consegnato la relazione in ritardo clamoroso,e solo dopo che Claudio mi aveva illuminato con l'idea della statua parlante.
Dopo l'incidente non sono riuscito a scrivere una sola parola in 20 giorni, e Beppino ha dovuto inventarsi le scene sulla fiducia.
La giuria l'ha intuito.
Giusto così.
Dispiace perdere con un carro dall'impatto sbalorditivo e con una bella relazione, ma ci sta.
Prendiamo su e portiamo a casa, consci del nostro talento e senza gambe segate, se non per il dispiacere di non aver vinto, quando un mese fa ci davano per terzi senza appello (una mano anonima aveva anche attaccato un cartellino da tomba con il numero 3 sulla grembialina del nostro carro).
Complimenti quindi al cantiere Imput, e onore ai vincitori.
Non c'è bisogno che gli dica di godersi la vittoria: so che lo faranno magnificamente.

PS: Raga, la vostra relazione non era scritta con termini difficili, era scritta male e basta. Quasi con supponenza. Personalmente, l'ho trovata imbarazzante.
Il vostro carro non si meritava una relazione del genere.
Ma tutto è bene quel che finisce bene, no?

Ciao,
Cristiano Cavina
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